Capitolo 38

In che modo dovrei interpretare quelle parole? Mi odia, me l'ha detto tante volte, ma... odia l'effetto che gli faccio? Non ho il coraggio di chiedergli qual è. Ritorna a fissarmi e pian piano si avvicina alle mie labbra, intenzionato a baciarle, glielo leggo negli occhi.

«Emy, sei di sopra?» urla Adam dalle scale, interrompendoci. Mark si allontana immediatamente da me e va a chiudersi in camera sua, sbattendo la porta. Respiro in modo affannoso e irregolare, porto una mano sul petto e cerco di calmarmi. Vado verso le scale e vedo Adam, stava salendo su. «Ah, sei qui.», «Continuiamo a mangiare?»

Annuisco e insieme ci dirigiamo in cucina.

Mark non è più venuto ad interromperci. Credevo che scendesse per mangiare, anche perché è avanzato molto cibo. L'hai fatto apposta, hai messo in pentola più maccheroni perché ti sei preoccupata per lui. No, non è affatto così, non so regolarmi con le dosi, come ho già ribadito, tutto qui. Certo, come no, a chi vuoi darla a bere. Fa silenzio, non invadere la mia tranquillità. Ora siamo seduti sul divano in soggiorno, guardiamo un film che ha scelto lui, intitolato Edge of tomorrow – Senza domani, con Tom Cruise. Lo trovo di una noia mortale. Certo, Tom Cruise mi piace, ma il film in sé lascia un pochino a desiderare, sarà che non mi piacciono i film di questo genere. Adam è così attento, così immerso nel film, questo mi fa dedurre che gli piacciono questi generi d'azione/fantascienza. Non so cosa fare, mi sto annoiando a morte, forse se me ne vado in cucina non se ne renderà conto? Mi alzo dal divano e lui mi guarda con aria interrogativa, come a voler dire, dove vai?

«Non ti piace il film, vero?»

Beccata!

«Sì, sì, mi piace, solo che devo fare una cosa in cucina.» mento.

«Non mentire, se non ti piace ne guardiamo un altro, nessun problema.»

«Non ti preoccupare, guarda pure il film, io vado a sistemare delle cose in cucina.»

«Sei sicura?»

«Sì.»

Mi sorride molto dolcemente e continua a guardare quel film orribile. Mi dirigo in cucina e mi siedo a tavola. Afferro il mio cellulare, apro la sezione dei messaggi e comincio a scrivere la risposta per la mia amica.

Messaggio a Tiffany: Ehi, Tiff, non fa niente, vorrei solo capire chi era quella ragazza... la conoscevi già?

Messaggio da Tiffany: È una stronza! Sì, la conoscevo già...

Messaggio a Tiffany: Puoi passare da me anche ora, se vuoi.

Sono troppo curiosa, voglio saperne di più. Rimanderò il discorso con Adam a più tardi. A dire il vero, non so in che modo liquidarlo.

Messaggio da Tiffany: Sì, okay, così non starò a casa ad annoiarmi.

Messaggio a Tiffany: Anche io mi sto annoiando a morte, Adam ha messo un film davvero noioso.

Messaggio da Tiffany: Aspetta... C'è Adam con te?

Messaggio a Tiffany: Sì, ma è come se non ci fosse.

Messaggio da Tiffany: Come mai è lì? Ti ha fatto qualcosa?

Mi acciglio mentre leggo quelle domande. Cosa sta dicendo, perché Adam dovrebbe farmi qualcosa?

Messaggio a Tiffany: Perché mi fai queste domande, che succede?

Messaggio da Tiffany: Niente, niente. Volevo solo sapere. Ci vediamo tra poco.

Tiffany ultimamente si comporta in modo strano, come se stesse nascondendo qualcosa e non dev'essere nulla di buono. Scuoto la testa per scacciare questi brutti pensieri. Devo smetterla di tormentarmi, non posso continuare a farlo.

«Cosa stai facendo?»

«Oh mio Dio!» esclamo spaventata.

Mi volto e vedo Adam poggiato allo stipite della porta.

«Eri con la testa tra le nuvole?» mi chiede, con sguardo indagatore.

Cosa vuole che gli risponda? Sembra alquanto scocciato, come se si aspettasse delle spiegazioni da parte mia.

«Io...» non so cosa dire.

«Lascia stare. Vieni con me a guardare il film?»

Oh, no, ancora quel film.

«No, non mi va.» rispondo secca.

Piuttosto, dovrei parlargli urgentemente, invece continuo a perdere tempo. Mi fa un mezzo sorriso e si avvicina a me. Mi alzo prontamente dalla sedia, a disagio.

«L'avevo capito che non ti piaceva.»

Mi afferra per i fianchi e mi bacia sulla guancia, continuando fino al collo.

