Un dolore che ci unisce


"Charlie?!"

Mi guarda con occhi sbarrati, sembra stupito.

"Draco!!! Ti sei svegliato davvero?Come ti senti?"

"Io...Bene credo..."

Questa sua gentilezza nei miei confronti mi confonde.

"Da quanto tempo sono in questo letto?"

"Quindici giorni..."

"Cazzo!"

Balzo a sedere come un scheggia incurante della stanza che inizia a girarmi intorno.

Mi devo alzare.

"Il processo! Ho saltato il processo,mi rinchiuderanno, io non voglio...Devo andare..."

Ma Charlie con la sua stazza mi ributta a letto senza troppa fatica.

"Stai calmo e rimettiti sdraiato.Manderò un gufo a Madama Chips per farti visitare, questa è la cosa più importante. Il processo é stato rinviato, Harry ha pensato ha tutto."

Harry.

Si aspetta di trovarlo al suo fianco.

"Dov'é?"

Non c'è bisogno di specificare chi.

"Bhe, lui...E' stato molto indaffarato in questo periodo, fa avanti e indietro dal Ministero e..."

Le sue parole non mi convincono.

"Se n'é andato?"

All'improvviso la consapevolezza che possa avermi abbandonato mi sovrasta.

Eppure io lo sentivo, lo sapevo che era stato al mio fianco per tutto questo tempo.

"Sta solo cercando di tenersi impegnato Draco, ha sofferto molto nel vederti così...E vorrei ringraziarti per quello che hai fatto per lui..."

I ringraziamenti di Charlie mi scivolano addosso.

La mia mente è solo capace di pensare che lui non è qui.

"So cosa stai pensando Malfoy, non ti ha dimenticato, lui ti ama."

"Sì, ma ama anche te."

Charlie sobbalza alle mie parole.

"Tu come...Ci hai sentiti parlare?"

Annuisco lentamente con la testa.

"Riuscivo sempre a sentire tutto."

"E perché non ti sei mai svegliato?"

"Perché Harry non me l'hai chiesto apertamente, ma l'hai fatto tu..."

Charlie abbassa il capo giocherellando con le mani.

"L'ho fatto per lui, ha bisogno dite."

"Anche tu hai bisogno di lui."

Mi sento vuoto, ma so che é la verità.

"Harry ha giocato con me così come ha fatto con te. La battaglia e tutte quelle uccisioni lo hanno portato a buttarsi fra le tue braccia, poi quando non gli sei più servito é venuto da me. Ed ora, che ora quasi moribondo nel letto, é corso di nuovo da te per non rimanere solo. Apri gli occhi Charlie."

Lo vedo alzarsi in piedi nervoso per poi camminare in tondo nella stanza.

"Non dire così, lui tiene a te così come tiene a me..."

"E' un opportunista!"

"Ma lui ti ama!"

"Ha avuto un mese per dirmelo e dimostrarmelo, non ne é stato capace!"

Charlie si risiede, le mani poggiate sulla faccia stanca.

"Io non so cosa ti aspettavi da lui,ma Harry é fatto così, hai ragione quando dici che ha paura di rimanere solo, é stato solo tutta una vita, ed ora non vuole perdere le due persone più importanti per lui..."

"Dai suoi comportamenti non sembra."

Charlie vorrebbe rispondermi ma si blocca sentendo qualcuno salire le scale.

Harry entra trafelato nella stanza con in mano delle buste, borbottando qualcosa sui supermercati babbani.

Le lascia cadere rumorosamente per terra quando i suoi occhi incrociano i miei.

Rimane fermo, immobile.

Nella stanza é sceso un silenzio talmente surreale che mi sembra di sentire il suo cuore battere furioso.

O forse é il mio.

Quando realizza che sono veramente sveglio, accenna due passi per avvicinarsi.

"Ti sei svegliato...Non ci posso credere, é successo davvero..."

La sua voce trema come le sue mani.

Ma non osa toccarmi, rimane al capezzale del letto senza osare avvicinarsi di più.

Io lo guardo, perché riesco a fare solo quello.

