CAPITOLO 63


LORENZO

Alzo gli occhi da terra e osservo l'altare pieno di fiori bianchi e i parenti e gli amici vestiti a festa. Questo non è un sogno, mi sposo per davvero con la donna della mia vita. La mia piccola e dolce micetta diventerà mia moglie.

- Mamma mia, quanto sono nervoso- ripeto per la centesima volta a Teo e Filo. Mi alzo dalla sedia e inizio a camminare avanti e indietro.

- Lorenzo fermati- sbuffa Teo.

- E se lei non venisse?- dico. Non posso neppure immaginare una cosa del genere, sarebbe terribile.

- Calmati! Mia sorella stamattina si è svegliata all'alba. Non vede l'ora di diventare tua moglie- dice Filo. Mi risiedo sulla sedia e inizio a picchettare il piede sul pavimento della chiesa.

- Che ore sono?- chiedo.

- Manca ancora un quarto d'ora- sbuffa Teo

- Ma perché pensi che lei non venga?- chiede Filo.

- Perché lei è la ragazza più fantastica che esista e non posso credere che voglia stare con me tutta la vita. Lei è speciale, dolce, divertente e bellissima.

- Ciao ragazzi- dice una ragazza con un bimbo in braccio. All'inizio non la riconosco, ma poi mi ricordo di lei.

- Ciao Cla!- dice Filo abbracciando la cugina. Il bambino fa un sorrisone e Filippo lo prende in braccio.

- Lei è mia cugina Clara e questo è suo figlio Jacopo

- Ci siamo già conosciuti- dico.

- Già, però non era un bel momento- sospira lei.

- Comunque io sono Matteo- dice il mio migliore amico porgendole la mano.

MARGHERITA

- Andiamo?- chiedo a Francesca.

- Per la milionesima volta, no.

- Ma perché?- protesto.

- È troppo presto. La sposa deve arrivare in ritardo- spiega lei.

- Si, ma io sono agitata- protesto.

- Dai Francesca, andiamo- dice mio cugino Simone.

- Ancora dieci minuti

- E va bene- sbuffo.

LORENZO

Finalmente, eccola arrivare. Resto senza parole, è davvero bellissima nel suo abito bianco, una vera principessa. Cammina lungo la navata della chiesa e mi guarda facendomi uno dei suoi sorrisi bellissimi. Tutti i miei timori spariscono, assieme a tutti gli invitati, ora ci siamo solo noi due. Mi ha raggiunto, le prendo le mani e resisto alla tentazione di baciarla lì davanti a tutti. Le sorrido e assieme percorriamo l'ultimo metro che ci separara dall'altare.

MARGHERITA

Le parole del prete mi arrivano come echi lontani, non riesco a seguire quello che sta dicendo. Non posso a fare a meno di pensare che fra pochi minuti diventerò la moglie del ragazzo che amo più della mia stessa vita, la mia dolce metà. Lo guardo e lui mi sorride felice. Sento gli occhi umidi. Lui mi stringe la mano e io cerco di concentrarmi sulle parole del prete.

-Lorenzo e Margherita siete venuti a contrarre matrimonio, senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli del significato della vostra decisione?

-Sì- diciamo io e Lore contemporaneamente.

-Siete disposti nella nuova via del matrimonio ad amarvi e onorarvi l'un l'altro per tutta la vita?

-Sì- ripetiamo con convinzione.

-Siete disposti ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarvi e a educarli secondo la legge di Cristo e della sua Chiesa?

-Sì- ripetiamo per la terza volta. Guardo Lore e gli sorrido. Non abbiamo mai pensato di avere figli, ma sarebbe bello.

-Se dunque è vostra intenzione di unirvi in matrimonio, datevi la mano destra ed esprimete davanti a Dio e alla sua Chiesa il vostro consenso.

Lore mi stringe più forte la mano e la alza per mostrarla a tutti. Sento le lacrime che si stanno facendo strada e cercano di liberarsi dai miei occhi.

-Io, Lorenzo, accolgo te Margherita, come mia sposa.

Ormai non riesco più a trattenermi e do libero sfogo alle mie lacrime,

-Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.- continua Lore. Mi sorride e mi asciuga le lacrime con una carezza. Ora tocca a me parlare.

-Io, Margherita, accolgo te Lorenzo, come mio sposo. Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita- dico con voce tremante.

Il prete ci guarda sorridendo e poi dice-Il Signore onnipotente e misericordioso confermi il consenso che avete manifestato davanti alla Chiesa e si degni di ricolmarvi della sua benedizione. L'uomo non osi separare, ciò che Dio unisce.

- Amen- dicono tutti.

-Il Signore benedica questi anelli che vi donate scambievolmente in segno di amore e di fedeltà. Per Cristo nostro Signore.

-Amen

Lore prende un anello e dice- Margherita, ricevi questo anello, segno del mio amore e della mia fedeltà. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Mi mette l'anello al dito e poi prendo l'altro anello e ripeto le parole di rito.

Resto concentrata per il resto della cerimonia, finché finalmente il prete dice- Vi dichiaro marito e moglie. Lorenzo, puoi baciare la sposa

Mi giro verso mio marito e appoggio le mie mani sulle sue guancie. Si avvicina a me e mi bacia in mezzo agli applausi di parenti ed amici. Finalmente Lore é mio marito.

- Ti amo- sussurro quando smettiamo di baciarci.

- Anche io amore- mi risponde lui. Questo è il più bel giorno della mia vita

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