Run for your life
La giornata è finita ed io, zaino in spalla, costeggio il parco - a quest'ora di sera praticamente deserto - per poter tornare a casa e godermi qualche ora di relax prima della giornata di domani.
Ho terminato la presentazione del libro che devo portare domani al mio agente letterario, ci lavoro da settimane, e per essere sicuro che sia tutto perfetto mi sono portato a casa il computer sul quale ho salvato tutti i file per poterli ricontrollare un'ultima volta.
Non voglio lasciare niente al caso, potrebbe essere l'occasione per dare una svolta alla mia carriera. Ed è con questo pensiero fisso che continuo a camminare su questo marciapiede semibuio, prestando poca attenzione a ciò che accade intorno a me.
Talmente poca che, improvvisamente, cado a terra come un sacco di patate. Ci metto un paio di secondi a realizzare che ho appena ricevuto una spallata degna di un giocatore di football in attacco, poi alzo lo sguardo e vedo qualcuno correre velocemente verso l'interno il parco.
Mi metto in piedi e il cuore mi schizza immediatamente in gola non appena mi rendo conto che lo zaino che ho visto sulla spalla di quel tizio era il mio.
«Cazzo!» D'impulso decido di rincorrerlo. «Fermati, cazzo!» Devo assolutamente recuperare quello zaino!
Corro veloce, come non ho mai fatto, sono fuori allenamento, ma non posso assolutamente fermarmi, nemmeno quando sento i polmoni bruciare in totale carenza di ossigeno.
In mezzo agli alberi si fa sempre più buio, riesco a seguirlo grazie alla luce della luna che penetra tra i rami. Il rumore dei rami spezzati sotto le nostre scarpe segue lo stesso ritmo. «Fermati!» riesco ad urlare dopo essere riuscito ad accumulare abbastanza aria per chiamarlo, ma quel tipo sembra inarrestabile.
Il cuore sembra scoppiare nella cassa toracica, ma non è niente quando mi rendo conto che c'è qualcun altro con noi in questo buio, qualcuno che sembra correre molto più veloce di quanto stiamo facendo io e il ladro dello zaino.
A quel punto sento l'adrenalina scorrere potente nelle vene, sento il cuore battere con forza fino alle tempie, gli occhi mi schizzano fuori per lo sforzo, perché adesso sono io che sto scappando.
Mi volto velocemente all'indietro per poi tornare a guardare avanti. L'uomo alle mie spalle è grosso, veloce, e sembra incazzato. Sta inseguendo anche lui quel ladro? Non posso fermarmi a chiedere, ma se mi avesse preso per un complice?
Corro ancora, più forte, spingo sulle gambe come non mai, il bruciore alla gola diventa insopportabile, il cuore sta per esplodermi nel petto e quella presenza alle mie spalle è sempre più vicina, sento i suoi passi farsi più veloci e le sue minacce sempre più chiare.
«Fermi! Vi ammazzo!» urla quella voce, poi inciampo, cado in un dislivello atterrando su qualcosa di morbido.
Mi sposto e vedo lo zaino, sento i passi concitati farsi più lontani, chiudo gli occhi, riprendo fiato, poi sorrido, perché ho ancora con me il mio zaino.
E anche la mia vita.
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