Capitolo 121. Amsterdam.🐞

Schiocco un ultimo bacio sulle labbra del biondino e aggancio il suo sguardo.

-Posso andare ora?- chiedo dolcemente -Ti prometto che faccio subito!-.

Lui scuote la testa e riappoggia la sua bocca sulla mia, regalandomi un piccolo e dolce bacio.

-Kristen- mi guarda con serietà - puoi andare, ma fai in fretta. Se non torni entro cinque minuti, io vengo a cercarti in bagno-.

Sorrido dolcemente e alzo gli occhi al cielo, ridacchiando, per poi alzarmi dalle sue gambe e andare al bagno.

È passato quasi un mese da quando siamo tornati insieme e devo ammettere che le cose vanno a gonfie vele.

C'è una complicità magica tra noi, ridiamo, scherziamo, ci sosteniamo, andiamo d'amore e d'accordo. Ehi, non crediate che non capitano quei momenti in cui ci urliamo contro, ma non passa molto tempo prima che facciamo pace.

Il nostro rapporto è ancora più intenso di prima. Credo che la distanza in questi mesi ci abbia reso ancora più consapevoli di quanto abbiamo bisogno l'uno dell'altra.

Vado in bagno e faccio tutto velocemente, per poi tornare dal mio ragazzo.

Credo non scherzasse quando diceva che sarebbe venuto a cercarmi in bagno.
Adoro questo suo lato possessivo e geloso, mi fa sentire amata, desiderata.

Torno nei divanetti del bar e mi siedo accanto a Federico, così lui mi lancia un'occhiataccia.

-E ora che c'è?- non mi sembra di aver fatto nulla di male -Ci ho messo troppo?-.

Trattengo una risata e lui scuote la testa.

-No- mette su un broncio -tu prima non eri seduta là, ma nelle mie gambe-.

Mi mordo il labbro inferiore leggermente e lui mette la sua mano sopra la mia gamba.

-Ma quanto ti amo, Federico?- gli stampo un piccolo bacio sulle sue morbide labbra -Adoro quando metti il broncio, sei adorabile-.

Sentiamo qualcuno fingere di schiarirsi la gola e ci allontaniamo di scatto.

Sento il sangue affluirmi alle guance e, nello stesso momento, incrocio gli occhi verde acqua del mio migliore amico.

Cerco di riprendermi e sorrido, per poi spostare lo sguardo sulla figura al suo fianco.

Stamattina, verso le quattordici, dopo che siamo usciti da scuola, Benjamin ha chiamato al cellulare del mio ragazzo, dicendo che doveva parlarci di una cosa importante e che ci dava appuntamento in questo bar alle 17.

Mi ero fatta una mezza idea su cosa dovesse dirci ed ora, vedendo la sua mano stretta in quella di una ragazza, capisco che le mie supposizioni erano esatte.

Mi alzo dal divanetto e Federico mi segue a ruota.

-Ciao piccioncini- esordisce il moro -mi dispiace aver interrotto il vostro momento sdolcinato, ma devo presentarvi una persona-.

Federico ridacchia e io lo incenerisco con uno sguardo, visto che sa che sono terribilmente imbarazzata in questo momento.

-Allora- continua Benjamin, con un bellissimo sorriso stampato sul volto - lei è Claudia-.

La ragazza mora mi porge la mano, rivolgendomi un sorriso cordiale.

-Tu dovresti essere, Kristen- ha una voce dolcissima -Benjamin mi ha parlato tantissimo di te, e benissimo aggiungerei-.

Sposto lo sguardo sul moro e gli sorrido, mentre lui mi fa l'occhiolino.

Claudia lascia la mia mano e si presenta a Federico.

Dopo di che ci accomodiamo tutti quanti e io mi perdo un attimo a osservare Benjamin. Lo sguardo del mio migliore amico è rivolto verso Claudia, la sta guardando con uno strano luccichio negli occhi, non vorrei sbagliarmi, ma io credo sia innamorato.

-Da quanto vi conoscete?- butto lì, incuriosita, cercando di capire se sono riuscita a leggere in modo corretto il sentimento di Ben.

-Stiamo insieme da maggio- mi spiega la moretta -cioè, ci siamo conosciuti a maggio e poi... Beh, poco dopo ci siamo messi insieme-.

Sgrano gli occhi incredula, davanti alle sue parole. Da maggio? Siamo a metà ottobre, com'è possibile che non mi sono mai resa conto di niente per tutto questo tempo?

