Capitolo 74. Non ricordare.

-Forza Kris, dimmi che è successo- faccio vagare lo sguardo nella stanza e poi riposo gli occhi sulla mia migliore amica.

-Rosalie, è tutto ok. Goditi il Natale, Benjamin ti sta osservando, non vorrebbe che te ne stessi in disparte a cercare di capire cosa io abbia. Vai da loro-, alza gli occhi al cielo e scuote la testa.

Sono seduta su questo divano da appena abbiamo finito di mangiare, ho la testa che mi scoppia e ho paura che sia colpa mia. Per tutto il tempo non ho fatto altro che pensare alla rivelazione che mi ha fatto Federico.

Non ce l'ho con lui, anche se forse può sembrare il contrario, visto che sono stata fredda per tutto il giorno, ma è solo perché non riesco a smettere di pensarci.

Tutti gli altri, invece, stanno giocando a Monopoli, ma qualcosa mi dice che non stia andando tanto bene, a nessuno piace perdere.

-Basta- sento sbraitare da Benjamin - state imbrogliando- mette su un broncio e io sorrido leggermente scuotendo la testa, mentre Rosalie scoppia a ridere vedendo la reazione leggermente infantile del suo ragazzo.

-Perché non giochiamo al gioco della bottiglia?-, propone uno degli amici di Benjamin, che mi pare si chiami Federico, ma che in realtà tutti qua chiamano Zambo.

Tutti accettano entusiasti come dei bambini in un negozio di giocattoli, tranne me e il mio ragazzo. Il biondino si sta sforzando tutto il giorno di divertirsi, ma lo conosco abbastanza bene da capire che è dispiaciuto, dispiaciuto per me, per la situazione che si è creata a causa della sua ex.

-Kris giochi?-, scuoto la testa in segno di diniego davanti alla domanda di Rose, ma Fede mi si avvicina e prendendomi per mano mi trascina a terra, dove tutti sono seduti in cerchio.

Mi rivolge uno sguardo speranzoso e capisco immediatamente che vorrebbe che per un secondo mi distraessi, che mi divertissi come si dovrebbe fare a Natale.

Annuisco debolmente e lui sorride impercettibilmente.

La bottiglia inizia a girare e rimango disattenta per molti giri, finché sento che tutti fanno il mio nome.

Torno sul pianeta terra con il cuore che va veloce capendo che tocca a me, ma appena mi rendo conto che è Federico a dovermi fare la domanda o a scegliere l'obbligo, rilascio un sospiro di sollievo.

-Obbligo o verità?-, mi scruta attento e scrollo le spalle, potrei scegliere ambedue le cose, senza fare distinzione, di lui mi fido ciecamente.

-Verità- arriccia le labbra mentre pensa e noto che il resto del gruppo si è silenziato, è così palpabile la tensione tra noi?

-Ce l'hai con me?-, sgrano gli occhi davanti alla sua domanda e gli lancio un'occhiata stranita.

Non è questo il luogo di parlarne. So che sono tutti suoi amici, i suoi più cari amici, e perciò si fida di loro ciecamente, ma non ritengo comunque giusto parlarne ora.

Forse, però, se mi ha fatto questa domanda è perché ha passato tutta la giornata a chiederselo, invece di godersi l'atmosfera e la compagnia degli amici e, naturalmente, mi dispiace vederlo stare male. Perciò decido di rispondergli.

-Federico, no-, sento Benjamin sospirare e immagino che lui sappia già tutta la storia di Martina.

Mi guarda con diffidenza e tutti continuano a stare zitti.

-Non sembrerebbe- abbassa leggermente la testa e sento il cuore rallentare.

Prendo un bel respiro e gli accarezzo la mano dolcemente, incurante di avere tutti gli occhi puntati addosso, così lui alza lo sguardo sul mio.

-Credimi Fede...- lascio la frase in sospeso e lui si alza in piedi.

E ora che fa? Si sistema i vestiti stropicciati e mi tende la mano, per farmi alzare, io la afferro e lui mi conduce fuori.

Non capisco cosa stia facendo. Sento immediatamente il freddo pungente colpirmi e mi stringo nel mio maglione nero, per poi lanciare uno sguardo stranito a Federico.

-Biondo, qual è il problema?-, cerco di usare un tono scherzoso, per alleggerire l'atmosfera, ma lui rimane serio.

-Non mi va che vada così- faccio per avvicinarmi a lui, ma indietreggia ed è inutile precisare che ci rimango alquanto male.

-Federico smettiamola, sto bene. Non voglio che la nostra storia si rovini per colpa di quella...- mi interrompe alzando la mano e io mi zittisco.

In questo momento mi sembra tutt'altro che tranquillo. È agitato e non cerca neanche di nasconderlo.

