Fratelli strani e problemi con i gabinetti
NOPE's POV
-Nope svegliati! Devi andare a scuola!-
Mio fratello non mi lascia mai tregua la mattina, o mi alzo o mi alzo. E sono appena le sei e mezza. Ed è appena iniziata la scuola. E questo è il primo giorno.
Sono in treno, la gente mi fissa in modo strano. Che cosa volete dalla mia vita? Non ho mica un bulbo oculare nero con l'iride bianca!
Devo smetterla di pensare ad Aniel, ma è difficile farlo se non posso leggere il libro che mi sono portata dietro. Io devo sapere come finisce. Caspita, mi mancava solo un capitolo, e quell'assassino illusore mi ha maledetto. L'unica soluzione che ho è trovare i sette elementi, il punto dolente è che non ho idea dell'aspetto che possono avere, non so dove potrei trovarli. Aniel non è stato molto chiaro quando me ne ha parlato. Stupido assassino, non sono più al sicuro. Da quando ho scritto quel testo perché non avevo niente da fare, è successo tutto questo casino. A volte mi chiedo se non debba fare un reset al mio cervello e diventare una stupida frivola ragazzina, sarebbe molto più normale che ricevere visite da assassini provetti che uccidono con l'inganno e la magia. E Aniel è uno dei peggiori, assetato di potere, viscido, che lavora da solo. Mi chiedo se io possa cambiarlo scrivendo di lui....ah già, non posso neanche scrivere.
Mi ha tolto quasi tutto il mio potere.
L'unico limite che ho è che tutto ciò funziona solo sulla carta. Dai cellulari e altri oggetti elettronici non posso estrarre nessuno, a quanto dice lui. E a questo punto è vero, dato che le mie storie le scrivo sul pc da anni e nessun personaggio minaccioso è mai venuto a disturbarmi il sonno.
Passo la giornata a pensare, a cercare. Ma degli elementi niente traccia.
-Nopeeeeee! Nopeeeeee! Mi è caduto l'anello nel water!-
Ma non posso avere almeno un fratello normale? Aspe...anello...
-Si, arrivo io a darti una mano Sam!-
Mio fratello vedrà scomparire il suo caro anellino nosense entro pochi minuti. O ore. O giorni. Devo solo pianificare in modo perfetto il mio inganno.
Mi dispiace fratellino...o forse no...
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