Capitolo 26
Rimasi con Niall tutta la notte, anche se in realtà non poteva rimanere, perciò parlammo silenziosamente e fummo molto attenti a chi passava di lì. Mi feci raccontare cose che solo lui poteva raccontarmi, eppure quando gli chiedevo il motivo del nostro litigio lui abbassava la testa cambiando discorso. Lo supplicai a vuoto e mi arresi quando capii che non me l'avrebbe detto, si giustificava dicendo: "non sei ancora pronta Anna, non meriti altre sofferenze." Poi mi sorrideva e mi accarezzava la guancia con la sua grossa mano che trasmetteva calore. Rimase seduto sul mio letto per tutto il tempo, a volte sentivo dei brontolii provenire dal mio stomaco e mi ricordavo del cibo poco sostanzioso che servivano all'ospedale.
Niall notò quell'ultimo brontolio e frugò nel suo giubbotto mentre io lo guardavo divertita dalle sue espressioni.
"Ecco, prendi." Disse sorridente allungandomi un pacco di biscotti. "Dio Niall! Ma ti porti sempre un pacco di biscotti nel giubbotto?" Chiesi scherzando mentre aprivo il pacco delicatamente, come se fosse la cosa più preziosa che potesse esistere. Ne presi uno in mano e cominciai ad assaporare quel gusto che in quel luogo era sconosciuto; la si mangiavano solo pappette di frutta o di verdura, e a volte qualche disgustoso frullato alla banana.
Il pacchetto finì ben presto e ringraziai Niall per l'ottimo spuntino che mi era mancato così tanto.
Sbadigliai numerose volte mentre tentavo di avere una conversazione con il biondo davanti a me.
Allora lui mi disse: "Anna devi dormire, sono già le 4:05" disse dando un'occhiata all'orologio sul polso sinistro.
"Okay, ma solo se dormi con me."
Sorrisi e lo feci mettere sotto le coperte, ricordandomi che ero ancora il slip. Così mi alzai sussurrando "non mi guardare." Mentre mi avvicinavo allo zaino che sempre mia madre mi aveva portato qualche giorno prima con dei vestiti puliti, sentii ridacchiare Niall da dietro, perciò mi agitai prendendo i pantaloncini e infilandomeli velocemente.
Ritornai da Niall che mi guardava divertito. Io gli misi il broncio dicendo imbarazzata "ti avevo detto di non guardarmi."
"Su Anna, non è la prima volta che ti vedo in mutande" rise facendomi avvampare. Distolsi lo sguardo sbadigliando ancora una volta e mettendomi sotto le coperte.
Lui si tolse la maglietta giustificandosi dicendo che in quella stanza faceva caldo.
Pff. Come no.
Rimase in jeans.
Mi girai dalla parte opposta a lui e gli dissi "buona notte" lui ricambiò con un "notte principessa." Che mi fece sorridere anche se lui non lo vide.
***
Mi svegliai con la fronte calda, aprii gli occhi e mi accorsi di avere la testa poggiata sul braccio di Niall e la mano che toccava la sua. La ritirai subito facendolo muovere, ma non svegliare.
Staccai la fronte dal suo braccio caldo e scansai le coperte che erano rimase a coprirmi. Diedi un'occhiata all'orologio di Niall che era poggiato sul mio mobile e mi accorsi che erano le undici di mattina. Mi allarmai credendo che qualcuno avesse visto un ragazzo nel mio letto di prima mattina.
Mi voltai posando l'orologio al suo posto iniziale e sobbalzai nel vedere una donna che probabilmente aveva visto tutta la scena. Mi avvicinai lentamente e la donna fece lo stesso. Diedi un'occhiata veloce a Niall che ancora dormiva e il mio viso si addolcì vedendo l'immagine.
Sembrava un bambino appena nato ancora nella culla. Magari con un ditino tra le labbra o con la bocca semi-aperta.
La donna guardò anche lei Niall e mi sorrise.
Notai che indossava una camicia bianca e dei jeans scuri. Così dopo il silenzio che mi stava perforando le chiesi "scusi, salve. Ehm.. Mi può dire ch.." Ma venni interrotta dalle parole della donna "salve Anna Stone, io sono Anastasia, sono nel reparto di chirurgia e mi hanno chiesto di venirti a recapitare una notizia, ottima direi." Finì sorridendo leggermente da un angolo della bocca.
Annuii chiedendo quale fosse la notizia. Lei guardò Niall per un secondo e poi continuò a guardare me. "Esattamente oggi pomeriggio potrai lasciare l'ospedale. Tua madre è già al corrente di tutto" sorrise ancora una volta per poi andarsene. Mi accomodai sul letto guardando Niall. Era così bello..
Volevo ricordare, volevo sapere quanto lo avevo amato. Quanto lui mi aveva amato. E questo mi portò a pensare ad una cosa detta prima dal biondo:
"Su Anna, non è la prima volta che ti vedo in mutande."
Che mi fece aggiungere una domanda alle tante senza risposta.
Cos'era successo prima di aver litigato? Perché abbiamo litigato.
Lo amavo davvero come lui amava me? Anche al punto di farmi vedere in mutande?
L'ultima mi fece arrossire e decisi di togliermi quei pensieri dalla testa. In quel momento pensavo solo a quanto fosse bello.
[ Nota Autrice ]
scusate ragazzi so che questo capitolo fa schifo ma è giusto per pubblicare.
Questo è un capitolo di passaggio infatti, vi prometto che il prossimo sarà meglio.
Domanda del giorno:
Avete visto Drag Me Down?
Obv e sto ancora SCLERANDO
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