Non posso più farne a meno
Il rumore dei miei passi rimbomba su tutto il pianerottolo.
Sto cercando di ignorare i quadri appesi alle pareti.
Mormorano da dieci giorni ormai.
Ogni volta che metto piede in quel corridoio li sento bisbigliare il mio nome.
E' Harry Potter.
Harry Potter viene a far visita al signor Malfoy.
Perché Harry Potter é sempre qui per quel Mangiamorte?
Non ci faccio caso ormai, continuo a ignorarli.
Tutto quello che voglio sentire sono parole di conforto da Madama Chips.
Non passa un secondo, ora o minuto in cui spero mi dica che Draco si é svegliato.
Ma questo sembra non succedere mai.
Il Mangiamorte che l'ha colpito é un parente alla lontana di Greyback.
Spero che in questo momento stia vagando per Azkaban come un'anima dispersa.
L'incantesimo che gli ha scagliato gli ha riaperto le cicatrici sull'addome.
Ha perso molto sangue, le ferite si sono infettate.
L'intervento tempestivo di Madama Chips ha permesso che l'infezione non raggiungesse il sistema immunitario.
Le ferite stanno piano piano guarendo.
Ma Draco non si sveglia.
Ho passato giorni e notti di fianco a lui.
Ho ascoltato il suo respiro regolare, il suo battito costante.
Ed ho pregato con tutto me stesso che riaprisse gli occhi.
Tutto questo non doveva succedere.
Ed é stata colpa mia.
Perché Draco é un testardo, e dovevo immaginarmelo che avrebbe fatto di tutto per proteggermi.
Anche rischiare la vita.
Madama Chips apre finalmente la porta dell'infermeria e mi fa entrare.
Ha lo sguardo severo, so che deve darmi cattive notizie.
"Mi dispiace signor Potter, non c'è più nulla da fare..."
La guardo fingendo di non aver capito.
"Come ha detto scusi?"
"Potter mi dispiace, ho tentato di tutto, la pozione rimpolpa sangue gli ha ridato le forze necessarie, le ferite sono guarite, i suoi parametri sono stabili, non c'è niente che non va, avrebbe dovuto essere già sveglio."
Guardo Draco dormire serenamente tra le lenzuola bianche del lettino.
"Perché non lo fa? Perché non si sveglia?"
Perché non torna da me, avrei voluto dire.
"E' probabile che il signor Malfoy non voglia, che il limbo dove si trova ora lo faccia stare bene. In fondo perché dovrebbe svegliarsi? Ha perso i suoi genitori, é in attesa di un processo che sicuramente non andrà a buon fine e..."
"La smetta la prego!"
Quelle parole sono ingiuste.
Draco ce l'ha un motivo per tornare.
Deve farlo, non può lasciarmi così.
"Signor Potter,se solo sapessi cosa é successo esattamente quella notte..."
Scuoto la testa più che sicuro.
Nessuno deve sapere che Draco ha invocato il Marchio Nero.
Neanche per averli aiutati a liberarsi dei Mangiamorte una volta per tutti.
Non gli avrebbero creduto, e sarebbe stato un bel pretesto per annullare il processo e rinchiuderlo diretto ad Azkaban.
"Voglio portarlo via."
Madama Chips mi guarda con aria interrogativa.
"Mi sembra di capire che lei non può fare più nulla per lui. Non voglio stia qui in questa stanza asettica, lo riporto da me, me ne occuperò io."
"Ma signor Potter non..."
"Se ci saranno complicazioni sarò il primo a riportarlo qui, non si preoccupi."
Madama Chips mi sembra rassegnata.
Ci avviciniamo alletto, e tira fuori la bacchetta, sicuramente per farlo levitare.
"Niente magia, lo porto in braccio."
Sentire ancora una volta il profumo di Draco entrarmi nelle narici del naso mi fa sentire bene.
Gli poso un leggero bacio sulla fronte fregandomene dello sguardo stupito di Madama Chips.
Arrivo a fatica nello studio della McGranitt.
Non sembra, ma Draco pesa.
Ma non demordo, mi piace la sensazione di averlo fra le mia braccia.
Raggiungo il camino e ci butto una manciata di Metropolvere.
In un attimo siamo nella mia stanza.
Rimetto Draco a letto e lo copro per bene sotto le coperte.
Sento la porta aprirsi e vedo Charlie fermarsi alle mie spalle.
"L'hai riportato qui alla fine."
Mi volto perguardarlo.
Non ha l'espressione arrabbiata che temevo.
"Si ho deciso cosi."
"Hai fatto bene."
"Dici davvero?"
Charlie si avvicina e posa le sue mani sulle mie braccia.
"Harry mi dispiace per quello che é successo, non volevo farti del male,pensavo che la nostra relazione fosse giusta, ma probabilmente non era così. Mi sono sbagliato su Malfoy, é una brava persona, capisco perché lo vuoi così tanto."
Lo guardo, con quei capelli rosso fuoco che gli contornano il viso.
La barba un po'incolta che lo rende più virile.
"Volevo anche te Charlie."
"Mi volevi in modo diverso da come vuoi Malfoy."
"Ormai é troppo tardi, Madama Chips dice che si sarebbe dovuto già svegliare,probabilmente non lo farà mai..."
Charlie mi strattona con forza.
"Non é questo l'Harry Potter che conosco, tira fuori le palle cazzo! Ti arrendi così?"
"Ma...Io non so cosa devo fare Charlie, non so cosa potrebbe farlo svegliare..."
"Pensaci,qualcosa troverai..."
Annuisco flebilmente, mi sento uno straccio.
"Il Ministero ci sta alle calcagne. Draco avrebbe dovuto presentarsi al processo oggi."
Mi gratto la testa,che bel casino.
"Lo so, abbiamo avvisato tramite gufo che é ammalato, hanno rimandato a settimana prossima, non oso immaginare cosa succederà se non si sveglierà nel frattempo."
Charlie mi tira a se.
Mi sono mancate le sue braccia possenti che mi avvolgono totalmente.
Posa le sue labbra delicatamente sulle mie lasciandomi un casto bacio.
"Ce la farai vedrai."
Aspetto esca dalla porta poi mi butto sotto le coperte sistemandomi sul fianco.
Abbraccio Draco come Charlie ha fatto con me.
Io avevo bisogno di quello, magari ne ha anche lui.
Lascio vagare la mano tra i suoi capelli lisci.
Desidero con tutto me stesso che possa aprire gli occhi.
Perchè non voglio immaginarmi la mia esistenza senza di lui.
Senza il suo narcisismo.
Senza il suo modo di apparire perfetto.
Senza il suo modo di essere così terribilmente da Draco Malfoy.
Ma del quale non posso più farne a meno.
E se ci fosse anche solo un modo per risvegliarlo, io lo troverò.
Al costo di passare la mia vita al suo capezzale.
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