Revenge. (Bonus Pt.)
Herobrine non riusciva a starsene con le mani in mano.
Aveva visto tutto, tutto ciò che era successo.
Dalla costruzione dell'orologio all'ultima conversazione tra Entity e Stefano, dal primo all'ultimo istante.
La sua presenza era stata camuffata dai suoi poteri in ogni momento ovviamente, senza che nessuno scoprisse che stava ascoltando le varie discussioni, passando facilmente in diverse linee temporali.
E concluse semplicemente con un'affermazione più che normale da fare: Entity stava commettendo un grosso sbaglio.
Ma Herobrine sapeva bene che Entity non era stupido.
Almeno, sapeva della sua natura da sadico, apatico ed elegante, ma egli stava commettendo un grosso sbaglio.
Avrebbe creato una distorsione temporale capace di distruggere l'intero universo, altro che Pandemonium.
Ma Herobrine non solo era curioso di venire a conoscenza del piano di Entity, voleva sapere a tutti i costi ogni dettaglio di quella mente malata appartenente al demone che per anni lo aveva sopraffatto in potere e sottomissione.
Si manifestò davanti alla magione sulla montagna, durante una tempesta di neve.
Amava il freddo e quello era il tempo perfetto per lui, insieme alla nebbia e alla pioggia.
Osservò con indifferenza l'enorme edificio, spoglio di qualsiasi mostro, guardia o creatura per la difesa, iniziando a dirigersi verso il portone d'ingresso.
Sentiva il freddo sulla sua pelle, insieme ad un innato senso di adrenalina crescente ad ogni passo che compieva verso l'enorme ingresso.
Afferrò con decisione le maniglie e fece pressione verso di sé, spalancando la porta con un'inquietante facilità.
Niente serrature, niente lucchetti, niente barriere.
Niente di niente.
La fortezza di Entity era tutto il contrario di impenetrabile, chiunque avrebbe potuto metterci piede se avesse voluto.
Già, se qualcuno avesse mai voluto entrare, ma era improbabile dato che dall'esterno la magione sembrava cupa e vuota.
Fece qualche passo all'interno della fortezza, sigillando il portone alle sue spalle e ascoltando l'eco che quest'ultimo emise alla sua chiusura.
I suoi occhi bianchi vagarono lungo il vuoto e freddo ingresso, buttando più e più volte occhiate su dettagli e quadri già rivisti in passato.
Il tutto era illuminato da torce di pietra rossa e da lampade sempre composte dallo stesso materiale, dando una sensazione di opacità anche con una fonte di luce.
Ma Herobrine non si accorse di un dettaglio da non trascurare: il silenzio si era fermato.
Esso era stato sostituito dalle malinconiche ma melodiose note appartenenti a ciò che doveva essere un pianoforte, se le orecchie non lo ingannavano.
Emise un'espressione stupita, chiedendosi mentalmente quando e come quel demone avrebbe potuto suonare uno strumento del genere.
I suoi passi verso la scalinata centrale rimbombavano ovunque per via del senso di vuoto dell'entrata, accompagnati dalla musica del pianoforte.
Continuò lentamente a passare per un gradino all'altro, fino ad arrivare in una sala, presumibilmente il salotto della casa, arredata da un camino con del fuoco scoppiettante, un divano di discrete dimensioni, due poltrone e un tappeto in mezzo, mentre tutti i muri erano coperti da miriadi di librerie e scaffali che contenevano libri di ogni genere.
E infine i suoi occhi si posarono sulla figura più evidente in quella stanza, essi si posarono sul pianoforte a coda.
Seduto sullo sgabello vi era Entity, girato di spalle, che con la sua bravura muoveva le dita sui tasti dello strumento, emettendo suoni favolosi.
Herobrine pensò di immobilizzarlo alle spalle per poi farlo parlare, ma il suono del pianoforte lo aveva ipnotizzato, come se da esso provenissero non solo delle note semplici e delicate, ma un'intera melodia capace di incantare chiunque al solo ascolto.
Per quanto quella creatura fosse pericolosa ed estremamente intelligente, il demone dagli occhi bianchi aspettò con una religiosa pazienza la fine di quella esercitazione.
Ma ad un tratto, lo spartito venne troncato di colpo, velando la stanza con un inquietante e fastidioso silenzio.
Entity teneva le dita appoggiate sui tasti che avrebbe dovuto premere per continuare il brano, ma esse non si mossero, lasciando Herobrine con il fiato sospeso.
