Sarai processato Malfoy


La Londra babbana é strana come la gente che ci vive, questa é una delle mie poche certezze. Vanno in giro vestiti in modo assurdo e sempre con l'ombrello in mano, un po'mi dispiace per loro.

Ma ho imparato a conoscerla ed apprezzarla, d'altronde questo é l'unico posto dove posso girare senza essere riconosciuto, senza che sguardi ostili ed accusatori mi perforino la faccia come lame taglienti.

Sì, perché i babbani non lo sanno che ero un Mangiamorte.

In realtà facevo abbastanza schifo ,sono stato in grado di portare a termine un solo compito, e me ne sono pentito cinque secondi dopo.

Silente non volevo ammazzarlo davvero,quell'uomo mi incuteva timore solo a guardarlo, ma non potevo dire al Signore Oscuro di non esserne in grado.

Mio padre aveva fallito quella notte al Ministero, e per salvargli il culo ho dovuto vendere il mio.

Sono cresciuto con l'idea della razza superiore ben inculcata in testa, ma non avevo davvero capito che questo volesse dire eliminare tutti gli altri, compresi quelli che venivano con me ad Hogwarts. Ho sempre immaginato questo ideale come qualcosa di astratto, di poco palpabile, fino a quando mi hanno marchiato sul braccio sinistro chiedendomi di diventare un assassino.

Io non sono un assassino e non lo sarò mai.

Ho iniziato a pensare che le idee di mio padre e di tutto il resto del clan erano delle grandi cazzate, ma ormai era troppo tardi, ne facevo parte anche io.

L'unico modo per tirarmene fuori era fingere di fare qualcosa, ma per poco non ho ammazzato Katie Bell eWeasley.

Non che di Weasley me ne importasse qualcosa, ma non avevo voglia ti attirare le ire di Potter e della Granger su di me, come se già non lo facessero.

Quell'anno Potter era più insopportabile del solito e mi stava sempre alle calcagna, sapevo aveva intuito qualcosa, é scemo, ma non fino a questo punto.

La stronzata l'ho fatta riparando l'Armadio svanitore.

Non appena ho incrociato gli occhi famelici di mia zia ho capito subito di aver commesso un grave errore, avevo detto di non voler essere un assassino, ma così era come se lo fossi.

Da grande codardo quale sono non ho combattuto, nascondendomi dove potevo fino a quando i miei mi hanno trovato.

Siamo scappati, i Malfoy sono bravi a farlo.

Potter ha sconfitto Voldemort, sapevo ci sarebbe riuscito.

I Mangiamorte rimasti sono spariti tutti quanti, fino a quando non é intervenuto il Ministero.

Il Ministro della Magia, con la sua banda di Auror inferociti, li hanno recuperati ad uno ad uno, ed ora si trovano rinchiusi ad Azkaban in attesa del Bacio. Sono più che sicuro che qualcuno a piede libero ci sia ancora, ad esempio io.

Quando sono stato prelevato insieme ai miei genitori e portato in quella torre desolata, il Patronus di Potter ha fatto irruzione chiedendo di liberarmi e di presentarmi nel suddetto bar babbano.

Mi ricordo le facce sconvolte degli Auror ed il Ministro che boccheggiava non sapendo cosa rispondere.

Alla fine gli ordini di Potter si seguono sempre, soprattutto ora che ha salvato il culo a tutti quanti, per cui eccomi qua.

Mi sono già scolato mezza bottiglia di Whisky Incendiario che tengo sempre nella giacca. Questo liquido ambrato é diventato il mio migliore amico, c'é sempre quando ne ho bisogno, ed ha la meravigliosa capacità di annegare i ricordi, di farmi affondare in un mondo silenzioso e ovattato dove nessuno sa chi sono.

Nella merda mi ci sono messo da solo,anche se non penso sia tutta colpa mia, e venirne fuori senza affogare era davvero difficile, non avevo nessuna mano che mi tirasse fuori dall'abisso in cui ero caduto, per questo affondai.

I vestiti babbani mi stanno stretti, sono scomodissimi.

Sono qui da dieci minuti e di Potter neanche l'ombra.

Inizio pensare che sia un suo modo macabro per farmi fuori, ad esempio colpirmi alle spalle con un Crucio e vedermi implorare di uccidermi.

No, non penso, non é da Grifondoro, e non lo farebbe mai in un locale babbano, però non mi spiego lo stesso perché sono qui.

Lo vedo entrare dalla porta con la solita sicurezza e non mi risparmia uno sguardo schifato quando mi vede.

Si siede di fronte a me, non so cosa dire.

Lui é sempre stato l'eroe, io il cattivo,lui il coraggioso, io il codardo, lui l'angelo salvatore, io il diavolo.

