Mi sento in colpa
Qualche mese prima
La guerra era appena conclusa, aveva visto Voldemort sgretolarsi davanti ai suoi occhi, lasciandogli un terribile vuoto dentro.
Si era aspettato di provare emozioni diverse, euforia, gioia, libertà, ma quello che sentiva in quel momento era rabbia e senso di impotenza.
Non riusciva a guardare in faccia i signori Weasley e nemmeno il suo migliore amico,Fred non c'era più.
E insieme a lui quella battaglia si era portata via anche Remus e Tonks, lasciando il piccolo Ted orfano.
Si sentiva incolpa, quelle morti erano responsabilità sua, e mai avrebbe trovato sollievo da quel macigno che gli stringeva il cuore.
Quella notte alla Tana era stata terribile.
Si erano rifugiati per trovare un po' di conforto rimanendo uniti, ma Harry aveva preferito rinchiudersi in una delle tante stanze prendendo un sonno agitato e pieno di incubi.
Si era svegliato urlando più di una volta madido di sudore, fino a quando una persona a lui inaspettata avevo fatto irruzione.
Lo aveva accolto fra le sue braccia possenti e stretto a se per non farlo cadere a pezzi.
Ed Harry non si era fatto troppe domande, si era fatto cullare da Charlie conscio che anche lui stesse provando il suo stesso dolore.
E Charlie arrivava ogni notte, arrivava e lo salvava.
Aveva la capacità di mantenerlo coi piedi ben saldi a terra, e quando i pensieri e i sensi di colpa lo tormentavano, lo risollevava come solo lui sapeva fare.
Trovò ben presto conforto fra quelle labbra che gli ricordavano di essere vivo e che c'era ancora spazio per lui.
Charlie era diventato la sua via di uscita e di entrata, era la ragione per cui si alzava la mattina cercando di andare avanti, era il motivo che lo spingeva avanti e che lo sorreggeva ogni volta che avrebbe voluto arrendersi.
Avevano un rapporto tormentato, fatto di liti, graffi, pianti e passione incontrollata, perché quando Charlie lo prendeva riusciva a non pensare più a nulla.
E di notte aveva bisogno di lui, quando il buio scendeva e tutto diventava silenzioso, si lasciava abbracciare come un bambino, consapevole che lui non lo avrebbe mai abbandonato nelle tenebre.
Non si amavano,il loro non era amore, ma pienamente consapevoli che avevano bisogno l'uno dell'altro.
Rientro in stanza sbattendo la porta, sento Charlie richiuderla con calma.
La ronda non é servita a niente come al solito, ci servono più informazioni.
"Cosa pensi dobbiamo fare?"
Charlie é preoccupato, glielo leggo in faccia.
"Non lo so, domani spedisco un gufo alla McGranitt, dobbiamo parlare con lei e tuo padre, ci serve qualcosa su cui lavorare,possono essere dappertutto."
Si avvicina a me cingendomi la vita con le mani.
Conosco quello sguardo.
"Non sta sera Charlie."
Mi scosto e faccio scrocchiare il collo, sono stanco.
"E' per Malfoy vero? Ho visto come lo guardi."
Malfoy.
E' chiuso nella sua stanza da tre giorni.
Esattamente da quando mi ha visto con Charlie.
Mi sono sentito un po' in colpa, ma era così eccitante immaginarmi che quelle labbra fossero sue.
"E se fosse così?"
"Cazzo Harry, é di Malfoy che stiamo parlando!"
"E allora?! E' tremendamente sexy."
"Solo perché é biondino ed ha un culo che parla da solo!"
"Esattamente per quello!"
Riapro la porta e faccio per uscire dalla camera.
"E adesso dove vai?!"
"A farmi perdonare."
Busso alla sua stanza.
Non risponde.
Provo ad abbassare la maniglia, é stranamente aperta.
Sta dormendo avvolto nelle coperte.
E' a pancia in giù con un braccio che gli pende fino a toccare il pavimento.
Gli scosto qualche ciocca di capelli davanti gli occhi.
Arriccia un po' il naso facendo un'espressione buffissima.
Mi trattengo dal ridere.
Apre un po' gli occhi, e balza seduto sul letto quando mi mette a fuoco.
"Che diavolo ci fai tu qui?!"
E' arrabbiato, lo percepisco.
Si porta le ginocchia al petto e le circonda con le braccia.
"Mi piace guardarti dormire."
"Smettila di fare il cretino, dimmi perché sei qui o ti butto fuori a calci."
Sorrido senza smettere di guardarlo.
"Volevo dirti che mi dispiace, per l'altra sera."
"Non importa, stai con lui giusto? Per cui non scusarti con me."
Si rimette sdraiato dandomi le spalle.
"Ora esci per favore, voglio dormire."
Ha indossato la stessa faccia da stronzo che aveva a Hogwarts, so che sta fingendo.
"Non sto con Charlie, é troppo complicato da spiegare."
"Potter non mi devi nessuna spiegazione, vattene."
Gli poso istintivamente una mano sulla schiena e lo faccio girare.
