Capitolo 46. Idee malefiche ed imbarazzo.
Mi ripeto la lezione di economia in mente per l'ennesima volta, mentre varco il portone della scuola.
Oggi ho una verifica importante e ho paura di non riuscire a farla bene. Ho studiato, questo sì, ma per colpa di quello che è successo con mia madre non sono completamente in me stessa.
Mi sento strana ad entrare a scuola senza Federico, perché ormai è un'abitudine stare con lui, ma oggi si è dimenticato una cosa in macchina ed è dovuto tornare indietro. Avrei voluto aspettarlo, ma avrei fatto tardi, e non posso permettermelo, visto che le prof ce l'hanno con me per il mio calo.
Sospiro debolmente e vedo il piede di qualcuno teso pronto per farmi lo sgambetto, purtroppo me ne accorgo troppo tardi e cado a terra come una stupida.
Sbatto le ginocchia sul pavimento e mi sento arrossire sentendo delle risate stridule, queste attirano l'attenzione e in un secondo tutti ridono di me.
Mi alzo in preda alla vergogna, con il cuore che va veloce.
Non so chi sia stato a farmi cadere e ora come ora non voglio manco saperlo, voglio solo sparire il più veloce possibile.
Corro fino al bagno, senza voltarmi, e lancio un'occhiata allo specchio che riflette la mia immagine. Sono il riflesso dell'imbarazzo più puro. Avrei dovuto reagire, avrei dovuto farmi valere, invece mi sono fatta mettere i piedi in testa.
In questo momento sono lo zimbello della scuola ed è una cosa terribile.
Mi tiro i capelli all'indietro e mi faccio coraggio per andare in classe, non posso saltare l'ora per colpa di questi scherzi infantili.
Tengo la testa bassa per tutto il tempo e va abbastanza bene, non considerando i risoli in sottofondo, e per fortuna arrivo in classe senza ulteriori problemi.
Rosalie mi si avvicina immediatamente e mi abbraccia.
-Kris è tutto ok?-, sa già tutto, fantastico. La velocità con la quale girano le notizie in questa scuola mi commuove.
-Va tutto bene, Rose- mi guarda diffidente e annuisco per convincerla -davvero-.
Non va bene, ma non voglio che si preoccupi per me. Non è la prima volta che vengo presa in giro, sono abituata e so che passerà.
-Sai che è stata Benedetta, vero? Volevo dirgliene quattro, ma Benjamin me l'ha impedito perché sostiene che quella stronza sa essere molto perfida- sia ringraziato Benjamin.
Dovevo immaginarlo che c'era lo zampino di Benedetta, da quando sto con Federico il suo odio verso di me sembra aumentato. Forse perché il biondino mi difende in ogni occasione e la zittisce puntualmente.
Scrollo le spalle
- in realtà non lo sapevo, ma non mi importa. Sto bene- le sorrido, raggiungo il mio banco ed aprendo il libro inizio a ripassare per la verifica.
Sono in grado di sopportare e ignorare quella stupida ragazzina, non me ne frega di lei.
*
Sorseggio il mio cappuccino e osservo Federico.
È da quando è suonata la ricreazione che non parla. Siamo seduti qua nei gradini dell'ingresso e lui guarda davanti a sé le persone che passano, senza aprire bocca.
È nervoso, lo vedo dal modo in cui stringe la mascella e si sistema il ciuffo in modo quasi violento, ripetutamente.
-Amore, è tutto ok?- arrossisco immediatamente per il nomignolo che gli ho attribuito e mi guardo in giro per vedere se qualcuno ci può sentire, per fortuna no.
Torno ad osservarlo e si gira verso di me.
I suoi occhi mi scrutano attenti
- lo sai che le parlerò, vero?-, sussulto immediatamente capendo che sta parlando di Benedetta e scuoto la testa in segno di diniego.
-Non lo farai Federico. Non devi proteggermi sempre, sto bene.-, amo che voglia tenermi al sicuro, ma non posso passare per una rammollita che va a piagnucolare dal suo amichetto.
Primo non sono stata io a raccontare questa storia a Federico, non sapevo manco che ne fosse al corrente, anche se era quasi scontato. Secondo sono stanca di essere considerata una ragazzina impaurita, anche se non faccio nulla per smentirlo.
-Kristen, non posso permettere che continui a soffrire. Stai già male abbastanza per la situazione dei tuoi genitori, secondo te posso permettere a quella stronza di merda di trattarti come se non valessi?! Mi dispiace, ma non posso lasciare correre- sorrido debolmente vedendo che è preoccupato per me, ma poi mi riprendo e scuoto la testa.
