twelve
"Ciao Sascha"dissi sorpreso.
Si avvicina leggermente tendendo la mano che contiene una felpa "l'avevi dimenticata a casa mia e...pensavo di disturbarti" mi consegnò la felpa "no tu non disturbi mai anzi se vuoi entrare a bere un caffè mi renderesti più contento"li sorrisi facendo un gesto per farlo entrare, mi inchinai facendogli cenno di entrare "beh non declino l'offerta"rise leggermente ed entrò in casa "i tuoi genitori?"chiese quando si sedette sul tavolo "sono al lavoro" risposi dispiaciuto.
Servì il caffé in due tazze e li porsi la sua.
"Tieni"dissi mettendogliela davanti alla faccia.
Mi sedetti accanto a lui, le gambe mi tremavano, averlo cosi vicino dopo tanto tempo faceva uno strano effetto.
"Giá che sono qui, Sabato c'è una partita ho due biglietti...vorresti venire con me?"sorrise invitandomi ad accettare.
Non sarei mai stato capace di dire di no.
"certo grazie"ripresi le tazze e misi nel lavandino.
Eeo entusiasta.
Sascha Burci mi aveva invitato, non era un appuntamento ma pur sempre un uscita con lui.
Sembrava che il mio desiderio si stesse avverando, speravo che fodsse lui ed ora era proprio davanti a me con le sue fossette a formare una bellissima curva sul suo viso "ti vedo poche volte sorridere"disse scompigliandomi i capelli "solitamente non ce ne bisogno"cerco di non dare troppo nell'occhio "vuoi dire che sono la ragione del tuo sorriso ora?" Chiede guardandomi "ora si è grazie a te se sorrido"volevo essere sincero e infatti risposi sinceramente.
Quella semplice chiaccherata di quel giorno mi bastò.
Mi bastava ma non capivo perché avevo quel bisogno insaziabile da soddisfare.
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