Capitolo 37. Schiaffi.

Sento il cuore fermarsi quando sento la voce di Martina.

Sto ferma nel divano, tanto sono sdraiata e la mia presenza non si nota.

-Federico, dobbiamo parlare- sento il biondino sbuffare, ma senza parlare, così lei continua.

-Mi dispiace, mi dispiace di essermi comportata così. Non volevo trattarti male, è che ero preoccupata quando non ti ho visto... Inoltre, ho paura- sussurra l'ultima frase con voce spezzata e io stringo le mani in un pugno, sentendomi in colpa.

-Martina, non possiamo continuare a vederci...-, lei singhiozza e lui si interrompe.

La sta lasciando davvero? Lo sta facendo per me?

-Non farlo Fede. Mi dispiace, ma non lasciarmi. Ti giuro che non mi comporterò mai più così, ma non finirla qua.-, mi si spezza il cuore a sentirla così, cosa dovrei fare?

Afferro le stampelle, mi alzo, anche se con fatica, e li raggiungo.

Il suo viso sconvolto è la prima cosa che entra nel mio campo visivo, l'ho sempre vista nel massimo del suo splendore, mentre ora la vedo disperata, con tutto il mascara colato sul viso e il labbro inferiore che trema, a causa del pianto.

-Federico- lo chiamo e si gira verso di me, in un attimo vedo la sua espressione rilassarsi e questo piccolo cambiamento d'umore mi fa sentire bene, perché è dovuto a me.

-Kristen vai di là, è una cosa tra me e Martina-, scuoto la testa e mi avvicino a loro, ignorando la sua richiesta.

Sono indecisa tra l'essere felice e il rendere felice Martina.

Non so nemmeno io cosa fare, non mi sono mai sentita così combattuta.

-Federico lei...-, il biondino mi interrompe alzando una mano in aria e io sto zitta.

-Kristen vai via. Ho capito quello che vuoi fare e non te lo permetterò.-, incrocio un attimo lo sguardo di Martina, è confusa e disperata.

Scuoto la testa
-Martina si sta innamorando di te, possibile che tu non lo capisca?!-, alzo la voce più del dovuto e sento le lacrime inondarmi gli occhi, senza una vera e propria ragione.

Il biondino mi lancia un'occhiata malefica e io mi mordo il labbro. Starà pensando a quanto sono incoerente, sino a qualche minuto fa ci stavamo baciando e ora lo sto ributtando tra le braccia di Martina.

Lui mi ha confessato i suoi sentimenti e io gli ho confessato i miei, ma non posso permettere che rovini la vita di Martina per rendere felice me.

-Cosa hai che non va?-, sussulto sentendolo pronunciare queste parole e aggancio i suoi occhi.

Il suo sguardo è freddo, è furioso per quello che sto cercando di fare, e forse ne ha tutte le ragioni, ma non riesco a fare altrimenti, è più forte di me.

-Federico, basta... Non vedi come sta lei?!-, indico la bionda con un leggero cenno del capo e lui annuisce, consapevole della situazione.

-Kristen dannazione, io non voglio stare con lei. Piantala di cercare di ricucire qualcosa che non esiste.-, io abbasso lo sguardo, sentendomi in colpa per l'ennesima volta.

-Mi stai lasciando davvero Federico? Non ti è mai interessato stare con me. Perché hai accettato di intraprendere una storia con me?-, Martina gli urla contro con le lacrime che le inondano il viso e vedo i suoi occhi verde smeraldo scintillare di rabbia e delusione.

Penso che ormai abbia capito che sono stata io a farli uscire insieme e che Federico non ha mai voluto stare con lei di sua spontanea volontà.

-Non decido io chi amare. Non sei tu quella che mi interessa. Ho provato ad uscire con te, ma non c'è nulla di speciale tra noi. Ok?-, mi passo la mano tra i capelli, sentendo come Federico risponde a Martina, e mi mordo il labbro nervosamente, sperando che non le dica di più.

-C'è un'altra?- la domanda di Martina risulta essere un sussurro, un flessibile suono; il suo coraggio, il suo ardore, sembrano essersi spenti mentre ha realizzato questa cosa.

Il biondino annuisce debolmente e Martina va via, con un'espressione delusa e alquanto infastidita.

Ho l'impressione che non finisca qua.

Federico chiude la porta, e io faccio per andare in camera, voglio stare sola. È come se il mio petto fosse chiuso in una morsa.

Sento la sua mano posarsi sul mio polso e mi fermo, tanto con le stampelle mi sarebbe impossibile scappare.

-Perché l'hai fatto?-, deglutisco sentendo il suo tono acido e mi sento sbagliata.

