11. Tutti contro tutti

È stata una settimana fantastica. Far impazzire Malfoy è qualcosa di estremamente divertente e soprattutto esaltante, quasi mi manca sentirlo inveire contro di me per l'ennesimo stupido incarico che mi sono inventata o per qualche altra assurda trovata, stupida battuta o qualcos'altro del genere. 

"Scusa!" grido ad un ragazzo che per sbaglio ho colpito, senza però interrompere la mia corsa.

Ottobre è ormai cominciato e con esso l'annuale sfida proposta dalla professoressa Bourgeois. Essendo la professoressa di Duel, in pratica il corrispettivo di quello che a Hogwarts è Difesa, ha trovato questo modo particolare di allenare i riflessi dei ragazzi dal quarto anno in su. Nella prima settimana di ottobre i ragazzi dello stesso anno si sfidano a una specie di duello tutti contro tutti che può durare ore come giorni e che lei ha inventato rivisitando un gioco babbano - sua madre è babbana per cui è cresciuta a cavallo tra i due mondi. 

Nel gioco babbano ad ogni partecipante viene dato un foglietto col nome della persona che deve uccidere - eliminare - e il modo in cui deve farlo, a quanto ho capito lo si fa quando si passano insieme più giorni in campi estivi e cose di questo genere che i babbani organizzano ogni estate. La professoressa ha ripreso il gioco solo che per eliminare l'avversario bisogna usare un incantesimo - solitamente incantesimi minori o medi come l'incantesimo di disarmo, la tarantallegra o altre cose di quel genere, nulla che possa ferire davvero - e ovviamente si può colpire la persona in qualsiasi momento tranne le ore di lezione. Ovviamente se la persona attaccata riesce a difendersi con uno scudo l'altro dovrà ritentare in un altro momento sapendo però di essersi esposto e non avendo più il vantaggio dell'effetto sorpresa. Nessuno sa da chi sarà eliminato né chi devono eliminare gli altri, tutto quello di cui è a conoscenza è il suo incarico e se riesce ad eliminare quella persona si guadagna il suo incarico e così via finché non rimane in vita una sola persona che sarà il vincitore.  

Gli Chef de Vie, sapendo bene che tutti aspettavamo questo momento dell'anno con trepidazione e ci sarebbe piaciuto perderlo, hanno parlato con la McGranitt per chiederle di poter portare avanti questa piccola tradizione e lei ha accettato a patto di controllare gli incantesimi scelti come attacco - se così si vuole chiamare - per assicurarsi che fossero innocui e a patto che usassimo la bacchetta nei corridoi solo ed esclusivamente per quel motivo smettendo all'istante di farlo una volta eliminati.

È per questo motivo che ora sto correndo come una pazza cercando di schivare tutti gli studenti che si spostano verso la prossima aula di lezione per cercare di raggiungere l'aula di Aritmanzia prima che Monique mi riesca a colpire col suo Aguamenti che prima ho evitato per miracolo grazie ad Albus. Ero distratta a parlare con Colette quando lui mi ha chiamato e girandomi ho visto con la coda dell'occhio la mia compagna puntarmi contro la bacchetta, ovviamente Sev non si era accorto della presenza di Monique o di certo avrebbe preferito aiutare lei piuttosto che me perché da bravo fratello non gli dispiacerebbe vedermi perdere il gioco e avere qualcosa di cui prendermi in giro.

"Non puoi scappare per sempre Lily" ride lei recuperando un po' di terreno

"Non saprei Nikki" rido usando il soprannome che tanto odia "Conosco piuttosto bene questa scuola e tutti i suoi passaggi segreti" 

So che non è la cosa più leale del mondo ma devo ammettere che da quando è iniziata la partita ho tirato fuori una vecchia mappa firmata dal nonno e dai suoi amici che si sta rivelando piuttosto utile. Non che io possa davvero sapere in anticipo chi mi vuole colpire ma vedo quando attorno a me c'è qualche studente di Beauxbatons e soprattutto mi ha fatto scoprire diversi passaggi segreti da usare per evitare che mi seguano. Ovviamente devo stare attenta a non farmi vedere da nessuno mentre la uso.

Il mio vantaggio comunque è completamente azzerato dal fatto che sembra tutti sappiano che Malfoy non vede l'ora di vendicarsi della settimana passata a dover eseguire ogni mio ordine e per questo non esiterà ad aiutarli se questo vorrà dire vedermi sconfitta nonostante lui al gioco non partecipi. 

