Capitolo 1

"Brrrr...Brrrr" la vibrazione del mio telefono mi fece sobbalzare. Lo schermo si illuminò e mostro l'ora: 6:15 AM
Mi affrettai ad alzarmi per essere la prima ad andare in bagno ma quando cercai di aprire la porta scoprii che era vigorosamente chiusa a chiave.
"Mamma! Sbrigati!" Urlai per poi sbuffare e ritornare nella mia camera. Infilai la mano nell'armadio e pescai una maglietta tra le tante. Mi ritrovai con una maglietta a maniche corte azzurra dell' hard rock con sopra disegnata una grossa chitarra blu con i contorni blu scuro. Presi dei jeans larghi con qualche strappo nel tessuto che mi arrivavano a tre quarti di gamba.

Quando finalmente udii mia mamma uscire dal bagno e informarmi che era libero presi il mucchietto di vestiti con la biancheria intima e un paio di calzini neri. Tolsi il pigiama che consisteva in una canottiera e un paio di pantaloncini, rimasta in biancheria intima tolsi anche quelli entrando nella doccia. Regolai l'acqua in modo da renderla tiepida e dopo dieci minuti uscii. Misi l'accappatoio e asciugai i capelli castano chiaro che diventarono asciutti dopo venti minuti circa. Scesi al piano inferiore sedendomi al mio posto per fare colazione. Bevvi un bicchiere di latte che accompagnai con una fetta biscottata farcita di Nutella. Mia mamma spuntò e accarezzò i miei capelli mentre finivo di mangiare. Mi accorsi di essere in ritardo solo quando diedi un occhiata all'orologio sul muro di fronte a me. Ero in ritardo così svelta legai i capelli in una coda e misi una felpa leggera nera. Salutai mia mamma e salii sulla sua macchina che si era offerta di prestarmi per andare a scuola.
Arrivai a scuola circa dieci minuti dopo, dove incontrai Roberta -la mia migliore amica nonché l'unica da quel che ricordavo- e due altre amiche il cui nome non mi era familiare.
Mi piombai su di lei e l'abbracciai forte senza lasciarla andare.

"Anna! Mi sei mancata, non sai quanto..." Mi disse come se fosse passata una vita.
"Ma se non ci sentiamo da... che so quindici giorni." Dissi io sconcertata.
"Quindici giorni sono sempre tanti..."
Alzai gli occhi al cielo e sorrisi staccandomi da lei.
"Allora come hai passato le vacanze?"
Pensavo a quello che avevo fatto d'estate... Mmh, in realtà uscivo raramente, sono andata si e no a due feste dove mi sono annoiata a morte, mentre le altre volte che uscivo, uscivo con Roberta; quindi diciamo che la mia vita sociale andava a mancare. La maggior parte del tempo leggevo romanzi sul mio adorato divano.
"Beh diciamo che sono sopravvissuta. Comunque nulla di troppo movimentato, sai come sono fatta..." Sospirai finendo la frase.
"Invece tu? Cosa mi racconti?"
Dissi io cercando di essere un po' più orgogliosa.
"Ho incontrato un ragazzo molto carino. Si chiama Peter."
"Uuh racconta" urlai saltellando per imitare la maggior parte delle ragazze della mia scuola. Lei rise e disse "frena l'entusiasmo non è successo niente." Continuò più seria.
Aprii la bocca per parlare quando la campanella suonò avvertendoci di doverci recare nelle rispettive classi. Io avevo inglese alla prima ora... Fantastico.

Scusate so che il capitolo è molto corto ma è la prima volta che scrivo una fan fiction e spero che sia di vostro gradimento :)

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