Capitolo 120. Pace.🐞
È da venti minuti che siamo in macchina, oggi il traffico è intenso, e io non so nemmeno dove siamo diretti.
-Mi spieghi dove stiamo andando?- mi giro verso il biondino -Perchè questa strada non l'ho mai presa-.
Forse è strano dire di non essere mai stata in una delle strade della propria città, ma non dimentichiamoci che prima di Federico non potevo uscire di casa come mi andava, visto i problemi che c'erano nella mia famiglia.
-Stiamo andando in palestra- sorride dolcemente - ora però smettila di farmi domande, non ti dirò altro!-.
Sbuffo e gli lancio un'occhiataccia, io non posso stare zitta. La mia curiosità diventa sempre più grande, non sono una tipa molto paziente.
-Amore mio- gli accarezzo la mano che sta sopra al cambio -mi dici che dobbiamo fare?-.
Ridacchia e scuote la testa in segno di negazione, facendomi così sbuffare, ancora.
-Non ti dirò nulla, piccola Kristen.- mi fa l'occhiolino -Dovrai attendere, non cercare di adularmi-.
Torna a concentrarsi completamente sulla strada e annuisco, arresa. Tanto non mi dirà nulla, non riuscirò a fargli dire nessun'altra parola.
Mi perdo ad osservarlo e sorrido, inconsciamente. È il ragazzo più bello che io abbia mai visto.
Non potrei mai stancarmi di lui, della sua bellezza, del suo sorriso pulito, dei suoi occhi limpidi, del suo profumo, dei suoi capelli, del suo modo di fare, di parlare, di ridere, di gesticolare.
Lui è quel qualcosa che ti fa sentire completa, che ti fa sentire come se avessi tutto. Se ho lui al mio fianco, non ho più bisogno di nient'altro. Le cose materiali non hanno nessun valore in confronto alla sua presenza.
Non potevo desiderare di meglio, è perfino più perfetto di come lo immaginavo nei miei sogni.
*
-Forza- apre la portiera -scendiamo-.
Annuisco confusa, cercando di capire perché siamo qui, poi faccio come mi ha detto.
Il biondino mi prende per mano e mi lancia uno sguardo curioso, esaminando così la mia espressione, poi entriamo dentro la palestra.
Sono sempre più confusa, non sono mai stata qui, e non me ho nemmeno mai sentito parlare.
-Fede- sussurro -ora mi spieghi perché siamo qui? Sono molto confusa-.
Lui si limita a sorridere e, prima che possa rispondermi, appare davanti a noi Elia.
Sgrano gli occhi e stringo più forte la mano di Federico. Non credo che questa sia una coincidenza, proprio per nulla.
-Oh siete arrivati!- esclama il moro sorpreso -Pensavo ci avessi ripensato-.
-Ti stavo per avvisare- gli risponde il biondo, con calma - c'era molto traffico per strada-.
Il mio amico annuisce e poi il silenzio cala su di noi, un silenzio alquanto imbarazzante, se proprio dobbiamo dirlo.
Da quando in qua Elia e Federico si sentono? In modo così pacifico poi, non hanno fatto altro che litigare da quando si conoscono. In più mi era parso abbastanza chiaro il fatto che Elia non volesse più avere nulla a che fare con lui.
-Kristen, quando ieri ti ho visto così triste per aver litigato con Rosalie, ho contattato Elia- mi giro immediatamente verso il biondino, sentendolo parlare - e gli ho spiegato tutta la situazione, sia a lui che a Rosalie, devo ammettere che all'inizio mi hanno reso la missione leggermente difficile- ridacchia leggermente, poi continua dicendo -ma poi hanno accettato di parlarti, perché erano dispiaciuti al pensiero che stessi male per loro.-.
Annuisco debolmente, leggermente confusa dal suo gesto. Non mi aspettavo una cosa del genere, questo ragazzo non finisce mai di stupirmi.
-Per ciò c'è anche Rosalie?- chiedo debolmente, con il cuore che va veloce.
Non potrei stare bene al pensiero di perdere i miei amici, sono troppo importanti per me.
Mi hanno dato così tanta forza in questi mesi passati, non posso dimenticare e non voglio, soprattutto.
Il moro annuisce, davanti alla mia domanda, e ci fa gesto di seguirlo, con la mano.
Attraversiamo la palestra e ci fa entrare nell'ufficio, immagino che questo posto sia uno dei tanti possedimenti di Elia.
I miei occhi si scontrano immediatamente con quelli cangianti di Rosalie che, appena mi vede, mi corre incontro e mi stringe in un abbraccio.
-Mi dispiace Kristen- mi stringe con maggior forza - non volevo ferirti, volevo solo cercare di proteggerti. Ti voglio tanto bene-.
Sorrido, mentre una piccola lacrima mi bagna la guancia, e annuisco comprensiva.
-Lo so, Rose.- le accarezzo i capelli -È tutto ok, ti voglio bene anche io-.