Devo fare i miei più sentiti complimenti alla professoressa per essere riuscita a pensare a un gioco di questo genere. è riuscita a fare in modo che tutti ci impegniamo al massimo nella sua materia almeno per questa settimana perché il premio è sempre fantastico e la gloria della vittoria è ancora meglio - il vincitore è sempre guardato con ammirazione da tutta la scuola per il resto dell'anno - e al tempo stesso ha capito come farci divertire e farci davvero allenare nei riflessi. Il gioco ci ha insegnato nel modo più tranquillo e sereno possibile che dobbiamo essere sempre pronti e che un attacco potrebbe arrivare quando meno ce lo aspettiamo, ci ha allenati a tenere sotto controllo la situazione e ad essere attenti ad ogni minimo dettaglio anche senza lasciare da parte la vita tranquilla di ogni giorno. Ci ha insegnato ad essere sempre pronti e a saperci difendere anche se magari siamo presi dal discutere dell'appuntamento che avremo quella sera o del fatto che il ragazzo che ci piace ci ha parlato, della partita di Quidditch appena vista o dell'ultimo scherzo da organizzare con gli amici. 

"Buongiorno, signorina Potter le conviene entrare in aula stavo per chiudere la porta e segnarle un ritardo" la voce della professoressa Vector mi dice che, almeno per il momento, sono salva e lo sbuffo seccato di Monique dietro di me non fa che confermarmi la cosa

Le rivolgo un ghignetto divertito e lei mi lancia uno sguardo di avvertimento prima di voltarsi e, con la sua innata classe ed eleganza, allontanarsi da lì. Monique ed io non abbiamo mai avuto un rapporto stretto ma l'ho sempre ammirata per la sua forza di carattere e per il suo modo d'essere. A volte può sembrare una ragazza che pensa un po' troppo a vestiti e gossip ma in realtà è anche una strega molto capace, una persona caparbia e forte dei suoi valori e dei suoi ideali che sa lottare per ciò in cui crede con forza e determinazione. 

L'ho vista più di una volta alzare lo sguardo dal kit di magiestetica e mettere al suo posto più di una persona con un semplice sguardo quando Roland, un suo caro amico, ha fatto coming-out e alcuni si ostinavano a prenderlo in giro, o mettere al suo posto diversi bulletti nel corso degli anni con un commento ben assestato o - quando serviva - anche un colpo di bacchetta andato perfettamente a segno. 

"E così la Durand?" mi chiede Colette con un sorrisetto divertito mentre prendo posto accanto a lei

"A quanto pare" le rispondo tranquilla "Dovrò guardarmi le spalle, è un osso davvero duro. Tu hai qualche idea?"

"Sono morta" mi risponde contrariata "Ci ha pensato il caro Adrian Gautier circa una decina di minuti fa"

Scoppio a ridere all'istante perché nonostante siano passati cinque anni quei due sono ancora gli undicenni che battibeccano per ogni piccola cosa e fingono di non sopportarsi quando in realtà sono praticamente fratelli e questo rende ancora più divertente il fatto che sia stato lui ad ucciderla. Lei mi fulmina con lo sguardo ma il fatto che la professoressa scelga proprio quel momento per cominciare a spiegare le impedisce di ribattere

"Ora di pranzo" mi avvisa Colette alla fine della lezione

"Spero che qualcuno uccida Monique al più presto" commento "Ho fame e non voglio passare il pranzo a guardarmi da lei" 

L'espressione che sta prendendo forma sul volto della mia amica non lascia presagire nulla di buono per cui le chiedo subito cosa le sta passando per la testa e lei non esita un attimo prima di rispondere "Pensavo che sarà piuttosto divertente ricordare a Dri che deve guardarsi le spalle e intanto far sparire tutti i suoi cibi preferiti mentre è distratto dalla partita"

"Sai essere davvero sadica quando vuoi, lo sai?" le chiedo sapendo quando Adrien adori mangiare

"In qualche modo dovrò vendicarmi del fatto che mi ha uccisa, no?" le faccio notare "E non potendo usare il gioco..."

Scuoto la testa ma non le rispondo, dopotutto se fossi in lei farei la stessa identica cosa e poi non vedo l'ora di godermi la scena. 

Quando arriviamo in sala grande sondo per un attimo i posti liberi e poi decido di sedermi accanto a Malfoy cosa che non mi piace affatto ma è la soluzione migliore. Quello è l'unico posto che dà le spalle al muro rimasto libero e questo mi permette di tenere sotto controllo Monique - e l'intera Sala Grande nel caso lei sia morta - senza rischiare di dare le spalle ad un potenziale nemico.

