Capitolo 114. Decisione.🐞
Arrivo davanti a scuola e Rosalie, notandomi immediatamente, mi viene incontro.
Capisco dalla sua espressione che è arrabbiata e credo di sapere anche il perché.
Dopo che sono andata via da casa di Federico, mi sono rintanata a casa mia a pensare. Non avevo voglia di parlare con nessuno, di spiegare la situazione a nessuno, perciò ho spento il cellulare.
Ero troppo confusa e meravigliata da quello che il biondo mi ha rivelato. Avevo già avuto la mia sgridata giornaliera, da parte di Elia, non avevo le forze di sentire pure Rosalie. Sono sicura che mi avrebbe dato della pazza per essere andata a casa del biondo e per avergli creduto.
Insomma, avevo bisogno di staccare la spina, senza pressioni, senza essere giudicata e/o rimproverata.
-Kristen- il suo tono di voce è adirato, come quello di una mamma che sta per sgridare il proprio figlio - cosa cavolo hai fatto?-.
Mi guardo un po' intorno, cercando le giuste parole per dirle tutto, poi riposo lo sguardo su di lei.
-Federico mi ha detto che mi ama ancora.- dico tutto d'un fiato -Perciò gli ho dato l'opportunità di spiegarmi tutto, perché non stavo capendo come potesse dirmi una cosa così, dopo che mi aveva lasciata dicendomi il contrario-.
Lo sguardo della mia migliore amica, se possibile, diventa ancora più arrabbiato e mi lancia un'occhiata malefica.
-Tu cosa hai fatto?- alza leggermente la voce -Elia mi ha detto che avevi l'intenzione di andarci, ma io non credevo che l'avresti fatto davvero...-.
Perché se la prendono così tanto? Sì, insomma, ho capito che vogliono proteggermi, ma per questo non c'è bisogno mica che mi attacchino e si offendano.
-Mery lo stava minacciando- alzo anche io la voce, spazientita - lui l'ha fatto per proteggermi, capisci? Lo so che è stupido quello che ha fatto, che avrebbe potuto parlarne benissimo con me, ma ciò non toglie che l'ha fatto per me. Sono stata male e sto ancora male, questo non è cambiato... Ma avevo bisogno di capire. Finalmente tutto questo, ora, ha più senso... Mi stavo uccidendo a forza di pensare a cosa avessi sbagliato perché lui avesse smesso di amarmi, finalmente ho capito che non ho fatto nulla... Il nostro amore è finito per colpa di qualcun altro. Tutto questo allevia un po' le mie pene. Pensavo che tu ed Elia avreste capito, invece, evidentemente, mi sbagliavo-.
Rosalie mi guarda a bocca aperta, sconcertata dalle mie parole, e fa per rispondere, ma poi scuote la testa e decide di stare zitta.
Sospiro debolmente e poi mi giro di spalle, capendo che non risponderà.
So che lei ed Elia mi vogliono bene, che mi hanno vista spezzata per tutto questo tempo e che per questo non vogliono che riaccada, ma avrebbero dovuto prima ascoltare ciò che ero venuta a sapere e poi, solo dopo, parlare.
In questo momento avevo bisogno del loro appoggio, ma evidentemente non mi sosterranno, visto che non sono d'accordo con la mia decisione.
Non sono arrabbiata con loro, anche perché mi hanno già aiutata troppo in questi mesi, è solo che pensavo avrebbero capito.
*
Sgranocchio le mie patatine e alzo la testa sentendo qualcuno poggiare una sedia davanti al mio banco.
-Ciao- i suoi occhi celesti scintillano e il mio cuore si stringe - ti dispiace se sto qua?-.
Ci penso su qualche secondo, poi scuoto la testa in segno di negazione, così lui si accomoda.
-Stai così per colpa mia o c'è dell'altro?- chiede fingendosi disinteressato, mentre mi ruba una patatina.
-Non mi va di parlarne.- blocco la conversione sul nascere, perché non mi va di raccontargli dei miei amici.
-Oh- annuisce comprensivo - di cosa vuoi parlare, allora?-.
Innanzitutto vorrei sapere perché ha passato la mattinata in silenzio, cosa che di solito non fa, visto che sta sempre chiacchierando e facendo battute.
Poi vorrei sapere perché è qui e non è andato a fare ricreazione fuori.
-Perchè sei qui?- chiedo di botto -Qui in classe, con me, intendo-.
