VI

Le zampe si poggiarono sulla terra, era calata la notte, tutto taceva, poteva sentire ogni filo d'erba muoversi lentamente con il vento, il suo respiro era pesante, nella sua mente cercava di lottare contro se stessa, provava a fermare l'istinto innato che possedeva, quando avvertì  quell'aura preziosa.

Le serviva, ne aveva bisogno, guardava come il buio circondava tutto, avrebbe fatto veloce, era così vicina, ad un passo dal porre fine a ciò che era iniziato quando delle pesanti catene caddero su di lei, si dimenava e ruggiva furiosamente, ma non serviva, sapeva di cosa erano fatte, ossa di drago, un materiale temibile per lei, avevano seghettato le parti in modo da causarle dolore, ma non poteva fermarsi, non poteva, irruppe violentemente attraverso il muro, causando al dio uno spavento considerevole.

-avevano detto che sarebbe bastato!-urlò Beerus arretrando.
-Beerus-sama vada via fa lì!-urlarono i cacciatori.
-che genialata-pensò sbuffando.

Whis si era avvicinato al drago per cercare di colpirlo alla nuca, in modo da farlo rimanere privo di sensi, ma avvertita la presenza dietro di se, l'istinto prese il sopravvento e con un colpo di zampa scagliò l'angelo a terra, accorsero Daishinkan e Vados, si erano messi d'accordo con i cacciatori e volevano stare nei paraggi.

-Whis stai bene?!-domandarono i due preoccupati.
-si sto bene-rispose dolorante.

Le si gelò il sangue nelle vene, cosa aveva fatto?

-mi dispiace! Mi dispiace!-

La sentirono, tutti e tre, quella voce pervasa di senso di colpa, un tremore incontrollabile e sull'orlo del pianto.

-ma che...-
-la senti anche tu?-si domandarono i tre angeli.

Gli occhi del drago erano spalancati, fissi su di loro, il corpo tremante e il respiro pesante, strinse gli occhi per poi voltare il capo verso Beerus, doveva continuare.

-non ho scelta...-

Non servì l'aiuto nemmeno dei guerrieri reclutati dagli altri universi, furono facilmente messi fuori combattimento con l'aiuto del terzo occhio del drago, sapeva che Beerus non era il solo dio in quel luogo, credevano di sopraffarla con un disperato tentativo come quello? Illusi.

Non fu difficile assorbire l'energia degli dèi presenti, ma sentì il corpo farsi pesante quell'energia era troppa, non poteva reggerla.

-avanti animaletto, credevi che non avessi previsto ciò? Sei finita nella mia trappola, come previsto-

Lo fissò mentre cadeva a terra, non poteva finire così, non poteva.

-Mi dispiace, hai perso-

Si tirò su di scatto, non curandosi del dolore che gli arti le causavano, non poteva stare lì non poteva farsi vedere, non poteva mostrare la verità, spiccò il volo, doveva riposare per un po prima di scappare nuovamente, ne rimaneva solo uno e poi... Poi avrebbe posto fine a questa tortura.

Si schiantò al di fuori del palazzo di Zeno, sollevò il capo per vedere in lontananza quattro piccoli angeli che la fissavano, senza paura, ma con sorpresa, si erano avvininati a lei quando vide stupore e preoccupazione, il drago che risiedeva nel suo sangue parve placarsi, non si sarebbe perdonata di ferire un altro dei suo cuccioli.

-state lontani da me... Vi prego, non voglio farvi del male-

La guardarono come se avesse detto la più stupida delle assurdità.

-mamma-

Quella parola, le fece rimanere come in trance, che l'avessero riconosciuta veramente?

-mamma stai tranquilla!-
-andrà tutto bene!-

Le abbracciarono il muso, l'avevano riconosciuta, forse perché anche nelle loro vene scorreva il sangue di drago.

-devo andarmene... Non posso rimanere qui-
-ma papà ti aiuterà, lo chiamiamo noi!-
-no... Non deve sapere, nessuno deve sapere, sarà il nostro segreto-
-ma perché?-
-è meglio così... È meglio così-
-perché?-

Blue sospirò.

-devo sistemare delle cose...-
-che tipo di cose?-domandò Reiki.
-io... devo placare il drago... non posso permettere che faccia del male a qualcuno, non un altra volta-

I bambini la guardarono mentre apriva nuovamente le ali, con il muso salutò i suoi piccoli angeli e poi si alzò in volo, scomparve nel buio dello spazio, quando arrivarono gli altri era tardi.

-come possiamo catturare quell'animale?! Ci è sfuggito un'altra volta, starà andando sicuramente dall'ultimo dio della distruzione-
-quel topo di me...-Beerus stava per sbraitare ma si bloccò grazie all'intervento di Whis.
-lord Beerus niente imprecazioni davanti ai più piccoli-
-g-giusto-

Piccolo time skip.

Daishinkan era rimasto con Reiki e le triplette, pensava ad altro oltre che al drago, si chiedeva se Blue si fosse calmata e quando sarebbe tornata.

-papà?-
-si?-
-stai pensando alla mamma?-
-si...-
-non preoccuparti, tornerà appena avrà sistemato tutto-
-sistemato cosa?-
-ha detto che deve placare il drago-
-così non farà del male a nessuno-

Daishinkan spalancò gli occhi, Blue voleva affrontare il drago da sola?
Il cuore gli iniziò a battere velocemente, non poteva immaginare che Blue stessa era il drago.

In un luogo sconosciuto.

Osservavano, soltanto questo, solo per quella volta le loro controparti erano con loro, c'era un forte dibattito in merito a Blue.

-un mezzo sangue non può essere un dio drago!-urlò uno.
-concordo! Addirittura un angelo!-
-cosa c'è che non va?-
-gli angeli sono solamente degli schiavi! Permettere una cosa simile sarebbe del tutto oltraggioso!-
-ha il diritto di essere una dea drago, è nel suo sangue-
-suo padre non doveva avere una progenie, avrebbe dovuto rispettare la tradizione!-
-ciò che ha fatto è nel passato, lei è al comando che vi piaccia o no!-

Poi arrivò lei, sia dèi di luce e dèi corrotti si voltarono, non produssero suono.

-cos'è questo trambusto? Stavo giocando con le mie bambole-sospirò con quella voce da bambina.
-siamo in disaccordo-
-ditemi qualcosa di nuovo-sbadigliò.
-guarda tu stessa bambolina-sorrise un dio drago dietro di lei, era completamente coperto da bende, solo bocca e naso erano scoperti.
-hmm capisco... Beh... Avrei una soluzione, volete sentirla?-

Non poterono fare altro che annuire.

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