Credo che la cosa che ha permesso alla Bourgeois di portare avanti questo gioco negli anni senza che si verificassero grandi problemi è che a Beauxbatons non esiste la rivalità tra case che c'è a Hogwarts, certo ogni casata vuole vincere ma la rivalità accademia non è mai scaduta nell'odio come - a causa di questioni esterne come la guerra e il razzismo - è accaduto qui per molti anni. Con questo non sto dicendo che in Francia non ci siano maghi puristi ma che fino ad ora - e si spera per sempre - si tratta di famiglie antiche ma anche estremiste e che non hanno troppo seguito nel resto del mondo magico, come probabilmente era in Inghilterra prima dell'arrivo di Voldemort. 

"Non sopporti nemmeno più la presenza di un tavolo a separarci, Piccola Potter?" mi chiede Malofy con un ghigno divertito

"Trovarmi accanto a te è l'unica nota stonata di questo posto" ribatto senza lasciarmi scalfire dall'implicito significato delle sue parole e del tono con cui le ha pronunciate "Ma era l'unico posto utile"

Lui aggrotta un sopracciglio e mi indica i diversi posti liberi davanti a noi, oltre a Colette, Severus e Jacob manca ancora tutto il resto del gruppo.

"Se mi sedessi lì avrei gli altri tre tavoli alle spalle e sarei morta nel giro di tre secondi" gli faccio notare ovvia appoggiando la bacchetta sul tavolo, a portata di mano, prima di iniziare a riempirmi il piatto.

"E secondo te la cosa mi recherebbe un qualche dispiacere?" mi chiede mantenendo il tono elegante che si confà al rampollo di una nobile famiglia purosangue apposta perché sa quando questo suo comportamento imperscrutabile e inscalfibile.

"Aspettavi qualcuno? Una delle tue amichette?" mi chiede "Perché guarda, c'è Vera lì che che non vede l'ora di prendere il mio posto e il suo mi andrebbe benissimo visto che dà le spalle al muro come il nostro"

"Tu prova solo ad appiopparmi la Parkinson per un intero pranzo e giuro che rimpiangerai di avermi conosciuto" sbotta facendosi minaccioso e facendomi scoppiare a ridere

"Ma non è una delle tue amichette?" sghignazzo divertita

"Lo è stata" ammette senza un filo di imbarazzo "Ma, punto primo, non pranzo con nessun di loro, punto secondo lei non riesco a sopportarla più nemmeno per quei pochi momenti"

A questo non rispondo, mi limito a roteare gli occhi senza distogliere l'attenzione - come d'altra parte ho fatto per finora - da Monique e il resto della sala e ci uniamo entrambi alla conversazione degli altri.

"Stronza!" è il commento di Adrien che per la rabbia ha parlato - probabilmente senza rendersene conto - in francese.

Colette ha migliorato il suo piano con un incantesimo che allontana il cibo da lui ogni volta che cerca di afferrarlo, incantesimo che ha sferrato dopo averlo distratto con la questione della partita.

"Già devo stare attento a non farmi uccidere, se devo anche litigare con il cibo muoio sicuro" si sta lamentando

"Sai, se parlassi inglese sarebbe tutto più semplice" si lamenta Albus lanciandogli un'occhiata ovvia

"Scusa, non me ne sono accorto" mormora Adrien passandosi una mano a sistemare indietro il ciuffo castano che gli è caduto davanti al viso nella foga del momento

Ciao a tutti!
Per prima cosa mi scuso per l'enorme ritardo, vorrei spiegarvi i motivi:
1. Sono in sessione ed è tutta una corsa e molte ore di studio
2. Ho avuto una specie di blocco dello scrittore. Ho dei capitoli pronti più avanti e un'idea di come la storia deve proseguire ma per arrivare a quel punto mancano alcuni capitoli come dire di passaggio e ho fatto fatica a decidere come affrontarli e cosa scrivere

Per quanto riguarda il capitolo ho da dire poche cose
- Il gioco l'ho preso da uno che abbiamo fatto al campo con gli scout e l'ho rielaborato in modo che fosse per maghi (in pratica ho fatto esattamente quello che ho detto ha fatto la prof ahah)
- C'è un po' meno Scorily ma è giusto anche vedere lei al di del rapporto tra i ragazzi perché come ho detto i due si devono scoprire col tempo e hanno le loro vite al di di tutto

Alla prossima, spero di essere più costante da ora in poi dato che la sessione sta finendo 😘😘

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