Io non ho tempo


Mi sveglio di colpo sentendo un freddo improvviso.

Ero convinto di essermi addormentato abbracciato a lui, ma il posto di fianco al mio é vuoto.

Se n'é andato.

Mi accuccio meglio sotto le coperte, ho bisogno di dormire.

Una ventata di profumo al muschio invade le mie narici.

Il mio cuscino sa ancora di lui.

L'intero letto sa ancora di lui.

Io so ancora di lui.

Mi alzo precipitandomi fuori dalla porta.

So già di pentirmi per quello che sto per fare.

Entro nella loro stanza cercando di non far rumore.

Non lo so perché, ma quello che vedo mi distrugge l'anima.

Dormono insieme, con Charlie che lo stringe forte e possessivo a se.

Mi fa male pensarlo, ma Potter sembra essere fatto per stare fra quelle braccia.

Mi accascio lungo il muro e rimango non so per quante ore a guardarli.

I loro respiri sincroni.

I volti rilassati.

Non capisco cosa ci sia tra loro, ma sembra quasi impossibile separarli.

Avevo bisogno di attaccarmi a qualcosa di bello prima di essere processato.

Avevo bisogno di credere ancora a qualcosa.

E tutto ciò che voglio é così vicino da poterlo persino toccare, ma terribilmente lontano perché non lor aggiungerò mai.

Mi sento gli occhi pesanti.

Non ho le forze per alzarmi e tornare in camera mia.

Mi allungo sul pavimento, spero che il sonno mi sorprenda in fretta.

"Malfoy...Avanti alzati!"

Qualcuno mi scuote con poca gentilezza.

Apro gli occhi, ho la schiena a pezzi.

Charlie mi sta guardando dall'alto con tutto l'odio possibile.

"Non ti chiederò neanche cosa ci fai sdraiato in camera nostra, ma sparisci subito!"

Mi metto in piedi, pronto a eseguire i suoi ordini, ma una voce che non sono ancora pronto a sentire mi ferma.

"Aspetta un attimo. Charlie lasciaci soli."

Weasley mi squadra ancora un attimo prima di uscire sbattendo la porta.

Mi guardo le punte dei piedi, sono disposto a tutto pur di non dover incontrare ancora i suoi occhi.

"Cosa ci facevi qui?"

Il solito tono freddo, come se tutto gli fosse dovuto.

"Ti stavo cercando, pensavo restassi con me."

Silenzio.

Non so cosa stia facendo, inizio a dubitare che abbia sentito ciò che ho detto.

"Guardami Malfoy."

I miei occhi sono ben piantati a terra, decisi a non dargli retta.

"Guardami per favore."

Si é avvicinato e neanche me ne sono accorto.

Mi afferra il mento con le dita alzandomi il viso.

Tengo gli occhi chiusi.

"Non potevo restare con te, dovevo tornare da Charlie, ne ho bisogno."

Le sue parole bruciano come una ferita aperta.

"E a cosa servo io allora?"

Sono pronto a farmi umiliare, ormai non ho nulla da perdere.

"Non sei una scopata Malfoy, é di questo che hai paura?"

"Sarebbe molto più semplice se fossi solo una scopata."

"Apri gli occhi per favore."

Lo faccio, perché non riesco a dire no a tutto quello che chiede.

"Non posso staccarmi da Charlie, non riesco a farlo, so che é sbagliato, che é un rapporto strano il nostro, ma io ho bisogno di lui come lui ne ha di me. Non sto chiedendo di accettarlo, ma cerca di capire, dammi tempo."

"Io non ho tempo."

Ed é vero, per come sono messo, fra qualche settimana potrei benissimo venir condannato.

"Non posso rinunciare a lui."

"Allora non farlo."

Lo lascio in quella stanza desolata deciso a proseguire sulla mia strada.

Da me non avrà più niente, a costo di soffrire come un cane.

Faccio una colazione veloce e scendo in laboratorio.

Charlie e Potter sono già li intenti a controllare gli ingredienti rimasti.

Non mi tiro indietro, e riprendo in mano la Polisucco.

Mi avvicino alla mensola prendendo la semenza facendo come se loro non ci fossero.

Sento gli occhi di Potter bucarmi lo sguardo.

Non gliela do la soddisfazione di guardarlo, ritorno al mio calderone.

Li sento parlare.

Hanno spedito un gufo alla Mc Granitt, a quanto pare le ricerche vanno male.

La cosa non mi consola neanche un po'.

La giornata passa tremendamente veloce.

Qua dentro sembra che il tempo non finisca mai.

Ma sono stato troppo concentrato a ignorare quei due.

Mi presento a cena anche se vorrei rinchiudermi in camera mia e non vedere nessuno.

Charlie se ne va subito, uno in meno.

Questa sera é presente anche il signor Weasley, ho capito che devono discutere di qualcosa di importante.

