Aqua Caerulea
La Bambina era in difficoltà nell'acqua. I bagnini erano troppo occupati con le altre persone e non poterono aiutarla. Sabrina non riuscì a rimanere a guardare. Mentre correva verso il mare vorticoso pregava che i suoi anni di piscina servissero. Raggiunse la piccola in poche bracciate e, aiutandosi con la tavola, la portò a riva.
A pochi metri dalla riva Sabrina non riuscì più a muoversi. Era capitata in un mulinello. Istintivamente si immerse e si ritrovò nell'acqua profonda. La riva era ben distante, ma non significava nulla. L'importante in quel momento era uscire dal mulinello. Si immerse contro la corrente e continuò fino a raggiungere il fondale. Le iniziarono a fare male i polmoni e le venne mal di testa. Stava finendo l'aria. Era avvolta dalle tenebre. Si girò intorno ma non vide niente nell'acqua scura. Iniziò a vedere sfocato e finì in uno stato di semi incoscienza. Una luce nella profondità la fece svegliare. La circondo e la riportò finalmente in superficie che i genitori non le fecero più abbandonare.
Sabrina sospirò a quel ricordo. Era seduta sul bordo della vasca e stava disegnando i pesci. Andava all'acquario a lavorare nei weekend. era un modo per rimanere comunque vicino al suo amato oceano. Da quel giorno però non si era più immersa nelle acque profonde, se non delle vasche. Lanciò il quaderno giù dal bordo e si mise a pensare cosa le mancasse fare per finire lì. Venne spinta in acqua. Risalì velocemente e guardò male il terrorista. Era il nuovo dipendente dell'acquario. Il classico ragazzo carino, muscoloso ma non troppo con una buona media e un'ottima reputazione.
<<Idiota>> sibilò risalendo e andando ad asciugarsi. Finì di dar da mangiare ai delfini, il giro turistico coi bambini e lo spettacolo con le foche e poi tornò a casa. Era sera ormai e per le vie della città di mare c'era una dolce brezza. Camminò sulla spiaggia con le scarpe in mano. Una le scivolò e le finì nell'acqua. Rimase a fissarla per un po' prima di accucciarsi per riprendersela. Un'onda la spinse più in là e sbuffando appoggiò lo zaino e l'altra scarpa sulla sabbia. Il mare sembrava farlo a posta. Ogni volta che si avvicinava la scarpa si allontanava. Ad un certo punto scomparve sotto la superficie. Lei si tuffò alla ricerca dell'oggetto ma non lo trovò.
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