Perché ho paura di cadere di nuovo,non voglio più essere preso in giro.

"Vattene."

Capisco di averlo detto sul serio e non solo pensato quando vedo la sua faccia corrugarsi stupita.

"Hai capito bene Potter, vattene."

Non posso chiamarlo Harry, non se lo merita, non adesso.

"Ma..."

"Magari il biondino dell'altra sera ti sta ancora aspettando."

Sbianca.

"Stai usando la legilimanzia su di me?!"

"Ti ho sentito, ho sentito quando ti sei confidato con Charlie. In realtà ho sentito tutto quello che vi siete detti in questi giorni."

Arretra di un passo.

"Posso spiegarti tutto..."

"Spiegare che cosa? Di come te lo sei scopato solo perché mi assomigliava? Di come stai cercando di prendere in giro ancora Charlie perché avevi paura che non mi svegliassi? O forse alla fine ci speravi che non mi svegliassi davvero..."

"Mai! Questo mai Draco, ho pregato notte e giorno purché tu potessi aprire di nuovo gli occhi!"

"Ora che le tue preghiere si sono avverate, il tuo compito qui é finito, puoi anche andartene."

Ma lui si riavvicina e mi prende il viso fra le mani inginocchiandosi davanti al letto.

"Ti prego Draco, lo so di non essere il massimo come persona, ma dammi un'altra possibilità...Io ti amo,l'ho capito, forse ci sono arrivato un po' tardi, ma ora sono qui e te lo sto dicendo..."

Mi mordo un labbro per non scoppiare a piangere.

Perché tutto quello che vorrei fare é tuffarmi su quelle labbra.

"Fai chiarezza coi tuoi sentimenti, non prendere in giro le persone, non farlo mai."

"Io non volevo prendere in giro nessuno..."

Solo ora mi rendo conto che Charlie é rimasto in religioso silenzio sulla sua sedia.

Ed Harry lo guarda, per guardare di nuovo me.

"Ok lo ammetto, sono confuso, ma sono sempre stato sincero con voi due. Siete importanti per me, non voglio perdervi..."

Charlie si alza mettendogli una mano sulla spalla.

"Draco ha ragione, devi fare un po'di chiarezza con te stesso. Vattene, allontanati per qualche giorno,prendi una pausa. Hai bisogno di rimanere solo."

Harry si mette seduto appoggiando la schiena contro il materasso.

"Non posso andare via, appena sapranno che Draco si é ripreso, indurranno il processo..."

"Non c'é bisogno della tua presenza,lo sapevi dall'inizio che non puoi partecipare, ci sarà la McGranitt, e posso andarci io se Draco vuole."

Io avrei voluto Harry al mio fianco, ma non potevo dirlo.

E' sempre stato bravo a tenere nascosta la nostra relazione.

Sarebbe stato uno scandalo.

"Vai..."

Lo dico con voce spezzata.

Le mie parole lo incitano ad andarsene ma il mio cuore lo vorrebbe con se.

Si mette in piedi, indeciso sul da farsi.

Poi si volta per guardarmi.

Probabilmente lo sto perdendo per sempre.

Ma é la cosa migliore da fare.

Si china con la testa verso di me lasciandomi un leggero bacio sulle labbra.

Ed io sto fermo, con gli occhi chiusi.

Perché se solo avessi fatto qualcosa,lo avrei fermato.

Lancia un ultimo sguardo a Charlie e sene va, lasciando le buste ancora per terra.

Ed é qui che inizio a singhiozzare.

Perché ora quello rimasto sono io.

E forse spero che alla fine mi processino, così la faccio finita.

Vedo Charlie incamminarsi lentamente verso la porta.

Il capo chino.

"Non andare via anche tu..."

Si ferma di colpo.

"Per favore Charlie, rimani conme..."

E Charlie rimane.

Prima per Harry, ora per me.

Si infila sotto le coperte e mi abbraccia, ed io mi lascio cullare singhiozzando sul suo petto.

Tutti e due soli.

Abbandonati dalla persona che pìù amiamo al mondo.


Tutti a due a condividere un dolore che ci unisce.

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