Capitolo 50. Via di casa.
Apro gli occhi e sento le tempie pulsare forte.
La litigata con Federico è la prima cosa che mi viene in mente appena sveglia e sento il cuore pesante.
Una litigata così non l'avevamo mai affrontata e fa veramente male vedere come il suo comportamento nei miei confronti riesca a mutare.
Per fortuna oggi è domenica e non dovrò mettere piede in quella dannata scuola, perché non avrei nessuna voglia di incontrare Benedetta che mi lancia sguardi vittoriosi e Martina che se potesse mi incenerirebbe con la vista.
Non sapevo potessi crearmi tutti questi nemici, senza fare nulla di male poi, posso capire la rabbia che Martina nutre contro di me, ma Benedetta non avrebbe nessun diritto.
Mi alzo dal letto e mi dirigo in cucina, con il cuore che martella veloce, non so proprio cosa dire a Federico.
Odio quando si crea questo imbarazzo tra di noi. È assolutamente assurdo passare dalla dolcezza più pura a questi momenti di rabbia.
Appena lo vedo di spalle, mentre cucina la colazione, vorrei correre ad abbracciarlo e fargli capire che io non sono la sua ex, ma poi il suo tono menefreghista di ieri mi torna in mente chiaro, perciò sto ferma dove sono.
Quando lui si gira e si siede a tavola a mangiare, non mi rivolge la minima attenzione, nonostante mi abbia vista.
Bello, ora sì che sto bene.
-Federico...-, pronuncio il suo nome a bassa voce e lui mi guarda per un nano secondo, per poi riabbassare lo sguardo sulla sua tazza e mangiare un cucchiaio di latte e cereali.
È ovvio che è ancora arrabbiato con me e non ne capisco il motivo completo. Si sente in qualche modo violato? Io non voglio che il fantasma della sua ex rovini tutto tra noi, non posso accettarlo.
Mi siedo accanto a lui e lo osservo, mentre cerco il coraggio di parlare di nuovo.
-Federico potresti almeno guardarmi un attimo?-, lui ignora la mia richiesta e io gli alzo il viso con la mano.
I suoi occhi incontrano i miei, ma immediatamente leva la mia mano dal suo viso con uno strattone e mi guarda male.
-Non voglio che mi tocchi! Non voglio che mi parli! Voglio stare solo, in silenzio, a pensare. Ti chiedo troppo?-, sussulto e sgrano gli occhi davanti alle sue richieste, mi sta guardando come se lo infastidissi e io mi sento di troppo.
Questa sensazione che sto provando è una sensazione orrenda. Mi vergogno di me stessa, mi sembra di aver sbagliato tutto.
Mi alzo e annuisco debolmente, per poi alzarmi dal tavolo, notando che lui ha già ripreso a ignorarmi.
Io penso che questa reazione sia esagerata, non credo di aver fatto qualcosa di tanto grave da meritare di essere trattata così.
Ho deciso, mi farò una doccia e sparirò per un po', se è questo che vuole.
*
Sono stata da Benjamin con Rosalie e il moro mi ha spiegato che Federico ha sofferto più di quanto io creda per quella stronza e che odia che qualcuno lo sappia, e ancora di più odia che qualcuno gliene parli.
Dopo che è stato male per lei, cioè mesi dopo che si sono lasciati, Federico ha iniziato a vivere come se quel periodo della sua vita non fosse mai esistito, e ha iniziato a ignorare la sua ex e tutte le cose correlate a lei. Dopo quella relazione andata male ha iniziato a uscire con tutte le ragazze che desiderava, senza creare un'altra vera relazione seria.
Benjamin mi ha rassicurata dicendo che gli avrebbe parlato lui, ma chissà perché non sono convinta che riesca a calmare il biondino.
Apro il portoncino di casa e mi accorgo che sono le 19. Ho passato tutto il giorno con Rose e Benji, hanno cercato in tutti i modi di farmi distrarre e rilassare, anche se poi la mia mente non mi ha lasciato un solo minuto di pace.
Faccio per andare in camera e Federico esce dal bagno nello stesso momento, perciò ci scontriamo e sento il cuore accelerare alla sua vista, sia per la sua presenza, sia per l'ansia che ho per colpa della nostra litigata di prima.
-Scusa...-, lui annuisce e fa per andarsene, senza rispondermi, ma questa volta sono abbastanza veloce da fermarlo.