Si era già abituato con molta facilità a quella musica.
Ma dalla sua bocca scappò una lieve risata ed essa si contorse in un ghigno di scherno, incrociando le braccia al petto con fare superiore.
"Hai dimenticato che cosa viene dopo per caso?" Chiese con un tono divertito, sentendosi stranamente bene dopo aver assistito ad una presunta figura grezza commessa dal demone.
Ma Herobrine fece sparire quel sorriso non appena vide le mani di Entity verso l'alto in procinto di continuare a suonare.
Ma non fu quello il loro intento.
Infatti, esse si posarono con violenza sui tasti del pianoforte, creando più suoni messi insieme che sembravamo gli stessi lamenti del pianoforte che veniva trattato con così poca cura, non come prima, che veniva accarezzato con un tocco delicato e attento.
La sua espressione venne presto avvolta da uno stato di stupore per via di quello strano gesto, non prima di aver sobbalzato per colpa del lieve spavento.
"So perché sei qui."
La figura incappucciata si alzò con lentezza dallo sgabello e si mise al di fuori del pianoforte, girando di poco la testa verso il diretto interessato e fissandolo con i suoi occhi tinti di rosso, un rosso più acceso delle altre volte in cui lo aveva visto.
Herobrine smise di comportarsi con tanta indifferenza e assunse una posizione di allerta, aspettando che altre frasi uscissero dalle labbra di Entity.
"Vuoi sapere perché ho concesso i miei poteri ad un tuo vecchio alleato come Stefano, non è vero?" Chiese girandosi completamente verso di lui.
Herobrine non rispose ancora e pensò ad una veloce risposta per farsi spiegare tutto.
"Forza, sorprendimi... Dimmi che diamine stai combinando questa volta. Vuoi ancora purificare o cose del genere per caso?" Chiese con una coraggiosa ironia.
Dalle labbra di Entity fuoriuscì una lieve risata roca e profonda, a labbra chiuse, una risata che fece rabbrividire il demone.
"No, ho già fatto ciò che dovevo, semplicemente... Voglio lasciare il mio segno in altri universi." Disse semplicemente.
Herobrine fu confuso da quella risposta, iniziando ad allentare la presa che aveva fatto sui muscoli per assumere una posizione di difesa.
"Che stai dicendo?" Chiese ancora.
"Sto dicendo che in questo mondo non posso fare più niente, dopotutto... Esso è solo una replica di quello vecchio."
Cercò di riordinare tutte le informazioni che aveva raccolto, senza però ricavare nulla di buono.
Ma infine, esso capì lo scopo della sua opera.
"Mi stai dicendo che vorresti influenzare gli altri universi solo per lasciare un segno del tuo passaggio?"
"E che potrei anche aver bisogno di altri alleati per farlo. Che ne dici, Herobrine? Potrei sempre darti un posto d'onore... Chi lo sa."
Fu stupito da questa sua affermazione, notando quanto fosse autoritaria la sua postura e il suo tono di voce.
Ci mise un po' per decidere.
Cosa poteva fare in quel vecchio mondo?
Che senso aveva rimanere nella replica di un mondo ormai distrutto?
Perché non sperimentare qualcosa che era già successo in passato?
Inoltre, per quanto la sua influenza fosse già stata abbastanza nel nuovo mondo, lui non era più calcolato così tanto.
Herobrine tese la mano a Entity con disinvoltura, osservandolo con attenzione.
"... E sia, ti aiuterò."
Il demone incappucciato strinse la mano con un sorriso soddisfatto sul volto, scuotendola di poco e lasciandola subito dopo.
"Perfetto... Sono contento di questa tua scelta, Herobrine. In fondo... Siamo due creature simili, per certi versi è meglio così." Affermò Entity sorridendo.
Herobrine annuì lievemente a quell'affermazione e uscì dalla fortezza senza proferire altre parole.
Sapeva bene cosa aveva fatto, sapeva bene cosa c'era in ballo.
Ma si era stancato di tutta quella tranquillità.
Il mondo aveva bisogno di un po' di caos, e lui ed Entity lo avrebbero portato, in un modo o nell'altro.
Perché sì, entrambi volevano che il meraviglioso e potente caos regnasse ancora una volta.
Beh, che dire!
Mi dispiace se ho aggiornato con qualche minuto di ritardo, ma mi era venuto il blocco dello scrittore ;w;
Comunque... Spero che vi piaccia! Questa era la parte bonus che vi avevo annunciato
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3
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