Mi sdraio di fianco a lui, i nostri nasi si sfiorano.
"Mi piace quando ti arrabbi."
Lo vedo portare gli occhi al cielo, ma non si sposta.
Passo una mano fra i suoi capelli.
Faccio scendere le dita a sfiorargli il viso fino a soffermarmi sulle sue labbra dischiuse.
Il mio cuore perde un battito quando inizia a leccarle lentamente per poi succhiarle con devozione.
"Sei venuto in bocca a lui pensando a me, dillo che mi vuoi."
Mi porto sopra di lui, non riesco a trattenermi.
Malfoy alza istintivamente il bacino verso l'altro facendo scontrare le nostre erezioni.
Ed io non capisco più nulla.
"Dio se ti voglio."
Affondo il volto nell'incavo del suo collo inebriandomi del suo odore.
Allungo una mano verso il basso per sfilargli la maglia, ma come l'altra volta mi ferma.
"Non levarmela ti prego."
Mi sollevo un attimo per guardarlo in faccia.
"Perché?"
Deve pensare un attimo come rispondere perché poi lo vedo fare uno sguardo rassegnato.
Si mette seduto ed io lo seguo.
Chiude gli occhi come se fosse imbarazzato e lentamente si sfila la maglietta portandosi le mani a coprirsi.
Lo faccio sdraiare di nuovo e gliele rimuovo.
Un senso di nausea mi pervade quando vedo la sua pelle diafana così perfetta squarciata da delle lunghe cicatrici.
Una lunga, che dal petto percorre lunga in obliquo fino ad arrivare sotto l'ombelico.
Altre due piccole sui lati.
"Che cosa..."
Poi la mente vortica pericolosamente ad un anno prima.
Io e lui in bagno.
Pavimento intriso di acqua e sangue.
"Cazzo..."
Mi sento in colpa.
Gli bacio quelli squarci di pelle partendo dall'alto fino a raggiungere l'addome.
Non dimentico neanche un centimetro.
Malfoy si é chiuso in uno strano silenzio mentre mi osserva.
"Mi dispiace, davvero..."
E' tutto quello che riesco a dire prima che mi trascina e se e mi bacia.
E' un bacio diverso dagli altri, sa di rabbia, costrizione e voglia di lasciarsi andare.
Mi stacca velocemente dalle sue labbra e mi spinge verso il basso.
Il suo sguardo mi sta implorando.
Gli abbasso i pantaloni del pigiama notando con piacere che non indossa l'intimo.
Non é esattamente ben dotato, ma la sua erezione svetta davanti ai miei occhi con quella cappella arrossata che non posso fare altro che prenderla in bocca.
Lo sento irrigidirsi sotto di me mentre mi infila le mani tra i capelli.
Gliela lecco per bene facendo passare la lingua su tutta la sua lunghezza.
Malfoy emette versi incomprensibili e si lascia sfuggire un urlo poco virile quando inizio a succhiare.
"Voglio scopare la tua bocca Potter, e ansimare così forte da farti desiderare solo me."
Rimango sconvolto dalle sue parole.
Mi tira a lui spingendo con forza il bacino in movimenti poco controllati.
La sua erezione entra ed esce dalla mia bocca più volte.
Mi stacco con un sonoro pop e mi butto sulle sue labbra.
Voglio fargli sentire il suo sapore.
Mi aiuta a spogliarmi levandomi i pantaloni e i boxer mentre lui mi sfila la maglia.
Mi porto dietro di lui facendolo mettere su un fianco dandomi la schiena.
Gli sollevo un po' una gamba sorreggendola con un braccio mentre con un dito accarezzo la sua apertura.
"Non sono un cazzo di verginella Potter, prendimi!"
Quelle parole, il tono di voce impastato dal piacere mi eccitano da morire.
Lo penetro con una sola spinta e non aspetto di farlo adattare alla mia intrusione prima di iniziare a spingere.
Malfoy sta mugolando stringendo una mano alla mia.
Porto il mio viso dietro il suo orecchio mordicchiandolo un po'.
"Gemi come una puttana Malfoy."
"Fammi essere la tua puttana allora."
Dio se mi fa impazzire.
Spingo sempre più forte fino a che lo sento letteralmente urlare.
Ho trovato il suo punto.
I nostri corpi sudati scivolano l'uno contro l'altro.
Percepisco che é al culmine, afferro la sua erezione muovendo la mia mano con insistenza.
Lo sento contrarsi prima di lasciarsi andare con un ultimo gemito nella mia mano.
Non resisto molto di più, dopo un paio di spinte mi svuoto dentro di lui mordendogli una spalla per non urlare.
Malfoy si gira verso di me, ha il volto arrossato e un po' sudato.
"Sei bellissimo."
Accenno un sorriso.
"Ho lasciato la porta aperta per tre giorni nella speranza che ti facessi vivo."
"Non innamorarti di me Malfoy."
Lo vedo diventare serio.
"Magari sei tu che ti innamorerai di me."
Appoggia il volto sulla mia s palla e si addormenta con le gambe incrociate alle mie.
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