CAPITOLO 1

MARGHERITA

Appena arrivo nel bar vado direttamente nella stanza in cui si cambia il personale e indosso la solita gonna nera, stretta e molto corta e la camicetta bianca, anche questa stretta e piuttosto scollata. Non mi piace mettere così in mostra il mio corpo, ma sono costretta. Lavoro in un bar la sera e il nostro capo vuole che le cameriere siano sexy per attirare clienti. Siamo quattro ragazze io, Francesca, Briony e Mara e un ragazzo Andrea. Francesca è la mia migliore amica, è una ragazza bellissima con lunghi capelli color rame e due occhioni vivaci. Briony è inglese prima di trasferirsi a Milano abitava a Londra, mi piace un sacco il suo accento. È in Italia da quasi un anno, ma fa ancora un po' di fatica a parlare la nostra lingua. Mara ha dei bellissimi capelli neri a caschetto, è molto simpatica. Poi c'è Andrea, siamo molto amici, ha i capelli corti e biondi ed è abbastanza carino.

Ho solo 22 anni, ma voglio essere indipendente. Non mi piace questo lavoro, ma sono costretta a farlo per poter pagare l'affitto della casa in cui vivo assieme a Francesca. I miei genitori vivono lontani. Tanto per cambiare sono in ritardo, devo sbrigarmi, mi metto in fretta le scarpe ed esco dalla stanza. Si comincia.

Mi guardo attorno alla ricerca di qualcosa da fare. Vedo una coppia entrare mano nella mano nel locale, cosa insolita dato che di solito il locale è frequentato più che altro da gruppi di amici.

- Mi occupo io di loro- dico a Francesca e mi avvicino ai due sfoderando il mio sorriso migliore- Buonasera ragazzi, siete solo voi due o aspettate anche qualcun'altro?

- Siamo solo noi due- risponde la ragazza.

- Perfetto seguitemi-mi incammino verso un tavolo libero.

- Prego, accomodatevi- appoggio l'elenco dei drink sul tavolo e mi allontano per lasciare loro il tempo di scegliere.

- Avete deciso che drink volete ragazzi?- chiedo quando ritorno al loro tavolo

- Due Black russian- dice il ragazzo

- Qualcos'altro?

- No grazie.

Mi allontano di nuovo e vado a preparare i due drink. Quando ho finito metto i bicchieri su un vassoio e li porto ai ragazzi. Il locale stasera è più pieno del solito, c'è molto da fare e tutti siamo impegnati. Noto un gruppetto che aspetta alla cassa, cosí vado da loro per fargli pagare il conto. Erano seduti al tavolo sette. Controllo le loro ordinazioni- Sono 26 euro e cinquanta centesimi.

Nonostante il gran numero di clienti la serata è tranquilla fino all'arrivo di un gruppetto di tipi poco affidabili. Di solito quelli come loro li serve Andrea perché allungano troppo le mani noi ragazze. Mi guardo attorno, ma lui non c'è.

-Dov'è Andrea?- chiedo a Mara che sta passando in fianco a me con un vassoio in mano.

-Non sta bene, ha mal di testa è di la che sta riposando un attimo- risponde lei continuando a camminare.

Non posso lasciarli lì ad aspettare, devo occuparmi io di loro. Sorridendo mi avvicino a loro cercando di nascondere il mio nervoso.- Buonasera, in quanti siete?

- Siamo in cinque splendore- dice uno di loro. Ignoro il suo commento e mi incammino accompagnandoli ad un tavolo. Sembra che siano già ubriachi, probabilmente sono stati anche in qualche altro locale prima di venire qui. Lascio l'elenco dei drink sul tavolo e mi allontano velocemente sentendo i loro sguardi incollati addosso. Vado a controllare come sta Andrea.

- Andre, tutto bene?

- Non molto, ho un mal di testa terribile. Di là con il caos mi fa ancora più male. Sto qui ancora un po' sperando che mi passi.

- Stai tranquillo, di là ce la caviamo anche senza di te. Riposati finché non ti passa. Torno di là che ci sono dei clienti che mi aspettano

- Marghe, se avete bisogno venite a chiamarmi.

- Certo, non ti preoccupare

Torno nel salone per andare dai miei poco graditi clienti. Avrei preferito lasciare il compito ad Andrea, ma non mi sembrava il caso dato che non sta bene. - Bene ragazzi, cosa volete?- chiedo prendendo la penna e il blocchetto per le ordinazioni.

- Siediti qui con noi due minuti bambolina- uno di loro mi prende una mano e mi fa un po' di posto sulla panca.

