22.Arianna
Giovedì mattina appena scendo dal treno scorgo Marta fra la folla. La chiamo a gran voce. Lei si gira, ma appena si accorge che sono io ad averla chiamata mi volta le spalle e riprende a camminare facendo finta di niente. È da tre giorni che tento di parlarle, ma inutilmente. Per lei io non esisto. Oggi però non la lascio andare via così: devo assolutamente parlarle. Mi metto a seguirla, lei cammina spedita facendosi strada fra la ressa di persone. A quest'ora la stazione è sempre troppo affollata, si fa fatica a muoversi. Lei è a qualche metro da me, l'ho quasi raggiunta quando una signora con un piccolo trolley mi taglia la strada. Il problema è che non noto la valigia finché non ci inciampo e cado a terra. Che figura di merda, cacchio, tutte a me. Molti si sono voltati a guardarci. Ma che curiosi, non hanno altro da fare che guardarmi? Che imbarazzo.
-Oh mio Dio! Scusa, ti sei fatta male?- la proprietaria di quella stupidissima valigia mi porge una mano perfettamente smaltata di rosso.
-No- afferro la sua mano e lei mi aiuta ad alzarmi.
-Sicura?
-Si- in realtà ho picchiato una chiappa, ma mi vergogno a dirglielo.
-Menomale- dice mettendosi una mano sul cuore. Mamma mia che melodrammatica, ho "solo" fatto una figura di merda davanti a tutti. La donna si allontana ondeggiando su un paio di tacchi altissimi senza neanche salutare. Che tipo. La folla di curiosi si disperde, il teatrino è finito e tutti riprendono ad occuparsi delle proprie vite. Ritorno immediatamente alla realtà: dovevo parlare con Marta e l'ho persa di vista, ormai potrei raggiungerla solo se mi mettessi a correrre, ma ho già fatto troppe figuracce oggi per mettermi addirittura a rincorrerla come una scema. Spero di poterla vedere sul treno al ritorno.
Quando arrivo in classe la mia chiappa destra mi fa ancora male, soprattutto appena mi siedo. Devo aver fatto qualche strana smorfia perché Anna mi guarda e dice -Che hai?
-Io? Niente! - devo mantenere quel poco di dignità che mi resta.
-Hai fatto una smorfia strana
-Ma va! Hai immaginato tutto- tiro fuori l'astuccio facendo finta di niente.
-Se lo dici tu
-Dici che ridà le verifiche d'inglese? - cambio discorso.
-Spero di no, a parte la risposta che mi hai suggerito tu ho inventato quasi tutto. A te come era andata?
-Penso e spero bene. Comunque secondo me ce le porta di sicuro, le abbiamo fatte quasi due settimane fa.
Restiamo a chiacchierare del più e del meno finché la prof Rossi entra in classe -Buongiorno ragazzi
Tutti i miei compagni si affettano a sedersi.
-Prof, ha corretto la verifica? - chiede Alessio.
-Si, ma le consegno negli ultimi dieci minuti, altrimenti vi distraete troppo.
-Per me può anche tenersele- mi sussurra Anna.
Io invece la voglio, sono troppo curiosa di sapere cosa ho preso. L'ora mi sembra interminabile dato che stiamo solo ripassando degli argomenti vecchi di grammatica che ormai conosco.
-Che noia! Quanto manca?- Anna mi da una leggera gomitata.
Senza farmi vedere controllo il cellulare- Nove minuti.
Ma si sbriga o cosa a ridarci ste cavolo di verifiche? Non che mi importi tanto della scuola, ma ho il presentimento che questa volta mi sia andata davvero bene. Come se mi avesse letto nel pensiero la prof chiude il libro e si alza. Apre la sua borsa e tira fuori un pacco di fogli: le nostre verifiche. Inizia a distribuirle chiamandoci uno ad uno. La mia sembra non arrivare mai, ma appena sento il mio nome scatto in piedi e quasi corro fino alla cattedra. Quando leggo il voto scritto con la penna rossa rimango parecchio sorpresa. Sapevo che era andata bene, ma non immaginavo così tanto, ho preso otto e mezzo. Non mi era mai successo in inglese.
-Allora? - mi chiede Anna.
-Non ci credo neppure io, otto e mezzo
-Secchia
-Guarda che ti ha chiamata la prof - la avviso. Non se ne era accorta. Si affretta ad andare a prendere la verifica e quando torna al posto mi abbraccia- Ti adoro.
-Che è successo?
-Ho preso sei e mezzo, grazie alla domanda che mi hai suggerito, altrimenti era cinque e mezzo.
-Alla fine non ti è andata tanto male, dai.
-Scherzi? È andata benissimo!
CIAO. SCUSATE SE IN QUESTI GIORNI STO AGGIORNANDO POCO, MA QUESTE SARANNO DUE SETTIMANE TERRIBILI A SCUOLA. HO DAVVERO TROPPO DA STUDIARE E POCO TEMPO PER SCRIVERE. ABBIATE PAZIENZA NON MI SONO DIMENTICATA DI VOI❤.
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