Trovarmelo davanti non é affatto facile, non dopo quello che é successo, non dopo quello che sa.

"Whisky?"

Mi sento stupido.

Lo sguardo che mi lancia Potter avrebbe potuto incenerirmi.

"Suvvia Potter, sorridi alla vita, hai vinto una guerra!"

Cerco di sdrammatizzare questa situazione che mi sembra alquanto assurda, ma Potter non demorde, i suoi occhi sono incollati ai miei e penso che mi strozzerebbe da un momento all'altro se solo potesse.

"Sarai processato Malfoy."

Dritto al sodo dunque.

"A differenza degli altri Mangiamorte tu verrai processato, e la tua sorte sarà decisa dal Wizengamot."

Ah.

"Perché?"

E' tutto quello che mi viene da chiedere.

"Hai fatto finta di non riconoscermi a Villa Malfoy, e te ne sono riconoscente, per questo ho deciso di non darti immediatamente in pasto ai Dissennatori, ma nulla toglie che tu sia un Mangiamorte, pessimo, ma pur sempre un Mangiamorte, verrai processato fra un mese."

Pure Potter si é accorto che facevo schifo.

Tipico comportamento da Grifondoro il suo, dare una seconda possibilità anche a chi non se la merita.

"E i miei genitori?"

Sono angosciato all'idea di non vederli più, mia madre in particolare.

"Tuo padre riceverà il Bacio come tutti gli altri, tua madre invece non ha il marchio, non hanno trovato prove contro di lei, penso verrà rilasciata ma al momento rimarrà a disposizione del Ministero per qualche interrogatorio."

Mia madre é la mia salvatrice, mi conosce bene, sapeva che non avrei portato a termine il mio compito,mi ha protetto come nessun altro ha fatto, saperla in salvo mi solleva da un macigno che mi si era già piantato nello stomaco.

Di mio padre non me ne frega assolutamente niente, è colpa sua se sono finito così.

Mi alzo di scatto dalla sedia, devo spaccare qualcosa, mi sento nervoso.

"Siediti Malfoy."

Potrei spaccare la faccia di Potter, ma così addio al mio mese di libertà.

Decido di risedermi, la mia vita fa schifo, tanto vale ricevere il Bacio.

"Perché mi stai aiutando?"

Non é tenuto a fare quello che sta facendo, non me lo merito, io non sono mai stato gentile con lui.

Una volta anzi, al primo anno, quandogli offrii la mano per essere amici, che lui rifiutò.

Mai nessuno aveva rifiutato DracoMalfoy.

"Non ti sto aiutando, sto solo facendo quello che penso sia giusto, non ti sei macchiato di nessun crimine, per cui é giusto che tu venga processato."

"Bene."

Mi alzo per andarmene, il mio amico whisky sta aspettando di essere portato a termine, ed io non vedo l'ora di perdermi nell'oblio per non pensare che la mia esistenza sta andando a rotoli. Ero un foglio di carta bianco, ma qualcuno si stava divertendo ad accartocciarlo più del dovuto.

"Dove stai andando?"

"A godermi il mio mese di libertà se permetti, e a deprimermi per essere rimasto solo."

"Non andrai da nessuna parte Malfoy,davvero hai pensato che ti lasciassi così?"

Ha ragione, mi sembrava troppo bello per essere vero.

"Verrai in quella che una volta era la sede dell'Ordine, con me e gli altri."

"Che cosa?! Con la Granger e tutto l'assedio dei Weasley?! Piuttosto mi Materializzo ad Azkaban da solo!"

"Farai come ti dico invece, e non pensare di venire in villeggiatura, ci sarà da lavorare per sistemare alcune cose, poi ti spiegherò..."

"Davvero pensi che verrò con te?!"

"Che alternative hai?"

Nessuna, aveva ragione, ero solo, e stavolta nessuno mi avrebbe aiutato.

Mi rassegno in fretta a quello che sono sicuro sarà il mese più difficile di tutta la mia vita.

Ci incamminiamo al confine con la Londra magica, davanti il Paiolo Magico.

Potter tira fuori il suo mantello, ho saputo da poco di quell'oggetto formidabile, e un po' mi scoccia che sia nelle sue mani.

Inarco un sopracciglio scettico.

"Non vorrai farti vedere in giro per Diagon Alley vero?!"

Perché Potter ha sempre ragione? Meno gente mi vede meglio é.

Ci copre con quel tessuto che subito ci nasconde dalla visuale degli essere umani.

"Non c'è bisogno che tu ti nascondi..."

"Non mi sto nascondendo, mi accerto che tu non scappi col mio mantello."

Acuto il ragazzo.



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