Scrolla le spalle e si passa la mano sul ciuffo. Mi chiedo se lo stia facendo di proposito, sa quanto questo piccolo gesto mi faccia impazzire.
-Non saprei, Kristen- sorride debolmente - forse perché vorrei riconquistarti!?-.
Il mio cuore accelera e sgrano gli occhi. Non credevo sarebbe stato così diretto, l'ha detto quasi come se fosse una cosa scontata.
-Mmh- mi riprendo e scuoto la testa -non so se sarà possibile...-.
Ho deciso che è bene farlo soffrire un po'. Non riesco a perdonarlo, non ancora.
Non è semplice tornare a fidarsi come prima di una persona che, in un primo momento, era il tuo mondo, il tuo sostegno, e che, dopo, ti ha accoltellata.
-Sono sempre stato bravo nel convincerti, Kristen.- sorride sbilenco, per niente scoraggiato dalle mie parole -Ti riprenderò e tu tornerai ad essere mia.-.
Il mio cuore rallenta e poi accelerare in un modo unico. È da tempo che non lo sentivo parlare così e credevo non l'avrebbe mai più fatto.
Mi alzo in piedi e decido di uscire un attimo in giardino.
Ho bisogno di una bella boccata d'aria fresca.
*
Abbraccio Benjamin e lui mi stringe a sua volta in una stretta calorosa.
Avevo bisogno di lui, è stata una mattinata estenuante. Non ho parlato con Rosalie nemmeno per un secondo e questo mi fa male, mi dispiace tantissimo che ce l'abbia con me. In più Federico ha fatto di tutto per attirare la mia attenzione, ma non gli ho dato corda.
Non sono ancora pronta ad affrontare la realtà in cui sono stata catapultata, inutile.
-Piccola- Benjamin scioglie l'abbraccio, agganciando il mio sguardo - com'è andata la giornata?-.
-Male- alzo gli occhi al cielo e mi lascio scappare uno sbuffo -Rosalie è furiosa con me. Federico vuole tornare con me a tutti i costi, ma io ho bisogno di tempo... Non è semplice tornare a fidarsi di lui. Ci ho messo tempo quando l'ho conosciuto e ora è tornato tutto come allora, anzi forse è anche peggio. Ho paura che possa farmi nuovamente male-.
Lui annuisce comprensivo e mi prende per mano, conducendomi alla sua macchina.
-Gli parlerò, gli farò capire come ti senti.- mi sorride debolmente -È normale che ti serva tempo, capirà-.
Annuisco piano piano e sospiro.
Spero che sia così. Ho la testa confusa, come non l'ho mai avuta.
*
Piego la coperta e la appoggio sopra il divano, appena sento il campanello suonare.
Benjamin è andato via circa mezz'ora fa, mi ha tenuto compagnia tutto il giorno. Abbiamo guardato Netflix, commentato ogni cosa riguardante Riverdale e abbiamo mangiato schifezze a non finire.
Mi sono distratta in una maniera unica e sarò per sempre grata a Ben di tutto questo. Potrei chiamarlo persino a notte fonda, sono sicura che correrebbe ad aiutarmi e questo è molto importante per me.
Apro la porta e rimango sbalordita nel vedere Federico davanti a me.
-Ehi- sorride debolmente - mi fai entrare?-.
Mi mordo il labbro inferiore nervosamente e scuoto la testa, cercando di riprendermi.
-Beh...- non so se sia un bene - io... Boh-.
Sorride ancora, davanti alla mia confusione e sospira.
-Avanti, ho bevuto, non mi va di guidare fino a casa.- cerca di farmi ragionare -Vorrei dormire qua, solo per stanotte. Ti giuro che non ti darò nessun fastidio. Non ho secondi fini-.
I suoi scrutano attenti i miei e so per certo che lo sta facendo per convincermi.
Non so se sia un bene lasciarlo dormire qua. È ancora troppo presto. La ferita è ancora aperta.
Però, è anche vero che non posso lasciarlo guidare fino a casa sua se ha bevuto. Se gli succedesse qualcosa non me lo perdonerei mai.
-Va bene- mi sposto dalla porta, per farlo passare - entra pure-.
Fingo di non vedere il meraviglioso sorriso che gli si dipinge sulle labbra mentre entra.
Spero di non pentirmi di questa decisione.
Nota: ecco a voi un nuovo capitolo. Dopo il meraviglioso video di Buona Fortuna ci stava un mio aggiornamento, che dite? Hahaha, ora vi lascio! Spero che sia di vostro gradimento, aspetto i vostri commenti. A presto❤
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