Divento una ladra con metodi poco ortodossi.
Stamattina mi sono svegliata con i capelli messi peggio del solito, vestita come la sera prima e coperta con un cappotto nero di pelle. E ho paura di ricordare ciò che è accaduto ieri.
Ma ormai il danno è fatto, ho appena ricordato quel coglionazzo. Ed è fantastica questa frase, posso riferirmi ad entrambi.
Il mio debito in arte può aspettare. Ora ho un odio impegnativo verso la mia ex-cotta. E ho anche un modo perfetto per vendicarmi. So bene quanto quel bimbominchelangelo adori l'anello che sua nonna gli ha lasciato in eredità. Sarebbe un peccato se sparisse casualmente nel nulla. Che peccato eh?
-Nope...-
Eccolo, la feccia dei truzzettini, il reietto della mia società mentale.
-Che vuoi, Joel?-
Essere incazzosi mi scarica la tensione. Che bello essere incazzosa.
-Volevo scusarmi.-
-Di cosa, coglioncello?-
Sibilo malevola. Adoro questo tono di voce, mi rende malvagia e Serpeverde quale sono.
-Per ieri sera...-
-Peccato, credi davvero che io ti possa perdonare. Poverino, i sogni infranti fanno male eh?-
Ma se si sta scusando, lo fa perché voleva essere mio amico o perché si sente in colpa?
Forse vuole vantarsi di essere bravo in arte quando gli permetterò di darmi ripetizioni. Non accadrà mai.
Lo fisso ancora un po' negli occhi con rabbia e malvagità, poi mi giro e cammino con stizza verso la mia classe.
Devo pensare velocemente a un modo per prendere quell'anello, un modo crudele e astuto, per far si che non se ne renda neanche conto. Lo saprà a tempo debito.
-Signorina Gold, può stare attenta alla lezione?-
-Certo professoressa.-
La voglio morta. O traumatizzata. So bene cosa farò quando riavrò la capacità di scrivere. Sarò malvagia e spietata.
-Fa bene, i suoi voti in matematica sono poco rispettabili.-
Sarà DECISAMENTE traumatizzata.
Non sono una ragazza rispettosa e mai lo sarò. Stare attenta ad una noiosa lezione di matematica non è nella mia lista di cose importanti da fare.
Probabilmente quell'idiota di Aniel vuole novità entro oggi, è molto stressato da questa storia e vorrei poter tornare a scrivere, per una santa volta, come le persone normali. In senso lato. Ora che conosco il mio potere, sarò capace di fare grandi cose. Dominerò il mondo! Ma per ora voglio delle piccole vendette. Soprattutto su quella simpatica prof.
E sicuramente non sarà Aniel a fermarmi. Ne tantomeno Joel.
Comunque se voglio poter scrivere, devo sapere bene cosa sto facendo. E devo stilare un elenco degli anelli in circolazione.
Quello di mio fratello non è uno dei sette, ma il mio sì. Joel ne ha uno è devo controllare che sia magico.
Ho visto molte persone con degli anelli, credo che anche la direttrice del mio orfanotrofio ne abbia uno, e anche Maria.
Anche la prof ne ha uno.
Finalmente l'ora è finita, posso andare a prendere un pizzetta al bar della scuola.
Ovviamente, Joel è davanti a me, spero che non mi veda. Oppure spero che lo faccia. Devo prendere quell'anello. Si è girato. Tipico.
-Nope!-
-Vines. Cosa vuoi?-
-Perchè ora mi chiami per cognome?-
-Indovina.-
-Nope, io non volevo farlo. Sono stato costretto.-
-Io sono stata costretta. Oh, si, sono stata davvero costretta a vivere in un orfanotrofio. Ma tu? Sei stato davvero costretto a intrufolarti nell'orfanotrofio e a ridurre a nulla l'unico albero del cortile? Non credo proprio.-
-Joel? Cos'hai fatto?-
Meraviglioso, il suo migliore amico ora è venuto qui. Spero che lo odi anche lui dopo questo.
-Ehm...ti posso spiegare...-
-Joel, ecco cosa stavi facendo in verità ieri sera, quando mi hai dato buca.-
-Ve lo ripeto, sono stato costretto. Non avrei mai fatto nulla del genere.-
Non posso sentire un'altra minchiata del genere, potrei seriamente far male a qualcuno. È meglio per tutti che me ne vada.
Per fortuna la mia fantastica vista acuta è sempre pronta a cogliere i miei bisogni. E la mia intelligenza - o stupidità, non saprei - agisce sempre al momento giusto.
Lo prendo per la mano che indossa l'anello, circondandolo con le dita con circospezione. Ma non basta, se glielo sfilo così se ne accorgerà. Le mie labbra si premono automaticamente sulle sue. E i miei battiti cardiaci sono partiti in quarta verso il mondo dei tamburi tigrati.
Mi stacco sconvolta da me stessa e da quello che ho appena fatto, senza però dimenticarmi dell'anello.
E ovviamente, come vera Serpeverde quale sono, corro via.
#spazioautrice
Questo è l'ultimo dei capitoli che avevo in programma, non so se continuerò o se chiuderò qui la storia...
Spero che vi sia piaciuta :)
Catliss
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top