Miss y

Clycia

Continuo a sentire il tuo profumo sulla mia felpa bianca, che tengo tra le mie mani, sotto il naso, e che fino a quel preciso istante mi ha tenuta calda al posto tuo, come se tu fossi sempre con me, nonostante la distanza, nonostante tutte le critiche che siamo costretti a sentire tutti i giorni, ancora e ancora. Cammino cercando di non pensare a tutte le cose brutte che hanno detto su di te, su di me. Una lacrima nel frattempo scende per cadere sulla guancia, il mio cuore piange per te, anche se sa che dovrà aspettare generalmente tanto tempo per darsi pace, ma questa volta, per fortuna è in ansia perché sa che manca poco per rivederti, di nuovo.

"Ho allacciato le mie scarpe solo per arrivare fino a te Venere si unisce a Marte
Se alzi gli occhi al cielo certe storie brilleranno sempre ed altre le dimenticherai ci sono cose che una volta che le hai perse poi non tornano mai. E se già ti dico porta le tue cose da me non dirmi è troppo presto perché io ti prometto che staremo insieme senza cadere. E ogni mio giorno ti appartiene ti prometto che inganneremo anche gli anni. Come polvere di stelle filanti e sarà scritto in ogni testo che niente può cambiare tutto questo Incancellabile ogni volta che mi guardi posso farti mille promesse o ingoiarle come compresse e mandare giù queste parole senza neanche sentirne il sapore.
Questo mondo da soli non è un granché sì ma neanche in due però con te è un po' meno buio anche quando il cielo è coperto di nuvole"

Sento queste parole, accompagnate dalla melodia in sottofondo, mentre cammino per il centro storico della mia città e ogni volta che ti penso, succede sempre qualcosa di particolare, di unico che mi segna nel tempo, nemmeno a volerlo programmare! Sento lo scricchiolio dei ciottoli sotto le mie scarpe, ad ogni mio passo, la punta delle suole quasi scivola, ma permette di non perdere l'equilibrio, e il passo aumenta contemporaneamente, man mano che la mia mente prende coscienza dal fatto che ci vedremo di lì a poco. Pochi minuti dopo, mi ritrovo di fronte al tuo viso, il cuore che pulsa non solo sangue, le mie mani sotto la tua giacca, il mio respiro accelerato tenta di frenare, la mia testa sul tuo petto mentre il tuo calore che parte dal tuo essere attraversa il tuo corpo per arrivare al mio cuore, il quale sussulta ogni volta che la mia mente cede al tuo desiderio. Tra i miei capelli c'era il vento della solitudine, come una tempesta infinita, contemporaneamente cerco un rifugio, te. Al di fuori del mio cuore, faceva troppo freddo, ma per fortuna, ora la tua anima mi riscalda come la coperta fatta dalle tue braccia, con impresso il tuo profumo. Avevi paura toccarmi perché eri consapevole della mia fragilità, mi tremava il cuore quando ti pensavo ed eri lontano, ma per mia fortuna mai col pensiero.

