Capitolo 21
Luci. Tante luci. Solo questo riuscii a vedere. Il mondo intorno a me era muto. Forse era solo un'allucinazione provocata dalle mie lacrime che bruciavano la pelle. Ora non era rimasto più nulla, le lacrime erano sparite ma il dolore era rimasto. Letteralmente. Non potevo muovermi e faticavo a tenere gli occhi aperti. Ma se avessi potuto comunque non avrei avuto la forza di vedere altre persone intorno a me, perché anche se il mio udito veniva a mancare era chiaro ciò che mi stesse accadendo.
Occhi chiusi. Non riuscivo ad aprire nemmeno quelli ora. Vedevo solo il vuoto, come se anche la vista venisse a mancare, ora capivo cosa provavano i ciechi, e i sordi-muti, e tutte quelle persone con un difetto che non si potrà mai più migliorare.
Ero tutto questo? O ero molto peggio? Cosa mi stava succedendo?
A un certo punt...
Mary POV's
Io e Lara ovviamente non c'è ne siamo andate e abbiamo origliato tutta la conversazione.
Sposarsi?! Capisco perché Anna sembrava così preoccupata in volto... E capisco perché abbia detto quelle cose a Niall. È ovvio che quando una donna si sposa ha l'ansia addosso, figuriamoci una ragazza da poco maggiorenne.
No, no. Non è giusto. Mio fratello è solo uno stronzo. Non la merita. E ora... Anna! La stavano portando all'ospedale dopo che è stata investita da quella macchina. Non meritava questo. Quando la vidi con Lara, stesa per terra, senza pensarci le andai incontro e le accarezzai i capelli rovinati e sporchi di terriccio. Questo comportamento lo si aspetterebbe da qualcun altro, ma ci siamo noi per ora e, anche se vorrei insultare mio fratello a morte per quello che ha fatto, lei ha bisogno di me e anche se probabilmente non mi sente io ci sono, Lara c'è. Le sue amiche ci sono.
Ora la stanno portando su un lettino e conducendo sul furgone dell'ambulanza. Lara chiese a uno dei medici "si riprenderà?"
"Difficile a dirsi. Potrebbe riscontrare di qualche frattura al cranio e sarebbe molto grave. Voi siete parenti?"
"No... Siamo le sue migliori amiche."
"Allora verso le 19:15 potete farle visita all'ospedale in centro. Sala BFH. Faremo il possibile."
"Grazie mille dottore" rispose Lara con un filo di voce.
Io non riuscivo a parlare, riuscivo solo a piangere...
"Mary. Si rimetterà, dobbiamo pensare positivo. Ora però dobbiamo dirlo a sua madre. Vieni dai."
Lara mi prese dal braccio e mi trascinò a casa di Anna dove sua madre preparava pimpante una torta al cocco.
"Signora. Anna è..."
"O ragazze venite venite! Ditemi cosa ne pensate."
"Signora prima vorremmo dirle che..."
"Che c'è? Non vi piace il cocco?"
"No no signora ma..."
"Allora qual'è il problema! Dai ingozzatevi"
"Sua figlia é stata investita! Quindi smetti di pensare a quella stupida torta e andiamo all'ospedale!"
Dissi io con tutta la voce che mi potesse uscire.
Lei rimase di stucco. Forse per il tono di voce che ho usato con lei, forse per la notizia sconvolgente di sua figlia o... Forse perché ho insultato la sua torta al cocco chiamandola stupida.
Comunque sia, era scioccata e non lo nascondeva.
Prese delle chiavi da un mazzetto in un vaso a pianta larga e senza neppure togliersi il grembiule uscì dalla porta recandosi in un garage. Si mise al sedile di una Ford blu scura vecchio modello e ci indicò di sederci sul sedile del passeggero.
Fummo all'ospedale in meno di venti minuti e data la distanza è veramente poco. Posteggiammo in un'area gialla che dovrebbe essere per i disabili ma alla signora Stone non sembrava fregasse tanto.
Ci dirigemmo verso l'ingresso e la signora Stone sembrava alquanto disorientata.
"Che ore sono?" Chiesi io
"Le 19:03 perché?" Disse Lara
"Perché noi possiamo farle visita solo dalle 19:15... I parenti credo che possano già prima."
Gli occhi della signora presero un po' di sicurezza ma erano comunque vuoti.
"Presto andiamo." Dissi io
"Sì." Rispose Lara
Ci avvicinammo verso un bancone dove una ragazza parlava al telefono mentre scriveva dati al computer. "Scusi, potrebbe dirci dove si trova Anna Stone? Sono sua madre"
La signorina fece segno di aspettare con la mano mentre riattaccava il telefono.
"Mi scusi signora... Può ripetere?"
"Certo. Anna Stone, sa dirmi dove si trova?"
"Si, sala BFH. Al secondo piano infondo. Ma solo i parenti possono fare visita ora."
"Si si lo sappiamo, io sono la madre."
"Okay, allora arrivederci."
"Arrivederci"
Io e Lara camminammo fino all'ascensore più vicino senza badare a dove fosse la madre di Anna. Ora pensavamo solo a vederla. Per noi era una sorella quindi si può dire che siamo parenti. Volevo solo vederla e sapere che tornerà a casa. Che starà bene.
Ci fermammo davanti alla sala BFH ed io mi pietrificai.
"Su Mary. Entriamo."
Mi rassicurò Lara.
"Ragazze, non potete entrare se non siete parenti." Ci avvisò un uomo.
"Io sono sua sorella, e lei è sua cugina di primo grado..."
"Okay..."
Per fortuna c'è Lara.
Varcammo la soglia della porta e la vedemmo. Anna era distesa su un lettino, aveva gli occhi chiusi e sacchetti di liquidi colorati erano collegati tramite tanti tubicini al corpo fragile e pieno di graffi.
Provai a dire qualcosa ma la voce era strozzata e uscì solo un gemito... E qualche lacrima, che automaticamente diventarono tante lacrime, fino a diventare un pianto disperato.
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