Capitolo 91. Queen.

-Quindi stavo per abbandonare il mondo?- ridacchio davanti all'espressione sconcertata di Elia e il padre annuisce.

È ormai un'ora che siamo tutti qua dentro, a chiacchierare con il moro. Inutile dire, è mancato a tutti.

Incredibile che sia entrato nella mia vita in modo inaspettato. L'ho odiato, ho fatto di tutto per tenerlo lontano da me, ma si è rivelato una persona meravigliosa, senza la quale, ormai, non potrei più farcela.

Il suo sostegno e il suo aiuto sono importanti per me, perciò sono felice che con il suo carisma sia riuscito ad entrare nelle mie grazie.

-Privare il mondo della mia bellezza e della mia simpatia? Non potevo fare una cosa simile- alzo gli occhi al cielo davanti al suo tono narcisista e scuoto la testa.

-Sia chiaro, però, che faremo causa a questo posto di merda- ci giriamo tutti verso Marcello che è appoggiato al muro vicino alla porta, tutti tranne Federico.

Il biondo ce l'ha con lui e, sono sicura, questa sarà una cosa che durerà per molto tempo, se non per sempre.

-Calma i bollenti spiriti Marcello. Ora che sto bene non voglio fare causa a nessuno!- mi rigiro verso Elia e gli rivolgo un sorriso comprensivo.

Capisco bene la sua decisione, so che in questo momento vorrebbe solo essere dimesso e dimenticare questa storia.

-Come ti pare- resto sbalordita nel sentire Marcello stare calmo. Evidentemente l'amicizia che lo lega ad Elia gli impedisce di sbottare come invece fa con gli altri.

-E comunque, devo uscire fuori di qua il più fretta possibile, sennò questa piccola guerriera perderà la battaglia e sarà rimandata in matematica- mi indica con un cenno della testa e io mi avvicino a lui e gli stampo un bacio sulla guancia.

Penso che ormai posso considerarlo come un fratello adottivo.

*

- Perché mi stai guardando così, Fede?- appoggio la borsa sulla sedia e gli rivolgo il mio sguardo, mentre mi tolgo il giubbotto.

-Non ti sto guardando in nessun modo- si siede sul divano e io gli vado accanto.

Non so perché, ma oggi ho una gran voglia di divertirmi. Mi sento spensierata, nonostante tutto, e vorrei non perdere l'occasione.

-Credo di sapere che hai- gli passo un dito sulle sue soffici labbra - tu sei geloso- gli lancio uno sguardo divertito e lui alza gli occhi al cielo.

-Non sono geloso di Elia, se è quello che credi- mi rivolge un sorriso falso e continua dicendo - non è perché gli hai dato un bacio sulla guancia o perché avete scherzato per tutto il tempo- scoppio a ridere davanti al suo tono irritato e arriccio le labbra, valutando cosa dire.

-E cosa hai, allora?- allontano la mia mano dal suo viso e inizio a giocherellare con i miei capelli.

-Non ho detto che non sono geloso. Ho solo detto che non sono geloso di Elia- precisa nervoso - però sono geloso di Marcello, visto che non ti ha levato gli occhi di dosso, neanche per un momento.- smetto di ridere immediatamente e gli lancio uno sguardo sbalordito.

Ma che sta dicendo? Non credo proprio che Marcello mi guardasse e se anche l'avesse fatto sicuramente stava immaginando come uccidermi per averlo fatto innervosire e per aver un fidanzato che gli ha alzato le mani.

-Federico, non essere sciocco. Non è assolutamente possibile, non entrare in paranoia, non è come credi- annuisce beffardo davanti alle mie parole e avvicina il suo viso al mio, di scatto.

-So quello che ho visto, Kristen. Però ti dirò una cosa: non mi importa. Tu mi ami e lui può benissimo andarsene a quel paese- mi rivolge uno dei suoi migliori sorrisi e io sento i battiti del cuore accelerare.

Non credo che mi abituerò mai alla sua presenza, alla sua vicinanza. Quando lui è con me, ho il cuore e la mente perennemente in subbuglio.

-Amore, che ne dici se andiamo a ballare?- mi guarda come se fossi pazza, visto che odio le discoteche, e io scoppio a ridere.

- Se ti va, perché no! Come mai questa decisione?- scrollo le spalle e gli stampo un casto bacio sulle labbra.

-Voglio divertirmi- lui mi sorride e il modo in cui lo fa mi fa capire che ho fatto la proposta giusta, ne vale proprio la pena andare a ballare se mi regala un sorriso così meraviglioso.

*

Lo osservo mentre butta la sigaretta per terra e poi mi porge la mano.

Siamo fuori dal Queen, la discoteca più frequentata della città, e già da qua riesco a sentire la musica a tutto volume e riesco a capire che è già stracolmo di gente.

Entriamo dentro al locale e Federico mi stringe maggiormente la mano, per tenermi stretta a lui, in modo tale da non perdermi di vista.

Mi trascina immediatamente in pista e iniziamo a ballare insieme, sulle note di Despacito.

Appoggia le mani sui miei fianchi, coperti da un vestitino blu scuro, e io gli sorrido sinceramente.

Non ho mai avuto una gran passione per le discoteche, o per i posti affollati in generale.

In mezzo a troppa gente mi sento come se faticassi a respirare, non mi sento per nulla a mio agio. Se poi consideriamo che l'ultima volta che sono andata a ballare è successo un casino, questo non fa che peggiorare tutto.

Però, se sono con Federico tutto diventa più semplice, esistiamo solo io e lui, non penso alla gente intorno a noi, non mi faccio nessun problema.

-Sei bellissima- avvicina le sue labbra al mio orecchio e alza la voce per sovrastare la musica -sapessi quanti ragazzi ti stanno guardando, vorrei ammazzarli tutti quanti-.

Arrossisco di botto davanti alle sue parole e mi giro di spalle, facendo aderire la mia schiena al suo petto.

Mi sposta i capelli sulla spalla destra e mi lascia un bacio sulla spalla sinistra, visto che il vestitino mi lascia scoperta proprio lì.

Sento i brividi percorrermi e mi irrigidisco all'istante, mentre lo sento ridere al mio orecchio perché ha ben inteso l'effetto che mi fa.

Mi stringe i fianchi da dietro e continuiamo a ballare così, finché improvvisamente si blocca e mi stringe più forte a sé.

Capisco immediatamente che ha cambiato umore, dal modo in cui mi sta stringendo.

È una presa quasi possessiva, quasi nervosa, così mi giro a guardarlo.

I suoi occhi sono sgranati e sta fissando fisso davanti a noi, così lo scuoto leggermente e lui abbassa lo sguardo sul mio.

Inizialmente penso che ci sia qualcuno che mi sta fissando un po' troppo per i suoi gusti, ma quando i suoi occhi incrociano i miei riesco a vedere la stessa espressione vuota e impaurita che ha avuto per tutti questi giorni passati.

Il mio cuore si stringe in un momento e spero mentalmente che non sia quello che sto pensando.

Si inumidisce le labbra e io gli stringo le mani, inducendolo a parlare.

- C'è Mery, lì in fondo- indica un punto davanti a noi con un gesto del capo e io prendo un bel respiro prima di girarmi.

Nota: ehilà, ecco a voi un nuovo capitolo. Secondo voi cosa succederà nel prossimo? Attendo i vostri commenti, a presto💖💖

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