"Tutto bene?" Chiesi a Trace, spostandomi vicino a lei sul materasso della camera di Luke

Avevo deciso di passare una serata da loro per evitare di pensare alla disperazione dei genitori riguardo alla situazione.

Non era semplice: ovunque guardassi la foto di lei,sorridente,mentre i capelli raccolti in uno chignonne che sottolineava la scritta 'Missing.'

Le persone ne parlavano per strada,sui giornali e alla televisione.

Riuscivo a distrarmi solo grazie ai cruciverba,venduti una volta alla settimana in Edicola.

Mi sentivo diversa. Anche se nessuno sapeva che mi tenevo in contatto con Treace,mi facevo schifo da sola.

Avrei voluto urlare,spaccare i vetri delle vetrine dicendo che Treace c'era,Treace era viva.

Io nascondevo Treace.

Mio padre leggeva i giornali che buttava il postino alla nostra porta,e sempre in prima pagina venivano esposte le foto segnaletiche di Jack: occhi freddi come il marmo,capelli sporchi e nessun'ombra di un sorriso.

***

"Scusa Treace,io.. Davvero. Ho reagito male. Scusa."

Ero appoggiata con le mani sul suo banco. Lei era intenta a leggere un romanzo d'amore.

Sorrise appena.

"Va bene,Diam."

***

"Si, é divertente stare qui con Luke, se volete stasera vi lascio la stanza per voi due, così potete..." ammiccó. "Tanto lo so che avete già fatto..." fece un gesto con la mano ridendo dopo aver visto la mia faccia che aveva assunto l'espressione di una che guarda la merda di un cane per strada.

"Ti voglio bene scema" dissi abbracciandola.

"Anch'io" rispose lei stringendomi.

Prevedevo una strana serata,ma per ora andava tutto bene.