Capitolo 26. Disney.

È appena scoccata mezzanotte e sto girando i canali della televisione, ma senza prestare attenzione.

Federico non è ancora rientrato, è al suo primo appuntamento ufficiale con Martina.

Sento qualcuno armeggiare con la maniglia e poco dopo la porta si apre, rivelando il biondino.

Chiude la porta dietro di sé e si siede accanto a me.

- Ciao dolcezza-, lo fulmino con lo sguardo, ma sono troppo curiosa di sapere come sia andata l'uscita, così decido di lasciare perdere la mia idea di affogarlo con il cuscino per il nomignolo con cui mi ha chiamata.

- Quindi Fede, ti piace Martina?-, guarda dritto davanti a sé per alcuni secondi, poi mi rivolge il suo sguardo e annuisce leggermente, non sembra troppo convinto.

- Diciamo... È simpatica, però...-, inarco un sopracciglio e lo invito ad andare avanti con un cenno della mano -però non è la mia ragazza ideale, proprio come credevo-, sbuffo e gli lancio un'altra occhiata malefica.

- Ti sembra normale?-, mi guarda in modo interrogativo e sbuffo scocciata, per poi continuare - ti devo spiegare tutto? Ti senti Federico quando parli? Secondo le tue parole Martina non è la ragazza giusta per te, perché non ha un carattere compatibile con il tuo, ma per andarci a letto non hai avuto nessun problema, non pensi che dovresti darle una possibilità in più, caro?!-.

Mi sento infastidita da questa storia, per andare a letto con una persona dovrebbe piacerti, non come fa lui, e tutti quelli come lui.

- Hai visto troppe favole Disney-, il suo tono leggermente divertito e derisorio mi fa innervosire ancora di più.

Spalanco la bocca indignata e mi alzo dal divano senza rispondere, penso che per oggi le nostre conversazioni debbano terminare qua.

Non sono una bambina, sono solo una donna romantica che ci tiene a queste cose, che non sta con uno tanto per, ma solo perché prova qualche cosa di reale, non è questione di favole; per me è questione di dignità, dignità femminile.

Vado verso la mia camera, ma lui mi afferra il polso.

Alzo gli occhi al cielo frustata e lui mi fa girare verso sé. Ottiene un contatto visivo e inizia a parlare in tono leggermente pentito.

- Non intendevo darti della bambina-, rido senza umorismo.

- Però l'hai fatto. Lasciami stare, Federico. Forse questa convivenza è sbagliata, due persone sconosciute non possono vivere sotto lo stesso tetto-, mi guarda indignato e si inumidisce le labbra, quasi a voler prendere tempo, per pensare cosa dire.

- Siamo ancora sconosciuti? Pensavo di essere almeno un amico per te-, mi vieto di chiedermi perché ha usato la parola almeno e mi sento in colpa per la frase che ho detto.

Si sta dimostrando leale nei miei confronti e in realtà sta facendo tutto quello che un buono amico dovrebbe fare. Mi rendo conto che questa frase potevo benissimo risparmiarmela.

- Non intendevo questo...-, aspetta che continui a parlare, ma non so che dire così fa per tornare in cucina, ma stavolta sono io che lo fermo.

-Scusa... Scusami... Mi dispiace, davvero!-, i suoi occhi chiari mi scrutano attenti e io sento il cuore compiere i triplici salti mortali.

Allunga la sua mano verso il mio viso e mi sposta un ciuffo di capelli dietro l'orecchio, sento i brividi attraversarmi, ma mi convinco che sono dovuti al contato con le sue mani congelate.

- Perché non ti esponi con me? Sei ancora chiusa a riccio! Io ci tengo a te, e penso di avertelo dimostrato in ogni modo... Ma perché non mi parli dei tuoi sentimenti? Perché non ti confidi con me? Perché Kristen?-, abbasso lo sguardo e me lo chiedo anche io il perché.

Vorrei saperlo... Vorrei capire cosa mi blocca, o forse ho solo paura di affezionarmi. Magari è solo questo, dopo anni Federico è l'unico che si sia avvicinato a me, dopo Rosalie è l'unico amico che ho.

Mi alza il viso e mi obbliga a un contatto visivo.

-Kristen, non ti farò del male. Non ti tradirò in nessun modo, non ti farò soffrire. Io non sono come i tuoi genitori.-, una lacrima mi sfugge al controllo, ma lui prontamente me l'asciuga e mi lascia un piccolo bacio sullo zigomo.

Mi mordo il labbro imbarazzata e lui sorride, capendo il mio disagio.

Ha le labbra morbidissime... È una sensazione bellissima sentirle sulla mia pelle, mi fanno sentire stranamente bene.

- Mi fido di te-, le parole mi escono da sole dalla bocca e lo sento sorridere.

Aggancio nuovamente il suo sguardo e lui mi tira a sé, regalandomi un caloroso abbraccio, che mi fa sentire quasi rinata.

È magico per caso?

Scioglie l'abbraccio e riaggancio il suo sguardo.

- Ok Fede!- sussurro - Ti parlerò di me, dalla cosa più stupida a quella più importante, quando tu mi chiederai qualcosa te la dirò. Io mi fido di te-, i suoi occhi scintillano e il mio stomaco si stringe in una morsa strana, ma piacevole.

- Ok, perfetto! Ora andiamo a dormire, è tardi, domani abbiamo scuola-, annuisco, lo saluto con la mano e poi scappo via.

Provo troppe emozioni in questo momento, non riesco nemmeno a distinguerle, certe sono nuove e non sono nemmeno cosa siano.

Come fa a mandarmi in confusione così?

*

Arriviamo davanti a scuola e vediamo tutti fuori dai cancelli, questo vuole dire una cosa sola: sciopero.

Festeggio mentalmente sapendo che salterò l'interrogazione, per cui ieri non ho avuto la forza di studiare.

Cerchiamo i nostri amici e ci spiegano i programmi che hanno preso per la giornata di pseudo vacanza.

Improvvisamente Martina corre verso di noi e regala a Federico un bacio tutt'altro che casto.

Distolgo immediatamente lo sguardo e vedo che Benjamin e Rosalie mi stanno fissando, quasi a voler vedere la mia reazione, non crederanno davvero che sia interessata al biondino, vero?

I due si staccano dal bacio e Martina mi sorride, poi inizia a parlottare con Federico a bassa voce, finché non ci saluta e torna dalle sue amiche.

- Menomale che non ti piaceva-, mi maledico mentalmente notando con quanta acidità ho pronunciato la frase e lui scrolla le spalle.

- Ho deciso di provare a fare il ragazzo serio, Kristen! Ho deciso di seguire il tuo consiglio-, gli sorrido debolmente e lui mi prende per mano.

Odio questi brividi. Basta. Mi pare di essere dentro il freezer ogni volta che mi sfiora.

- Visto che i due piccioncini hanno la giornata programmata- indica Ben e Rose con un cenno del capo e poi continua -io e te abbiamo un'altra giornata da vivere, che ho appena programmato.-, saluta velocemente i nostri amici e mi porta via senza nemmeno darmi il tempo di realizzare.

Ma cosa ha in mente?

Qualcosa mi dice che è arrivato il tempo di rispondere alle sue domande.

Nota: ciaoo! Eccomi qua. Voglio taggare una persona che sarebbe felice se lo facessi e perché in realtà mi ha stupito con i commenti/ domande hahaha @Fioffa .
E nulla, grazie a tutte per il sostegno, aspetto i vostri commenti, al prossimoo!

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