Sono stata sfidata da un'amica a scrivere una storia di 500 parole, prendendo spunto da una sua storia. Lei sta scrivendo un Crossover con Kingdom Hearts/FMA/Bleach e altre opere stupende. Non potevo non approfittarne, così ecco qui la storia, nata da queste tre parole: 

[oscurità, cuore, libertà - wc: 407]

Quando la luce incontra l'oscurità, il destino non ammette più separazioni. Un unica entità, che qualcuno chiamerebbe crepuscolo, se solo funzionasse come dovrebbe per tutti, e non solo per quelli che non meritano una seconda chance. 

Peter, la sua seconda occasione, la merita. Il suo cuore colmo di luce, risplende ancora nel petto, ma lentamente si affievolisce come un fiore che appassisce. L'unica via per liberarlo è dividerlo, spaccarlo, scinderlo. L'oscurità non può inghiottirlo, ma può contaminarlo ma lui, quel melmoso condensarsi di pece e petrolio, lo tiene lontano come se la sua luce fosse uno scudo; ma l'oscurità, quella, continua a braccarlo a tenerlo prigioniero di qualcosa che non vuole essere e che non deve essere. Qualcosa che non gli appartiene.

Tony lo guarda; stringe gli occhi con dolore, e ricerca nella mano che stringe la sua, la libertà, e Tony può dargliela, sì, ma a che prezzo? Peter gli lancia un'occhiata contrita, distrutta, ma incredibilmente determinata. 

L'unica via è dividere quel cuore, e liberarlo dalla contaminazione che Peter, così puro, un essere fatto di pura luce, non può tollerare. Tony alza il Keyblade sulla testa. Lo stringe con due mani, la punta verso il basso, pronta a colpire il giovane allievo, dritto nel cuore. Esita, perché non può farlo. Non può.

Peter, con gli ultimi frammenti di un'energia che sta per abbandonarlo, prende tra la dita la parte inferiore del Keyblade, e spinge verso il basso. Verso il suo cuore. Si trafigge, e la luce che emana il suo petto rende tutto il contorno così bianco da sembrare il paradiso. Tony si china su di lui, lo stringe. Ha paura di perderlo ancora. L'entità oscura che esce dal corpo del ragazzo ha la forma di un demone, forse... un incubo, da cui entrambi vorrebbero svegliarsi. Un Nesciens.

«Complimenti, Tony», esordisce la voce melliflua della parte oscura del suo apprendista. Identica a quella di Peter, a cui mancano le sue sfumature impacciate e dolci. «Lo hai salvato e condannato allo stesso tempo.» Si esibisce in una risata, prima di sparire in un portale nero che si richiude immediatamente.

Ha condannato Peter, era vero, ma lo ha appena salvato da morte certa. Li aspetta una dura battaglia, ora, ma Tony non avrebbe permesso a nessuno di fargli del male. Stringe il Keyblade tra le dita. È una promessa, fatta a se stesso, e che manterrà anche a costo di morire. 

Fine

Non ha fottuto senso XD scrivere qualcosa basandomi su KH e sulle storie di questa mia amica, è una bella sfida, ma sono universi troppo complessi che, se non li si conosce non ci si capisce niente ma, soprattutto, scrivere certe cose dovendo prendere poco, in poche parole, è un suicidio. In sostanza, ho fatto quello che potevo, sperando di non aver confuso le idee a nessuno XD Presto arriva un altro capitolo della raccolta, non temete, e vedrete che sarà di nuovo tutto chiaro, ma non potevo assolutamente perdere la sfida u.u

A presto, 

Miry