🦋Farfalla🦋
Interrompo la mia corsa quando il Sole è ormai basso nel cielo, prendo fiato e mi guardo intorno.
Sono in una radura ombrosa, rischiarata solo dalla poca luce che filtra tra le folte chiome degli alberi che la tengono nascosta.
Avanzo di qualche passo, mi lascio scivolare nell’erba fresca e affondo le mani nel terriccio umido.
Un raggio di luce mi accarezza dolcemente il viso, socchiuso gli occhi e sollevo la testa per assaporare meglio quel piacevole tepore.
L’aria è frizzante, me ne riempio avidamente i polmoni e sorrido.
Il canto delle cicale culla i miei pensieri come una madre con i suoi bambini.
Riapro gli occhi e mi perdo nei caldi colori del crepuscolo, che dipingono l’orizzonte.
Allungo la mano verso una margherita, sfioro delicatamente i candidi petali baciati da un fascio dorato, lo sguardo fisso su un punto lontano.
Mi smarrisco tra stormi di pensieri sfuggenti, la nostalgia mi assale.
Una farfalla mi passa accanto, le ali colorate mi ipnotizzano, trascinandomi via dalla realtà.
Da sola, in questa fetta di paradiso dimenticata da tutti, sento di stare meglio, eppure non basta per sentirmi bene.
So di non essere ancora a casa, non appartengo ancora a nessun luogo.
Mi rendo conto di non avere una meta precisa, sto cercando il mio posto nel mondo senza realmente sapere dove andare.
Qualcosa mi tocca la mano, distraendomi e facendomi tornare al mondo reale.
L’insetto si è posato sul mio dito.
Trattengo il respiro per non spaventarlo e rimango immobile.
Una folata pungente mi abbraccia e la farfalla spicca il volo.
Ormai è quasi buio.
Deboli raggi infuocati segnano la fine del giorno, il viola e il blu tingono timidamente il cielo sanguigno.
Saluto con un sospiro gli ultimi attimi di luce e chino la testa in attesa dell’oscurità.
Con la comparsa dei primi astri luminosi accolgo anche i familiari timori che non mi danno mai tregua, consapevole che quel raro momento di pace e spensieratezza di cui stavo godendo, sia già finito.
Tutto intorno a me precipita in un silenzio assordante, rabbrividisco e tiro su il cappuccio della felpa.
Mi concedo un’ultima occhiata alla Luna, affidandole il disperato desiderio di raggiungere presto la mia destinazione, qualunque essa sia.
Poi nascondo la resta tra le gambe e mi copro le orecchie con le mani, rimango sola con la mia mente mentre vengo inghiottita dal buio.
🦋ANGOLO AUTRICE🦋
Non sono convinta, come al solito.
Anche questa è stata scritta a caso qualche mese fa, per poi essere dimenticata fino ad oggi.
Stranamente stavolta è serena, senza metafore particolarmente macabre o pesanti... spero vi piaccia.
Scrivere questi "pensieri" partendo da un dettaglio e sviluppandoci tutta una metafora e un significato strano dietro è diciamo... terapeutico.
Almeno per me.
È un modo per "sfogare" un po' il mucchio di pensieri che ho in testa quando non riesco (o non posso) parlarne con nessuno...
Spero vi sia piaciuto, come sempre fatemi sapere che ne pensate ❤
Love you❤
La vostra
🌟Rob🌟
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