-Federico, aspetta... Cosa stiamo facendo? Mi dispiace per la storia del tuo passato... Ma non roviniamo tutto-, sbuffa e si libera dalla mia presa.
-Non ho voglia di parlarne-, annuisco beffarda e mi inumidisco le labbra, pensando a cosa dire.
-Di parlarne o di parlarmi?-, cerco di prendergli la mano, ma si tira indietro.
-Entrambe le cose.-, mi lancia un ultimo sguardo e va via senza dire altro.
Mi fa male e non posso lasciar perdere tutto questo. Non posso sopportare ancora dolori. Posso sembrare stupida, lo so, ma io sto affidando la mia vita a lui e non posso accettare che mi tratti così.
Lo seguo fino alla sua camera ed entro, nonostante abbia detto che non mi vuole parlare.
-Fede...-, alza gli occhi al cielo appena mi vede e io mi mordo il labbro inferiore, sentendo gli occhi pizzicarmi.
-Cosa non capisci di " non voglio sentirti"?- improvvisa delle virgolette in aria con le dita e inizia a piegare i suoi vestiti, riprendendo a ignorarmi.
Mi avvicino a lui, gli strappo la maglietta dalle mani, e lui alza gli occhi sui miei. Vedo che è arrabbiato dal mio gesto e dalla mia insistenza, ma non mi importa, almeno sono riuscita ad attirare la sua attenzione.
-Ti prego, non capisci quanto mi faccia male questa situazione. Questa tua reazione è esagerata. Mi dispiace se ti fa male parlare del tuo passato, ma io non volevo intromettermi. Voglio solo stare bene con te-, abbasso lo sguardo e lui rimane in silenzio.
Il suo sguardo è fisso su di me, ma dubito che sia davvero intento a guardarmi, sembra più immerso nei suoi pensieri, pensieri tutt'altro che belli, visto la sua espressione.
-Fede... Dici sempre che devo parlarti del mio passato e che devo fidarmi di te, perché tu non fai lo stesso? Perché sei così arrabbiato con me? Non l'ho nemmeno fatto di proposito. Sono andata da Rosalie con l'intento di capire se tu mi amassi o no... Non volevo sapere altro, non potevo immaginare che ci fosse Benji e, inoltre, lui voleva solo aiutarci...-, butta fuori tutta l'aria con rabbia e si risveglia dai suoi pensieri.
-Perché nessuno doveva saperlo. Ho cercato di dimenticarlo. Dovrebbe essere cancellato quel periodo della mia vita e tu non dovevi intrometterti. Io e te siamo diversi, lo vuoi capire?-, mi urla in faccia e io indietreggio.
Sono quasi spaventata da questa reazione. Io... Quasi non lo riconosco più.
Sembra un'altra persona.
Annuisco e faccio dei respiri piccoli, per non mettermi a piangere per l'ennesima volta.
-Io... Sto peggiorando le cose...-, ride nervosamente e annuisce confermando le mie parole.
-Puoi dirlo forte. Ti avevo solo chiesto di lasciarmi in pace, ma sembra che tu non capisca-, incasso anche queste ultime parole ed esco fuori dalla stanza, con la testa abbassata.
Mi sembra che sia impazzito. Mi pare che questa storia l'abbia fatto uscire fuori di testa.
Io lo amo e tutto ciò è così surreale, mi manda in tilt.
Mi sento così fuori luogo. Non mi sento mai abbastanza. Forse non sono abbastanza nemmeno per lui. Forse pretendo troppo e forse mi sono innamorata troppo in fretta.
Prendo le cose essenziali e le infilo velocemente in uno zaino.
È meglio che per stasera dorma da un'altra parte, è inutile dire che non mi sento a mio agio.
Esco da casa senza fare rumore, anche se dubito che se mi sentisse uscire in questo momento gliene fregherebbe qualcosa.
Ho bisogno di riordinare le mie idee e lui mi ha detto senza mezzi termini che non mi vuole tra i piedi.
Mi alzo il cappuccio del giubbotto e mi incammino verso casa di Rose.
Spero che tutto si risolva velocemente... Non tollero già più tutto ciò.
Nota: ciaoo! Dovete amarmi, sono riuscita ad aggiornare anche oggi, ho finito poco fa i compiti e tra poco mi devo preparare per andare ai consigli di classe, perciò ho trovato un piccolo momento per voi. Aspetto i vostri commenti su questo capitolo, al prossimo, vi amo❤️❤️❤️
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