Capitolo 20

L'autobus si fermò e Niall mi strattonò per farmi scendere dato che sembrava non capissi più nulla. Cercai di aiutarlo con le valige ma mi lasciò portare solamente uno zaino leggero. Ci fermammo davanti alla porta di casa mia e frugai nello zaino in cerca delle chiavi. Ma la porta si aprì e mia madre, Lara e Mary erano là che gioivano del mio ritorno, o almeno così sembrava. Mi fecero spazio per entrare e lasciarono Niall solo sulla soglia della porta, quindi posai lo zaino e andai ad aiutarlo, anche se tentava di respingermi. "Anna! Siamo così contente di vederti! Com'è andato il viaggio? Vi siete divertiti? L'Hotel era bello? Il cib.." Non si fermava più. Mia mamma tende a parlare un po' troppo... Se non si fosse capito.
"Mamma mamma, tranquilla. Ci siamo divertiti, si. L'hotel era molto bello e il cibo era buono."

"S..scusa, lo so sarete stanchi quindi riposatevi. Non vi scoccio più."
Si girò e mise le mani per aria. Io alzai gli occhi al cielo e le dissi "ti voglio bene mamma"

"Ti voglio bene anch'io tesoro"
Si girò e venne verso di me per scoccarmi un bacio sulla guancia.
Saltellò tutta entusiasta verso la cucina mentre io feci un risolino che fu seguito da Lara e Niall. Mary invece rise dopo.

"Allora. Cosa mi raccontate ragazze?"
Chiesi io rivolgendomi verso Lara e Mary.
"Niente di che... Solo, che... Mary e Harry si sono fidanzati!"
Scandì bene urlando Lara le ultime parole.
"Cosa!? Mary è vero? Con... Lui? E quando? Come? Cosa avete fatto?"
Niall si precipitò nel discorso e sembrava piuttosto preoccupato.
"Grazie mille... Stronza." Mary alzò gli occhi al cielo in direzione di Lara che le fece l'occhiolino.
"Ma dai! Non ci credo! Sono felice per te."
Dissi io evitando le ultime due frasi e abbracciandola.
"E invece voi? Cosa avete fatto voi?" Sorrise in modo perverso Mary.
"Che! Togliti quel sorrisetto. Non abbiamo fatto niente."
Dissi io imbronciata.
"Ah ah. Certo, ci credo."
"Finiscila Mary." Mi difese Niall.
"Okay okay..."
"Lara. Sei silenziosa... A te come va?" Dissi io.
"Di merda... A me piace Zayn lo sapete, ma credo che lui non voglia iniziare una... storia, vera intendo."
"Non ti preoccupare Lara, Zayn è fatto così. Però ti ama si vede. Fidati, ho condiviso un appartamento con lui per cinque anni. Pensa che siamo scappati insieme da casa e poi abbiamo conosciuto i ragazzi. Eravamo vicini di casa. Comunque basta deprimerci con queste storielle. Scusate"
Disse Niall imbarazzato e io gli accarezzai delicatamente le guance rosee.
"Wow. Non sapevo vi conoscesse da così tanto." Disse Lara interessata.
"Si. È il mio migliore amico... Come lo sono anche gli altri ovviamente, ma, lui lo conosco da molto più tempo."
"Ah." C'era silenzio nell'aria.
"Ragazze, grazie di tutto. Siete fantastiche ma... Se non vi dispiace dovrei parlare a Niall da sola, fuori. In caso ci vediamo pomeriggio?"
"È già pomeriggio. Ma vabbè, ci vediamo domani. Ciao Anna." Disse Mary. E uscii dalla porta con Lara dietro di lei.
"Che mi devi dire?"
"Vieni."
"Okay.."
Uscimmo e lo portai ,trascinandolo dalla mano, sul vialetto di casa mia.
"Niall. Scusa ma, lo sai che ti amo. Ne abbiamo già discusso però... Non voglio sposarmi, non ora. Prima mi sembrava una cosa stupenda, ma ora non voglio. Non perché non ti amo, tu sei perfetto... Ma il problema sono io. Non sono pronta. E poi vorrei imparare a conoscerti meglio, dopotutto ci conosciamo da così poco...Magari tra qualche anno, se mi vorrai ancora, potremmo provarci."
Presi una boccata d'aria quando finii di parlare e attesi la sua risposta. Era accigliato. 'Brutto segno.' Pensieroso. 'Non va bene.' Silenzioso. 'Sono morta.'
"Va bene." Furono le uniche parole che uscirono dalla sua bocca.
"...Niall, non voglio rovinare tutto... Io ti am.."
"Troppo tardi! Hai già rovinato tutto. Forse avresti dovuto dirmelo prima non credi? Forse non mi avresti fatto montare la testa... Forse non mi sentirei così ora."
Sentii le lacrime rigarmi le guance e tentai di tirarle su ma non ci riuscii. Quindi tentai di asciugarmele con la mano, ma continuavano a venire e almeno erano silenziose. "N..non v..volevo. S..scusami"
Cominciai a correre, non so bene dove ma cominciai a correre. Gli occhi socchiusi per le troppe lacrime che bruciavano a contatto con la pelle.
Qualcosa invase i miei timpani. Credo fosse una macchina che suonava il clacson. Era sempre più vicino e mi stava stordendo ma continuai a correre ignara di quello che mi sarebbe capitato e poi...

Non sentii più nulla.

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