Sciogliamo l'abbraccio e mi giro verso Elia, cercando di capire cosa fare. È, o almeno era, lui quello più arrabbiato.
-Cosa aspetti?- mi chiede sorridendo debolmente -Non vieni ad abbracciare il tuo fratellone?-.
Sorrido dolcemente, scuotendo la testa, poi corro da lui.
-Scusami, mi sono comportato da stronzo- mi lascia un bacio sui capelli - ma in questi mesi avrai ben capito come sono fatto, sei come una sorellina per me, volevo proteggerti.-.
Sciogliamo l'abbraccio e annuisco, per poi lasciargli un bacio sulla guancia.
Mi giro verso Fede e gli rivolgo un sorriso di ringraziamento, a cui lui risponde con un occhiolino.
-Scusate- mi schiarisco la gola -sono molto felice di aver risolto con voi, però ora avrei bisogno di andare al bagno-.
Scoppiano tutti a ridere, poi Elia mi spiega la strada, così vado.
Sono veramente felice di quello che Federico ha organizzato, è stato veramente un gesto altruista. Immagino che per lui non sia stato nemmeno semplice, visto che Elia ce l'aveva su con lui in una maniera unica.
Entro nel bagno e velocemente sbrigo i miei bisogni fisiologici, per poi lavarmi le mani.
Sento la porta aprirsi e vedo un ragazzo alto e muscoloso entrare.
Non avevo fatto caso al fatto che fossero bagni condivisi.
Faccio per andarmene, ma il tipo mi tiene.
-Ehi bella- mi esamina dalla testa ai piedi - che ci fa una bellissima ragazza come te qui, vestita in modo non sportivo? Sai di solito qua si viene per fare ginnastica-.
Mi divincolo dalla sua presa e mi allontano, ma lui si avvicina nuovamente.
-Sono qua con il mio ragazzo- alzo gli occhi al cielo - ora se non ti dispiace vorrei tornare da lui-.
Sorride sbilenco e scuote la testa in segno di negazione, per poi fermarmi nuovamente.
-Mi piacerebbe uscire con te una di quelle sere- sorride, cercando di essere attraente, ma in realtà sta solo risultando irritante ai miei occhi.
La porta si apre nuovamente e Federico fa il suo ingresso, facendomi sorridere spontaneamente.
-Io leverei quelle mani dalla mia ragazza- ringhia il biondino - immediatamente, aggiungerei, se non ti vuoi ritrovare senza mani-.
Il ragazzo si allontana da me, come se si fosse scottato, e lancia uno sguardo malefico al mio fidanzato.
-Non mi fai paura- biascica - vado via solo perché non ne vale la pena a mettersi contro un pivellino-.
Federico sussulta davanti alle parole di quello e stringe forte i pugni, facendomi allarmare immediatamente.
Sfuriata in arrivo.
-Io dico che devi andartene perché questo pivellino ti potrebbe spaccare quella faccia di merda che ti ritrovi- mi metto davanti a lui, cercando di calmarlo, ma continua ad urlare - ti farò pentire anche solo di esserti azzardato a guardare la mia ragazza, pezzo di merda.-.
Il ragazzo ci guarda male e va via, senza aggiungere altro, sbattendo la porta del bagno.
Federico si gira immediatamente verso di me e mi poggia le mani sul viso.
-Kristen stai bene?- mi scruta attentamente -Ti ha fatto del male?-.
Sorrido davanti al suo tono preoccupato e scuoto la testa in segno di negazione.
-Sto bene amore mio- gli accarezzo i capelli - stai tranquillo-.
-Menomale che l'ho visto entrare e l'ho seguito - serra la mascella con rabbia - altrimenti...-, appoggio le mie labbra sulle sue, interrompendo il suo discorso.
Lui sorride immediatamente e ricambia il mio bacio, che prende immediatamente una piega più passionale.
Mi fa appoggiare alla porta con la schiena e stringe forti i miei fianchi, attirandomi maggiormente a lui.
In un attimo tutto intorno scompare, in un attimo esistiamo solo io, lui e le mille emozioni provate.
Ci allontaniamo senza fiato e sorrido, accarezzandogli le labbra arrossate.
-Ti amo, Federico.- osservo i suoi occhi, attentamente -Ti ringrazio per avermi fatto risolvere con i miei amici, sei un ragazzo speciale-.
-Ti amo anche io, amore- mi lascia un piccolo bacio in fronte - voglio solo vederti felice, perché solo così sono felice anche io-.
Non potrei desiderare di meglio.
Lui è il mio angelo, il mio salvatore.
Nota: ecco qua! Finalmente sono riuscita ad aggiornare, attendo i vostri commenti, in attesa del prossimo capitolo, che credo sarà il penultimo.. comunque sia, attendo i vostri pareri. Al prossimo❣❣
Ps. Passate a leggere le storie su Draco Malfoy che ha scritto blacks01 , non ve ne pentirete.
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