- No, non posso- dico togliendo in fretta la mia mano dalla sua.

- Dai, non farti pregare, resta qui con noi a chiacchierare un po'.

- No, sto lavorando- dico con la voce leggermente tremante.

- Prenditi una pausa- suggerisce un ragazzo biondo alzandosi.

- Ha ragione, dai resta qui- insiste un altro. Sussulto perché sento qualcuno che mi abbraccia da dietro e mi stringe fianchi. Mi giro, è il biondino.

- Lasciami- protesto.

- Sei bellissima con questa gonna, peccato che non sia un po' più corta- mi sussurra lui ignorandomi.

- Ho detto di lasciarmi.

- Perché dovrei? Sei una così bella ragazza e hai un corpo favoloso- dice lui. Sento una delle sue mani scivolarmi sul sedere.

- Ti prego lasciami andare- dico disperata.

- Neanche per sogno.

- Hey! Come ti permetti?- dice una voce maschile che non avevo mai sentito prima. Mi volto e noto che un ragazzo si è avvicinato a noi.

- Che vuoi tu?- replica il biondo senza lasciarmi andare.

- Non hai sentito cosa ti ha detto?

- Ora lo caccio così possiamo continuare a parlare- mi bisbiglia il biondo in un orecchio.

LORENZO

Sono seduto al tavolo del pub ad aspettare i miei amici quando mi accorgo di un gruppo di ragazzi che continua a dare fastidio a una delle cameriere. Mi guardo attorno, sperando che qualcuno intervenga, ma non c'è nessuno che la possa aiutare. Se c'é una cosa che non sopporto sono gli uomini che non portano rispetto alle donne. Quando il biondino le mette le mani addosso non ce la faccio più: mi alzo e vado verso di loro- Hey! Come ti permetti?

- Che vuoi?- dice il biondo senza lasciarla andare.

- Non hai sentito cosa ti ha detto?- ripeto accorciando le distanze fra me e loro.

Lui le bisbiglia qualcosa all'orecchio e lei fa una faccia strana.

- Lasciala andare. Subito- ripeto.

- Sto tremando di paura- ride lui.

Vorrei tirargli un cazzotto, ma non posso far scoppiare una rissa. Me la cavo piuttosto bene a usare le mani, ma non sono stupido: loro sono in cinque e io sono da solo.

- Prima che arrivassi tu noi qui ci stavamo divertendo- dice il biondo lasciando andare la ragazza. Lei ne approfitta e si allontana. Perfetto, Lorenzo il cattivo ragazzo aiuta un poverina in difficoltà e quella per ringraziarlo lo lascia nella merda. Questa è la prima e ultima buona azione che faccio.

- Non vale la pena parlare con te!- commento.

- Cosa stai dicendo?

- Non riesco neppure a farti capire che devi portare rispetto alle donne.

Devo trovare un modo per uscire da questa situazione. Non dobbiamo assolutamente venire alle mani. Sto ancora pensando ad una soluzione quando vedo la ragazza che ho salvato poco fa venire dalla mia parte seguita da un altro ragazzo.

- C'è qualche problema qui?- dice lui. Non mi ha lasciato da solo, è andata a cercare aiuto.

- Nessuno- il biondo sorride in modo innocente.

- A me sembra di si, dovete lasciare il locale- dice il ragazzo rivolto al biondo e ai suoi amici.

- Non hai nessun diritto di buttarci fuori- protesta uno di loro.

- Se non uscite da qui entro tre minuti chiamo la polizia- li minaccia il ragazzo.

- E cosa racconti?- ride un'altro

- Che avete messo le mani addosso a Margherita.

- E loro dovrebbero crederti sulla parola?- dice il biondo con aria di sfida.

- No, mostro loro il video che hanno girato le telecamere di sicurezza- risponde il ragazzo. I cinque si lanciano un'occhiata preoccupata e decidono di andarsene senza aggiungere una parola. L'alcool non deve avergli danneggiato del tutto quei tre neuroni che hanno in testa.

- Grazie mille- mi dice la ragazza sorridendo.

- Non potevo restare a guardare.

- Io sono Margherita e lui è Andrea.

- Lorenzo- borbotto.

Non mi piace fare la parte del bravo ragazzo, voglio andarmene il più presto possibile-Scusate, ma devo andare.

Esco dal locale senza neppure pagare il conto. Il mio drink gratis è il minimo che mi devono per quello che ho fatto. Stavo aspettando i miei amici, ma ora voglio tornare a casa, mi inventeró una scusa per non essere uscito con loro.

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