-Dobbiamo andare da lei, devi farti spiegare tutta la situazione-, ma cosa sta blaterando?

-Federico, io ti credo, non ho bisogno che mi dimostri nulla. Non ce l'ho con te, ce l'ho con lei...-, strizza gli occhi con fare nervoso e poi sbuffa.

-Mi sei stata tutto il giorno lontana... Non hai voluto nemmeno che ti sfiorassi, l'ho notato. Ho bisogno che parli con Martina, devi farti spiegare come sono andate le cose.-, sta impazzendo, non c'è altra spiegazione.

Lo scruto attenta e vedo i suoi occhi brillare, è dispiaciuto, è in preda a una crisi di nervi. Sembra che si senta in colpa e non capisce che non deve, io non gli do nessuna colpa.

-Amore, ti credo...- cerco di farlo ragionare ancora, ma lui rimane a guardarmi con la stessa espressione.

Vuole davvero che andiamo da Martina? Vuole davvero dimostrarmi che lui è sincero? Ma che senso ha se io già gli credo?

-Ok... Se ti può far sentire meglio- annuisce e mi porta in macchina, senza nemmeno avvisare gli altri che stiamo andando via.

-Fede, ho la borsa dentro-, mi liquida con un cenno della mano e io mi zittisco.

-Torneremo dopo, Kristen- mi informa con tono serio e io annuisco, mentre mi siedo in macchina.

Trovo questa storia così ridicola. Perché si sente in dovere di dovermi farmi sentire la versione dei fatti persino da Martina? Perché non si accontenta semplicemente del fatto che io gli credo?!

So che è sincero, so che mi ama, me l'ha dimostrato. Non capisco perché sta creando tutto questo casino.

Guida velocemente fino a quella che credo sia la casa di Martina e parcheggia nel primo posto libero.

Spegne il motore e mi rivolge uno sguardo che non riesco a decifrare.

-Ti amo, Kristen. Lo so che forse posso sembrarti folle, ma ho bisogno che tu lo senta da quella...- annuisco, anche se comunque non ho ancora capito il perché di questa storia.

Scendiamo dalla macchina e, appena suona il campanello, sento il cuore accelerare e tutto il fastidio che provo per questa storia si fa sentire forte e chiaro.

Odio sapere che lei ha baciato il mio fidanzato, ma non per gelosia, solo perché so bene che lei vuole solo vendetta. Me l'aveva preannunciato e manterrà la sua promessa.

La porta si apre improvvisamente e io sgrano gli occhi meravigliata quando davanti a noi compare Elia.

Il suo sguardo diventa immediatamente sbalordito, quasi quanto il mio, e ci guarda come se fossimo due alieni.

Che diavolo ci fa a casa di Martina?

Lo osservo attentamente e mi rendo conto che la sua camicia in jeans è completamente sbottonata ed è, inoltre, scalzo.

Inarco un sopracciglio capendo immediatamente la situazione e Federico, al mio fianco, sbuffa annoiato.

-Senti coso, chiameresti Martina?! Devo parlarle, immediatamente- il moro guarda male il mio ragazzo, sentendosi chiamare "coso", ma prima che possa ribattere Martina ci raggiunge alla porta.

Lo sguardo che ci rivolge la biondina è un misto tra malizioso e divertito e, immediatamente, mi rendo conto che lei ha capito il motivo per il quale siamo qua.

-Ditemi tutto-, schiocca la lingua con fare teatrale e i suoi occhi chiari brillano divertiti.

Sento Federico irrigidirsi e gli rivolgo il mio sguardo nello stesso momento che inizia a parlare.

-Devi dire la verità a Kristen. Devi dirle quello che hai fatto-, la sua ex lo guarda come se fosse impazzito, ma poi inizia nuovamente a sorridere maliziosamente.

-Vuoi che le dica anche quello che tu non ricordi a causa dell'alcol, giusto?-, di cosa sta parlando?

Sento il cuore battere velocemente e cerco di non dimenticarmi di respirare, mentre cerco di tradurre le parole di Martina.

Scruto attentamente Federico e vedo che abbassa lo sguardo, senza rispondere.

Federico mi ha portato qua perché non ricorda una parte della storia?

Mi mordo il labbro inferiore con rabbia e frustrazione, cercando di capire cosa stia succedendo. Cerco in tutti i modi di reprimere i sentimenti che stanno venendo fuori.

Sento la rabbia, la tristezza e la delusione mischiarsi, insieme al panico.

Ditemi solamente che non è come penso.

Nota: ciaoo ❤️ ecco a voi un nuovo capitolo. Beh, che ve ne pare? Che cosa pensate sia successo? Lasciatemi i vostri commenti, al prossimoo 🌹

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