Quando ricordo la prima volta, è stato con un bacio sulla fronte, e un ti amo. Mi sentivo persa come un astronauta nello spazio senza saper cosa fare, ma sei riuscito a sciogliere il mio cuore coperto da uno strato ghiacciato con una semplice carezza e pazienza. Le tue labbra sulle mie erano dei petali sulla mia chiara e pelle delicata, il tuo primo bacio mi liberò come una rondine dalla gabbia afflitta da un incanto malefico, mi fece conoscere una nuova sensazione, di libertà e così nuova per me, prepotente, viva, reale tanto da riuscire a toccarla. Ero selvaggia come un leone scappato dalla cattiveria del mondo umano, ma i tuoi abbracci, quando accade, tutto il mondo diventa bianco come un mio foglio bianco, ancora integro puro dall'inchiostro e ignaro del suo destino. I gradini che salivo, quando mi avvicinavo a te, come la prima volta avevo voglia di farcela, perchè dovevo farcela, per arrivare anche fino al cielo, per trovare così un angelo, ma non facevo altro che scendere, scendere nel sotterraneo come se fossi in un'illusione ottica, ma talmente reale da confondere il mio stato psichico. Ero convinta di salire perchè tale era la pendenza che facevo fatica a stare in piedi, rischiavo perennemente di cadere indietro e ironicamente sedermi. Ora Tu sei la mia luce, che mi accompagna nel salire ogni gradino, perché con te è come essere una persona diversa, vivere una vita nuova. Sì, tu sei il mio raggio di sole dopo la pioggia di tempesta, Tu mi hai salvata dalla mia stessa ombra e cattiveria che avevo nel confronti di tutti. Hai trasformato la mia vista nera, nella quale hai fatto entrare la luce della vita, ma quella bella dove tutto è luminoso, gioioso e pieno di felicità. IO Non voglio perderti, perché le nostre anime così legate da destini precedentemente scritti, c'erano farfalle danzanti, man mano se ne aggiungevano altre a formare un tornado meraviglioso, adesso il nostro giardino in cui siamo arrivati senza accorgerci, è pieno di fiori. Trasformi inconsciamente la mia anima in un giardino, il nostro giardino dove la tua linfa di vita mi fa rinascere come una pianta morta, i tuoi occhi sono la mia aurora boreale preferita in inverno,  che vedo dal mio giardino nella mia mente.

Il tuo profumo è la mia fragranza preferita, mentre trascrivo, il nostro amore nelle pagine di un libro, anche se non mi basterebbero le pagine presenti per amarti ancora, hai detto che farai qualsiasi cosa per rendermi felice e per vedermi sorridere, o comunque non ferirmi e non farmi allontanare da te. Portami la luna, le stelle. Portami il mare, ma non puoi perché c'è l'hai negli occhi, quegli occhi azzurri, dai quali non posso allontanarmi perché mi danno l'ossigeno, che necessito per vivere e se dovesse succedere, un giorno senza vederli è come morire. La pioggia nel Sahara, vedendo i tuoi occhi, vedo scorrere cascate, ho paura ma voglio perdermi nel tuo sguardo, scusa, è più forte di me, non ti resisto. Portami nel mondo dei sogni, nel tuo mondo e lasciami lì, resta con me, come la prima volta quando mi ci hai buttato forse per sbaglio, forse pur non conoscendomi. Quando chiudo gli occhi vedo solo te, perché sei la favola che leggevo prima di dormire nei libri quando ero una bambina ma immensa di sogni, e ora quella favola la sto scrivendo io. Non sei un illusione per fortuna, sei reale davvero, le mie lacrime, come le gocce di rugiada, tu le raccogli una ad una delicatamente e le poggi con cura come tu solo sai fare su una foglia accanto al tronco, ma il sole le asciuga in fretta. Ora non mangio più perché non sento più fame e il tuo amore mi sazia, per questo non mi serve altro, siamo andati nel bosco, non ho paura, perché con te posso andare ovunque, sembrava che camminassi sul fuoco, quando gli altri ci gradavano mentre eravamo insieme, solo perché mi preoccupavo del loro giudizio, ma era solo la tua mano che stringeva la mia a rendere tutto splendido e roseo.

Il tuo abbraccio trasmette così tanto calore, che arrivando dal tuo cuore così come anche tanta gioia e felicità, che trasmetti semplicemente sorridendo, e non ti basta altro. Ballavamo con il silenzio intorno ma con la musica dentro, come se fossimo sulla pista da ballo e i cui protagonisti eravamo proprio noi, e i fari delle luci seguivano ogni nostro passo, e il mio cuore che batteva sempre più forte. La tua anima e il tuo essere così belle e meravigliose, come una melodia che non mi stancherei mai di ascoltare, facevo fatica nell' addormentarmi perché ogni notte, con te, era una notte bianca, ma va bene così perché a me basti tu! Luce legge queste parole in una lettera anonima, scritta su carta normale , ma con la calligrafia del computer, e ancora emozionata mi abbraccia con le lacrime che le sgorgano insoddisfatte dai suoi piccoli occhi. Io nel frattempo mi ero fatta mille domande, su chi l'avesse scritta, come faceva questa persona a conoscere il suo indirizzo, e tante altre domande simili, ma continuò ad abbracciarla.

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