Odio essere così debole. Vorrei essere più forte, soprattutto davanti a lui.

-Non volevo succedesse questo...-, mi guarda con un'espressione indignata e mi interrompo, non voglio continuare a spiegare qualcosa a qualcuno che non cerca di capire il mio punto di vista.

Rimango zitta e allora inizia a parlare lui. Non l'ho mai visto così arrabbiato con me, mai.

-Cercavi di non essere egoista? Beh Kristen, ti do una notizia, hai fallito. Hai pensato a non sentirti in colpa, hai pensato a cercare di farmi fare pace con lei, per non stare male. E a me, a me ci hai pensato? Ti ho detto che mi piaci, che non volevo stare con Martina. E tu cosa hai fatto per tutta risposta? Hai cercato di farci risolvere, davanti a lei. Hai sottolineato il fatto che fosse innamorata di me-, abbasso lo sguardo e mi rendo conto che ha ragione.

Ho cercato di non essere egoista, ma ho fatto un casino, ho ferito lui.

-Mi disp...-, mi interrompe immediatamente e sento il cuore battere più lentamente, capendo che stavolta non risolveremo la nostra discussione con un bacio.

-Non so perché l'hai fatto! Non riesco a capirlo. Ci sono due possibilità: o hai paura di innamorarti di me, di essere felice, oppure non ti piaccio. Non so quale sia la realtà-, sgrano gli occhi davanti alle sue parole e mi sento ferita.

Davvero pensa che lui non mi piaccia? Davvero? Dopo che ci siamo baciati? Dopo che ho sofferto giorni per lui in attesa che facesse chiarezza sui suoi sentimenti?

Serro la mascella per la rabbia e, senza rendermi conto, gli stampo le mie cinque dita della mano destra sul suo viso, lasciando cadere la stampella a terra.

Lui spalanca la bocca sbalordito e io mi sento immediatamente in colpa.

Non volevo colpirlo. Non posso averlo fatto proprio io. Non ho mai creduto che la violenza fosse la cosa migliore, visto quello che mi ha fatto passare mio padre, ho fatto questo gesto senza pensarci.

Vorrei dire qualcosa, vorrei risolvere, ma non riesco a fare nulla, così lui afferra le sue cose ed esce di casa sbattendosi la porta alle spalle.

Abbiamo sbagliato e io ho fatto un casino.

*
Federico's pov

Arrivo davanti a casa di Benjamin e sento le gambe cedermi leggermente.

Sono stato in quel bar per ore, non sono nemmeno io quanto ho bevuto e non so nemmeno quale sia la vera ragione per cui l'ho fatto.

Suono al campanello e il mio amico mi appare immediatamente davanti.

-Rico, ma sei ubriaco?-, vorrei rispondergli, ma sento che se aprissi bocca rimetterei tutto.

Sento un dolore lancinante nel petto e non riesco a smettere di pensare a Kristen.

Da quando quella ragazza è entrata nella mia vita ha stravolto tutto, tutto.

Il mio migliore amico mi afferra per le spalle e mi trascina in camera sua, con fatica, visto che mi viene difficile reggermi in piedi.

-Federico tu sei venuto fin qua con la macchina! Potevi ammazzarti! Ma che ti prende?-, scrollo le spalle, incapace di formulare qualcosa di sensato e mi lascio cadere sul secondo letto in camera di Benjamin.

Sento le tempie pulsarmi e stringo i denti per il dolore.

Voglio solo dormire. Dimenticare per un momento, perché nemmeno l'alcol ha avuto il potere di aiutarmi a smettere di pensare a quello che è successo con Kristen.

Baci, litigi, baci, litigi... Non può continuare così la nostra storia.

Sento gli occhi farsi pesanti e, senza riuscire a ringraziare Benjamin della sua ospitalità, mi addormento sfinito.

*
Kristen's pov

Apro gli occhi di scatto e mi rendo conto che sono già le 9 del mattino.

Fantastico, ho perso la scuola.

Mi alzo con fatica e sento ancora il piede dolorante esattamente come ieri.

Mi dirigo in cucina e mi rendo conto che le chiavi e il giubbotto di Federico non ci sono, stanotte non è rientrato.

Sono stata sveglia ad aspettarlo fino alle 4... Poi sono crollata dal sonno.

Mi si spezza il fiato a pensare che possa avere passato la notte con un'altra donna... Ma in fin dei conti che diritto ho io su di lui?

Sono preoccupata, poteva almeno avvisarmi che non sarebbe tornato anche se ce l'ha con me.

Nota: ciaoo! Spero che questo capitolo vi piaccia. Attendo con ansia i vostri commenti, al prossimo

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