Capitolo 29
«Cosa ci facevi lì?» chiedo tutto d'un fiato. So che non è una buona idea, ma devo sapere. Mi guarda per qualche secondo e poi si volta verso la strada, senza degnarsi di rispondere. Non lo sopporto quando mi ignora. «Cosa ci facevi lì?» chiedo nuovamente, alzando un po' il tono.
«Ti cercavo.» sbuffa infastidito.
Perché avrebbe dovuto, non era insieme a quella snob di Ashley?
«Ne dubito.» sbotto.
«Sei davvero una ritardata, non ti rendi conto di nulla!»
E adesso perché mi sta insultando, cosa gli ho fatto?
«Tu sei un povero stronzo!» gli rispondo a tono.
Mi guarda male per un'istante e poi volta lo sguardo verso la strada. Non riusciremo mai ad andare d'accordo e la colpa è solo sua.
Mark mi ha chiesto di aspettare in macchina, mentre avrebbe portato Jake all'interno dell'ospedale, è stato molto gentile con lui e non me lo sarei mai aspettata, forse ha un cuore. Chissà cos'è accaduto a quel disgraziato di Jake, molto probabilmente avrà fatto il cretino con la ragazza di qualcuno e l'hanno pestato a sangue. Mi si contorce lo stomaco, chi può essere così brutale? I miei pensieri vengono interrotti da un suono proveniente dal mio cellulare. Mi è appena arrivato un messaggio. Lo tiro fuori dalla tasca e lo leggo.
Messaggio da Adam: Emy... perdonami per quello che è accaduto oggi al parco, non volevo offenderti.
Si è ricordato soltanto ora di porgermi le sue scuse, e il peggio è che l'ha fatto con un messaggio. Non gli rispondo, non se lo merita. Dopo pochi minuti arriva un altro messaggio.
Messaggio da Adam: Potrai mai perdonarmi?
Sbuffo e comincio a digitare la mia risposta, mi fa un po' pena.
Messaggio a Adam: Perché mi dici queste cose per messaggio?
Messaggio da Adam: Non avevo il coraggio di guardarti negli occhi... Magari, avrai pensato che mi piaccia Ashley, ma ti assicuro che non è così.
Non mi importa se gli piace o no. Ma cosa dico, lui è il mio ragazzo.
Messaggio a Adam: E allora perché l'hai difesa?
Messaggio da Adam: Ti ripeto che non l'ho difesa, mi ha solo fatto pena.
Messaggio a Adam: Come fai a conoscerla?
Forse non avrei dovuto chiederglielo, ho paura che la risposta non mi piacerà. Be', comunque sia, non gli credo, quel ragazzo è alquanto strano, come se avesse qualcosa da nascondere. La risposa arriva dopo quattro o cinque minuti, troppo tempo a mio parere, dato che stava rispondendo in maniera istantanea.
Messaggio da Adam: Chi non conosce Ashley Bennet?
Ma è serio? La sua risposta significa solo una cosa; anche lui è stato con lei. Dio, perché la vogliono tutti? Decido di non rispondergli, preferisco parlare faccia a faccia, mi sembra da stupidi continuare. Non riesco a fidarmi di lui e forse dovrei semplicemente lasciarlo perdere, in fondo non mi importa se ha interesse per Ashley, in questo modo, lei e Mark si lasceranno. Non che mi importi qualcosa di loro, sia chiaro, penso solo che Ashley non sia adatta a nessun ragazzo. Forse la detesto più di quanto detesti Mark, ed è difficile trovare qualcuno più detestabile di lui.
«È così irritante.» dico nell'abitacolo della macchina.
«Chi sarebbe irritante?» chiede Mark, facendomi sussultare.
È chino e poggiato con i gomiti sull'estremità del finestrino tirato giù. Cacchio, da quanto tempo è lì a fissarmi? Avrà sbirciato anche i messaggi che io e Adam ci siamo scambiati? Il mio viso diventa rosso dall'imbarazzo. Entra in macchina e continua a fissarmi.
«Come sta Jake?» chiedo, ignorando la sua domanda di poco fa.
«Ti interessa così tanto di lui?»
«No... cioè, voglio solo sapere come sta, ma se non vuoi dirmelo, non farlo.» rispondo irritata.
«Niente di grave, ha solo una gamba fratturata, ed è un po' malridotto. Il tuo amichetto sta benissimo!» dice sarcastico l'ultima frase. L'amico è suo non mio. «Ultimamente ti circondi di amici fantastici.» mima due virgolette sull'ultima parola.
Cos'ha contro i miei amici?
«Cosa intendi?»
«Lascia perdere.»
«Dimmelo!»
«Emy, non rompermi le palle!»
Ecco qua, il solito idiota. Meglio non insistere oltre, non ho proprio intenzione di sentirlo urlare.
Non sopporto questo silenzio, Mark non fa altro che ignorarmi, come se non esistessi. È da dieci minuti che sta guidando per tornare a casa e non mi ha insultata nemmeno una volta. Decido di accendere la radio e resto sorpresa del fatto che non si sia arrabbiato. Sembra sovrappensiero, c'è qualcosa che lo turba, glielo leggo in faccia, ma non mi importa. Cambio stazione, fino a trovare una canzone degli One Direction, Steal my girl. Mark si corruccia e finalmente mi guarda.
«Che c'è?» gli chiedo. Allunga la mano verso la radio e la spegne. «Perché?»
Questo ragazzo ha la capacità di farmi saltare i nervi.
«Non sopporto quegli sfigati.»
Vorrei sapere chi è che gli va veramente a genio, per lui sono tutti sfigati.
«A me piacciono.» Riaccendo la radio, facendolo irritare ancora di più e lui la rispegne. «Uffa, sei così infantile.»
«Questa è la mia macchina e se ho voglia di spegnere la radio, la spengo.»
Che bambino.
«Perché sei così idiota?»
Inizia a sghignazzare.
«Parla la regina delle sfigate.»
Mi ha rotto le scatole. Allungo un pugno verso il suo braccio e lo colpisco.
«Mi hai toccato?» ferma la macchina di scatto, facendomi sobbalzare.
Per mia fortuna ho la cintura di sicurezza.
«Ma sei scemo?»
Ride di nuovo. Sembra essersi dimenticato dei suoi problemi e i suoi occhi sono tornati sereni. Sono così belli che resto incantata. Datti un contegno, adesso. Volto lo sguardo verso il finestrino. Perché mi sento in imbarazzo? E perché non riparte, cosa aspetta?
«Sai, oggi mi sono preoccupato.» dice, quasi sussurrando. «Non ti ho vista tornare a casa e sono uscito a cercarti.» Non ci credo! Lo guardo nuovamente e sembra a disagio. Ha lo sguardo fisso sulla strada. «Stavo girando per la città, quando ti ho vista entrare in quella villa con Jake.»
«Ti sei preoccupato per me?» chiedo sorpresa.
«Sì...» ammette e il mio cuore perde un battito. «Ma questo non vuol dire che ti consideri mia sorella, per carità, mi vengono i brividi al solo pensiero.» Che idiota che sono, mi stavo illudendo davvero. «Io... ti... cioè... io...» E proprio mentre sta per esprimersi, squilla il suo cellulare. Cacchio, perché proprio adesso? Guarda lo schermo e comincia a sbuffare ma poi risponde: «Cosa c'è? No. Ti ho detto di no! Ora sto tornando a casa. Non devo darti conto di tutti i miei spostamenti!» riattacca.
Parlava con Ashley? Meglio non chiederglielo, sembra furioso. Rimette in moto e parte.
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