-Ti prego Feder...-, non faccio in tempo a finire la frase che Benedetta ci passa davanti e Federico scatta verso di lei.
Maledizione.
Mi alzo di scatto e seguo il biondino. Vorrei fermarlo, ma è più veloce di me e arriva alla regina delle stupide prima che riesca a impedirglielo.
Lo sguardo che rivolge al mio ragazzo, appena lo nota, mi fa venire voglia di cavarle gli occhi con un ramo che pende dall'albero sopra le nostre teste.
-Ciao biondo-, si morde le labbra in modo malizioso e sento il nervoso impossessarsi di me.
È una vera stronza. Ci sta provando spudoratamente con Federico, sapendo che sta con me. Lui mi ha raccontato che lei ci ha visti baciarci.
-Benedetta Rossana Russo, hai superato il limite- il tono che Federico usa farebbe zittire chiunque, tanto è arrabbiato, ma non lei.
Lei lo guarda con lo sguardo più malizioso che io abbia mai visto e scoppia a ridere, senza ritegno.
Federico stringe le mani in un pugno e mi avvicino a lui.
Poggio le mani sul suo petto e lo spingo leggermente
-Federico, per favore andiamo via- mi guardo intorno e vedo che questa scena sta attirando l'attenzione.
Il mio ragazzo scuote la testa e si libera facilmente dalla mia presa, tornando davanti a Benedetta.
-Chiedi scusa a Kristen e non permetterti più di farlo- lei lo guarda come se fosse impazzito e continua a sghignazzare.
-Sei fuori per caso? Non chiederò mai scusa a questa. Mai.-, alzo gli occhi al cielo sentendo il tono da stronza onnipotente che usa e vorrei solo non essere qua.
La gente si sta radunando attorno a noi e questo mi imbarazza ancora di più.
-Se non fossi una ragazza ti picchierei- ringhia Federico -ti giuro-.
Benedetta si gira una ciocca di capelli tra le dita con fare strafottente e si avvicina a me.
Lo sguardo di superiorità con il quale mi squadra mi fa sentire sbagliata. Perché sono così debole?
Mi guarda attenta poi scoppia a ridere e si gira verso Federico
-non riesco a chiedere scusa, è inutile! Non posso-.
Le persone che assistono a questa scena sono sempre di più e mi sento come se fossi in una gabbia da dove non posso scappare.
Cerco di calmare il mio respiro e incrocio lo sguardo di Martina. È la prima volta che la vedo dopo che Federico l'ha lasciata. È stupenda come sempre, ma c'è qualcosa di diverso, i suoi occhi non brillano come al solito.
Distolgo lo sguardo e mi rendo conto che anche Benedetta si è accorta della presenza della ex di Federico, lo capisco dalla faccia che fa, la tipica faccia di chi ha appena avuto un'idea. Un'idea malefica oltretutto.
-Federico, la tua fidanzatina non si sa difendere da sola? L'ho solo fatta inciampare, era una cosa fatta senza male. Uno scherzo innocente-, digrigno i denti capendo che sta cercando di far arrivare la notizia del nostro fidanzamento a Martina.
Mi mordo il labbro con rabbia e Federico interviene prima che io parli.
-Non stiamo insieme.-, sento una piccola fitta farsi spazio nel mio petto, ma non dovrebbe, sono io che gli ho chiesto di nascondere la nostra storia, per proteggerla, per il momento.
La bulletta stronza sorride beffarda e capisco che è pronta a sganciare la bomba.
-Non state insieme? E perché vi ho visti baciarvi?!- il mio cuore perde un battito e aggancio subito lo sguardo di Martina. Mi sta guardando con delusione, rabbia e sorpresa.
Le persone iniziano a commentare tra di loro e sento le lacrime salirmi agli occhi.
Mi sento ferita. Mi sento violata. Questa stronza di Benedetta sta facendo di tutto per rovinare la mia vita, come se non fosse già rovinata abbastanza.
Questa è la mia vita privata. Odio che tutti lo sappiano e che stiano assistendo come se stessero guardando una fiction.
Mi giro di spalle, mi faccio largo tra le gente e corro via.
Sento Federico chiamare il mio nome, ma non mi fermo.
Voglio solo uscire da questa scuola e andare il più lontano possibile.
Nota: ecco a voi un capitolo nuovo. Che ve ne pare? Cosa pensate succeda nel prossimo?🤔🤔 aspetto tutti i vostri commenti! Vi adoro ❤️
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