«Adam...» gli poggio le mani sul petto, cercando di togliermelo di dosso. Continua a baciarmi, facendo scivolare le mani sul mio sedere. «Adam, per favore.»

Cacchio, non vuole mollarmi. Mi tira più vicino a sé e riesco a sentire qualcosa premere contro le mie parti intime. Oddio, ha un'erezione? Il mio imbarazzo aumenta e non voglio che continui.

«Mi fai impazzire, voglio fare l'amore con te.» mi sussurra all'orecchio.

«Io devo...» Proprio in quel preciso istante suonano alla porta.

Io devo parlarti, stavo per dirgli, ma evidentemente non era destino. Grazie al cielo hanno suonato.

«Proprio adesso?» si lamenta.

Faccio spallucce e scappo via da lui. Apro la porta e travolgo la mia amica in un abbraccio, grata che sia arrivata in tempo.

«Ehi, sembra quasi che non ci vediamo da anni.» sghignazza.

«Mi mancavi, tutto qua.» In parte è vero, ma il motivo principale era Adam.

La osservo per un po', ha un livido al lato destro del labbro inferiore, dei graffi sulle braccia e dei segni che sembrano morsi. Quella ragazza le ha lasciato delle brutte ferite.

«Emily Johnson, non guardarmi in questo modo, sto benissimo!»

«Scusa, sembrano dolorose.»

«Solo un po' di fastidio, ma nulla di che.» Ha una forza d'animo invidiabile, riesce a sorridere in ogni situazione, a volte mi piacerebbe avere un po' del suo coraggio. «Tesoro, mi fai entrare, oppure restiamo qui?»

Che stupida, non l'ho invitata ad entrare.

«Certo, scusa.»

Appena varca la soglia, incontra gli occhi di Adam e sembra che entrambi non siano contenti di vedersi.

Lui volta lo sguardo e mi afferra per un braccio. «Devo parlarti.» Perché ha l'aria così seria? «Da soli!» Annuisco e lo seguo in soggiorno. «Cosa ci fa quella qui?»

Lo guardo in modo strano, cos'ha contro Tiffany? Sembravano amici.

«È mia amica.»

«Ma perché è venuta?»

«L'ho invitata. Che problema c'è?»

«Non mi piace!»

Eccone un altro che vuole decidere chi devo frequentare, ne ho abbastanza.

«Eppure, mi sembrava che foste amici, quando uscimmo con lei e tuo cugino.»

«Lo eravamo, ma ora non la voglio tra i piedi.»

Lo guardo male. Non vorrà mica costringermi a cacciarla?

«E quindi?» chiedo, incrociando le braccia al petto.

«Quindi, ora se ne va!» ordina.

«Cosa? E chi lo dice?»

«Io.»

«Tu non decidi nulla, questa è casa mia.»

Mi sto davvero arrabbiando, come si permette?

«Io sono il tuo ragazzo e se ti dico che non mi piace la compagnia di quella ragazza, la mandi via senza fiatare, chiaro?» alza il tono di voce.

Quando è troppo è troppo.

«Non ci penso nemmeno! Vattene se non ti piace la sua compagnia.»

Leggo la delusione nei suoi occhi, ma è anche irritato. Non me ne frega niente, lui non è nessuno per decidere le mie amicizie.

«Bene.» risponde serio, poi mi oltrepassa ed esce dal soggiorno.

Dopo pochi istanti sento la porta d'ingresso sbattere. Se n'è andato. Mi siedo sul divano e fisso il parquet. Perfetto, non gli ho nemmeno parlato. Mi dispiace che sia andata a finire così, ma non avevo scelta. Tiffany entra nel soggiorno e mi guarda con aria interrogativa. Si siede accanto a me e mi poggia una mano sulla spalla.

«Cos'è successo?» mi chiede. Non so perché, ma una lacrima comincia a rigarmi il viso. «Ehi, non piangere.» mi abbraccia.

«Tiff, sono così confusa, ho un terremoto nella testa.»

Scaccia via le lacrime dal mio viso. «Ti va di raccontarmi?»

«Sì.» Ho bisogno di sfogarmi, solo lei può comprendermi e consigliarmi. «Tanto per cominciare, Adam voleva che tu andassi via.»

«Uhm... Perché?» chiede acida.

«Non lo so, ha detto che tu non gli piaci.»

Distoglie lo sguardo, cominciando a fissare il vuoto. A cosa sta pensando?

«Emy, tu non devi dargli retta, okay? Anzi, sta attenta con Adam Lewis, è peggio di suo cugino.»

Perché me l'ha fatto conoscere e ora mi dice questo? E cosa c'entra suo cugino?

«Non capisco...»

«Era la sua ex.» dice con tono basso.

«Di chi stai parlando?» chiedo titubante.

«Lucy, la ragazza di oggi, era l'ex di Danny.»