-Mi dispiace...- sbotto, guardando Benji - in questi mesi ti ho reso la vita complicata, mi sei stato accanto e non ho mai pensato che avessi bisogno di tempo per te! Sono stata una grande egoista-.

Federico stringe leggermente la mia mano, e mi basta solo questo per capire che anche lui si sente in colpa per non essersi preoccupato per come stesse il suo amico, per cosa stesse facendo nella sua vita.

-No- mi giro verso Claudia, sentendola intervenire -non scherzare, Ben mi ha raccontato tutto, spero non ti dispiaccia. So come sono andate le cose e capisco che avevi bisogno di qualcuno al tuo fianco, va bene così -.

Rimango leggermente interdetta, poi mi riprendo e le sorrido, in segno di ringraziamento.

Adesso capisco perché Benjamin sembra esserne cotto, già da come si è presentata mi sembra una bravissima ragazza.

Spero sia davvero così, voglio il meglio per lui.

*

Entriamo dentro casa e, immediatamente, sento le labbra del biondino posarsi sopra il mio collo, lasciandomi così un piccolo bacio.

-È andata bene- sussurra - conosco Ben da tempo, quella ragazza gli piace un botto, ne sono certo-.

Mi giro verso di lui e aggancio il suo sguardo, per poi annuire. Sono perfettamente d'accordo con le sue parole.

-Lo credo anche io, biondino.- accarezzo i suoi capelli -Sono felice che abbia superato la rottura con Rosalie, e che anche lei si sia rifatta una vita con Elia-.

Dopo che Benjamin l'ha tradita, credevo che avrebbe tardato prima di fidarsi nuovamente di un ragazzo, invece Elia, con la sua forza, è entrato nella sua vita stravolgendola.

Sono felice che, finalmente, anche i miei amici stiano bene.

Voglio il meglio per loro, visto tutto quello che hanno fatto per me.

Rosalie mi è stata accanto per tantissimi anni, sostenendomi quando a casa mia subivo la furia di un uomo senza pietà, quando non ricevevo amore da parte di mia madre... Mi è stata accanto sempre e, ancora oggi, continua a farlo.

Benjamin ed Elia, seppure sono entrati nella mia vita molto tempo dopo Rose, si sono rivelati gli amici perfetti, quelli pronti sempre a sostenerti, ad ascoltarti, ad aiutarti. Sono gli amici che tutti vorrebbero e sognano.

Federico appoggia le sue labbra sulle mie, così torno sul pianeta Terra.

-Sei sempre più bella- le sue dita accarezzano delicatamente i miei lineamenti e io chiudo gli occhi, sorridendo.

Eh Federico, beh, lui è tutta la mia vita. È il tassello che mi tiene in piedi, che mi fa sorridere, e ciò che mi aiuta ad andare avanti, nonostante i problemi della vita.

Lui è il mio ossigeno.

*

-Oddio e se precipitiamo?- stringo la mano di Federico maggiormente -Non voglio morire così-.

Il mio ragazzo scoppia a ridere e io gli lancio un'occhiataccia. Trova divertente che io abbia paura di volare? Insomma, per me è la prima volta che salgo sull'aereo.

-Amore- mi accarezza dolcemente il viso, cercando di non ridere -non succederà nulla, arriveremo vivi e vegeti ad Amsterdam-.

Lo guardo con circospezione e lui mi sorride, cercando di tranquillizzarmi.

Abbiamo sognato questo viaggio insieme, per tanto tempo, non posso farmi rovinare il momento dalle mie stupide paranoie, dai miei stupidi attacchi di panico.

Ci allacciamo le cinture di sicurezza, sotto ordine del comandante, e poi torno a guardare il mio ragazzo.

-Federico, dammi un bacio- sorrido dolcemente - sarà tutto meno difficile-.

Lui alza gli occhi al cielo, ridacchiando, poi appoggia le labbra sulle mie, regalandomi un bacio da togliere il fiato.

In un attimo tutto intorno a noi scompare, esistiamo solo io e lui.

Se ho lui, non ho nemmeno paura di volare.

Lui è la cura per combattere tutti i miei danni.

Nota: ehilà. Eccomi qua, scrivo questo capitolo nelle ultime ore da diciannovenne, eh già, a mezzanotte diventerò vecchia😂😂 ok, basta con ste fesserie! Cosa mi dite di questo penultimo capitolo? Aspetto i commenti! Ci si vede nel prossimo, che sarà l'ultimo. A presto💖
Ps. Questo che ho scritto non mi piace granché

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