The reason for this is..

Era così felice: Luke saltava sul divano mentre chiamava tutta la sua famiglia a dirgli che era Papà.

Avrebbe cullato la sua piccola creatura prima di posarla nel suo lettino alla notte; gli avrebbe dato il biberon, cambiato il pannolino (a meno che non fosse schizzinoso,l'avrei fatto io).

L'idea non lo spaventava,anzi,era contentissimo.

Louis,Jack  e i loro soci erano stati arrestati,tutti. Nessuno ci avrebbe più disturbato.. Avevamo solo un piccolo problema.

Dovevamo riportare Treace a casa,e spiegare ai genitori cosa fosse successo. Ci saremmo inventati qualcosa,certo,non potevamo spifferare tutto.. Ci avrebbero preso per dei pazzi e portati da uno Strizza Cervelli.

"Luke,Luke! Fermo!" Urlava Treace ridendo mentre cercava di fermare i suoi salti mortali,ma non l'ascoltava. Anzi,ulrlava ancora più forte di lei.

In quel momento mi ricordai di quando mia madre mi raccontò la reazione di papà nel sapere che ero nel suo grembo materno.

Si alzò, prese la propria borsa di lavoro e uscì di casa. Non era ancora pronto,diceva mamma,dovevo dargli tempo.

Infatti tornò il giorno dopo. Posò la borsa sul divano e si diresse in camera da letto,dove la moglie dormiva tranquillamente.

È un angelo,pensò mentre sfregava la mano sul ventre coperto dal piumone color rosa opaco.

La donna aprì lentamente gli occhi color oro,e sorrise,vedendolo davanti a lei.

Le cose andarono bene,finché i dottori scoprirono della sua malattia al cervello. Sarebbe morta.

Fortunatamente,riuscì a farmi nascere senza problemi,anche se due giorni dopo cedette.

La perdita della mamma causò a papà grandi problemi.

A volte la sognavo,mentre mi raccontava di quell'avvenimento. L'aveva scritto pure su una lettera in ospedale,avvisando mio padre di consegnarmela,non appena sarebbe morta.

E così fece,tornò a casa e mi diede la lettera fra le mani.

Avevo dieci anni.

Lessi la firma della mamma sulla carta sullo spazio dedicato al mittente,con sotto scritto un ti voglio bene veloce.

Aprii veloce la busta,ritrovando la lettera e la iniziai a leggere. A metà lettura i miei occhi si gonfiarono di lacrime e non riuscii ad andare avanti,avendo la Vista confusa.

Ripresi a leggera il giorno dopo.

Mi raccomando,Diamond,appena avrai un bambino,o una bambina,preoccupati anche della reazione del padre.

Ti voglio bene,tesoro.

"Allora,come lo chiamiamo?"

La voce di Luke mi riportò alla realtà.

"Non saprei." Sorrisi goffamente. Da piccola davo sempre e solo il nome Jason ai bambolotti che mi regalava la nonna.

Mi schiarii la voce. "Ti piacerebbe.."

"Jason?" Intervenne lui.

"Si,te lo volevo proprio chiedere." Risi e lui unì la sua risata alla mia.

"Allora.. Va bene?" Sussurrò lui speranzoso.

"Si" Sussurrai e corse ad abbracciarmi,per poi inginocchiarsi e leccarmi la pancia. Risi.

"Luke,dovresti baciarla la pancia,non leccarla."

"Ma io sono originale!" Sbottò ridendo per poi lasciare un leggero bacio sul mio ventre.

***

"Stai tranquilla,andrà tutto bene." Sussurrai a Treace cercando di farla calmare.

Eravamo sotto casa dei suoi genitori. La macchina di Luke stava parcheggiando nel vialetto per poi finire col spegnersi.

"Andrà tutto bene." Ripetei guardandola negli occhi,ma sembrò comunque non funzionare.. Se fossi stata in lei,sarei scappata via dall'auto.

Scesimo dall'auto,camminammo fino alla porta,Luke suonò il campanello.

Andrà tutto bene.,Pensai.

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