Ora mi è tutto chiaro, anche il motivo per cui litigava con lei, ma voglio chiederle lo stesso il perché.

«Perché litigavate?»

Abbassa lo sguardo e fa un lungo respiro. «Lucy Gilbert, è stata pure insieme ad Adam, per questo voleva che io me ne andassi, per paura che ti rivelassi la sua storia.»

Non ha risposto alla mia domanda, ma ha detto una cosa alquanto strana. Perché dovrebbero riguardarmi le relazioni passate di Adam? Era prima che ci conoscessimo.

«Tiff, continuo a non capire.»

«Ora ti rivelerò una cosa... io l'ho scoperta da poco... Ti prego, non odiarmi, Emy.»

Mi sta seriamente preoccupando, ho il battito cardiaco accelerato. Ho una brutta sensazione, come se stesse per raccontarmi qualcosa di terribile. Non sarà stata a letto con Adam mentre era insieme a me, vero? Come posso minimamente pensarlo? È la mia migliore amica, non mi farebbe mai una cosa del genere.

«Tiffany, parla!» le ordino.

Voglio sapere che cosa mi sta nascondendo e perché.

«Io volevo dirtelo, Emy, poi siamo state impegnate con lo studio...»

«Fallo adesso!» la interrompo brusca.

«Circa quattro anni fa, quando Adam era al college, frequentava una ragazza più piccola. Diciamo che si stavano usando a vicenda, fino a quando non si è innamorata di lui.», «Un giorno, Adam le disse che non voleva più stare con lei, che avrebbe abbandonato il college e che sarebbe partito. Lei accettò la cosa, non gli aveva mai rivelato quello che provava.» si ferma per riprendere fiato. Non credevo che Adam fosse così donnaiolo, certo, è un bel ragazzo, ma lo facevo più simile a me, più tradizionale... «Due settimane dopo che Adam aveva lasciato Lucy, ricevette una telefonata da Lucy stessa, gli disse che era rimasta incinta.»

Sgrano gli occhi e porto una mano davanti alla bocca. Non ci posso credere.

«Adam ha un figlio?»

Questo è ciò di cui è venuta a conoscenza?

Scuote la testa in senso negativo. «Lui non voleva crederci, fino a che non la portò da un medico e scoprì che lo era davvero. Solo che non credeva fosse suo. Però, per evitare lo scandalo... la costrinse ad abortire.» Resto allibita e a bocca aperta, non riesco a credere alle mie orecchie. Ha fatto davvero una cosa tanto orribile? A quanto pare, costringere le persone è la sua specialità. Il peggio è che Tiffany lo sapeva, ma non me l'ha detto. Perché non l'ha fatto? Ha preferito mentirmi. «Dopo aver abortito, Lucy corse fra le braccia di Danny, lo conosceva già, anche perché frequentavano lo stesso corso di nuoto. Così, si sono frequentati per un po'. Ma lei si stancò subito di lui, fino a quando non ha saputo che aveva una nuova ragazza, cioè io. Così è ritornata da lui, e lui...»

«Ci è andato a letto.» concludo la sua frase. Lei abbassa lo sguardo e annuisce. «Perché non mi hai parlato subito di Adam, come hai potuto nascondermelo?»

«Emy, l'ho scoperto solo una settimana fa, volevo dirtelo, credimi.»

«E perché non l'hai fatto?» chiedo con voce tremante.

«Non ci siamo viste quasi mai e come ti ho detto prima, lo studio...»

«Bastava una semplice telefonata!» la interrompo irritata e con le lacrime in gola.

Sto piangendo di nuovo. Come ha potuto tenermi nascosta una cosa del genere? Mi dispiace che sia stata tradita da Danny, ma anche io mi sento tradita da lei. Mi crede davvero così stupida?

«Emy, perdonami, ti prego.»

Ignoro le sue parole e ritorno ai miei pensieri; Mark si riferiva a questo quando parlava del fatto che Adam fosse pericoloso per me? Se così fosse, è davvero pessimo, non me ne ha parlato.

«Mark lo sapeva?» chiedo, senza rendermi conto di aver posto quella domanda.

«Non lo so.»

«Mi stai mentendo un'altra volta?» chiedo alterata.

«No, Emy, credimi.», «Mi dispiace...»

«Ora non ho tempo per discutere con te, devo parlare con Mark, Per favore, vai a casa.»

«Tu devi perdonarmi, io...»

«Ne parliamo domani, Tiffany.» la interrompo.

Abbassa lo sguardo e annuisce, rassegnata, poi si alza dal divano e va via. Mi dispiace essere stata così dura, ma lei non ha avuto pietà di me, nascondendomi la verità. Dopo aver sentito la porta d'ingresso chiudersi, mi dirigo al piano di sopra. Voglio sentirmelo dire da lui, voglio che mi racconti tutto, che lo voglia o no.

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