Probabilmente le mie orecchie non sono gradite.

Ripulisco il piatto in fretta e salgo le scale felice di poter stare un po' da solo.

Qualcuno mi viene addosso.

"Cazzo Malfoy, sei sempre in mezzo ai piedi!"

"Potrei dire la stessa cosa anche a te Weasley."

"Non fare il simpatico con me, non funziona."

"E cosa funziona con te?"

Sono furioso, voglio solo essere lasciato in pace.

Charlie mi squadra dalla testa ai piedi.

"Inizio a capire perché Harry mi sta trascurando ultimamente."

Avvampo, ma cerco di far finta di niente, non voglio che capisca che mi sta imbarazzando.

Potter é uno stronzo, si sta prendendo gioco di me.

Ed io in questo momento voglio soltanto ricambiarlo della stessa moneta.

"Ah si? E' davvero un peccato trascurare uno come te..."

Mi avvicino, Charlie sembra compiaciuto.

"Non scherzare col fuoco Malfoy,rischi di bruciarti."

"Perché non mi bruci tu? Lavori coi draghi no..."

La distanza ormai é azzerata.

Charlie sa di tabacco misto a sudore.

"Fottiti Malfoy."

Sento il suo alito alla menta sulle labbra.

"Fottimi Weasley."

Non capisco esattamente come ma mi ritrovo in camera sua.

O meglio in camera loro.

Sento le sue mani ovunque e la sua bocca che morde famelica il mio collo.

Sta bene attendo a non baciarmi, e a me la cosa non importa.

Non voglio baci da lui.

Voglio che mi sbatta brutalmente sul letto e poi racconti al suo amico di come mi sono fatto scopare.

Sono ancora tutto vestito se non per i jeans e i boxer aggrovigliati lungo le mie caviglie.

Charlie si inginocchia e prende a mordermi l'interno coscia.

Sono tremendamente eccitato per la situazione.

Sono preparato quando sento la sua bocca chiudersi come una morsa lungo la mia erezione.

Ed é qui che succede l'inaspettato.

Il karma divino é dalla mia parte.

La porta si apre e Potter é davanti a noi che ci guarda.

Questa scena l'ho già vista.

Ma ora sono io a godere come un pazzo.

E non ho nessuna intenzione di fermarmi.

Lo guardo con soddisfazione, mentre Charlie, ignaro di tutto, continua a succhiarmelo con devozione.

E' spaesato lo vedo, ma cambia subito espressione.

Si avvicina a noi e si mette a sua volta in ginocchio.

Lancia uno sguardo rapido verso il rosso che non sembra stupito di vederlo in quella posizione.

E poi il mondo mi crolla letteralmente addosso.

Le loro lingue si stanno rincorrendo lungo il mio membro per darmi un piacere immenso.

Non me ne frega nulla che tutto questo sia sbagliato.

Mi stanno guardando tutti e due mentre Potter mi succhia la punta e Charlie si fa spazio lappando i miei testicoli.

Non vorrei farlo ma gemo peggio di una femmina, me ne rendo conto.

E quando un po' di liquido seminale fuoriesce sembra facciano a gara a leccarlo via.

Ed io li lascio fare.

Poi Potter si alza, e senza neanche guardarmi mi fa girare di schiena appoggiando il mio corpo semi nudo contro la parete fredda.

Lo sento trafficare con la cerniera.

Non si spoglia neanche del tutto perché percepisco il ruvido del jeans strisciarmi addosso.

Mi entra dentro in una sola spinta, senza prepararmi.

Mi fa male.

Mi sento un burattino in balia delle sue mani.

Perché questo é l'effetto che mi fa.

Mi lascio prendere, usare, maltrattare.

Perché a lui non riesco a dire no.

Charlie se n'é sicuramente andato.

Potter mi stringe a se succhiandomi il lobo dell'orecchio.

Lui è così, brutale e passionale allo stesso tempo.

E a me fa impazzire.

"Mmm Draco..."

Il mio nome.

Non può dirlo proprio adesso, e pronunciarlo con quella voce rauca colma di desiderio.

Lo fa sembrare qualcosa di maledettamente erotico.

"Draco...Draco...Draco...."

Lo sento spingere più forte e una voce ansimante si unisce alle nostre.

Solo ora mi accorgo che Charlie é dietro di noi.

E mentre Potter é dentro di me, Charlie lo sta possedendo con forza.

Vorrei tanto andarmene, ma sentire i gemiti di piacere di quello stupido Grifondoro mi fa ansimare più forte.

Non lo so se sono io a provocarglieli o se sia lui.

Ma questo non diventa importante quandolo sento riversarsi dentro me mentre continua a pronunciare il mio nome come se fosse una cantilena.

E quando afferra la mia erezione con decisione muovendo la mano, vengo sporcando il muro.

Sento le gambe cedere, e non cado a terra solo perché lo sento afferrarmi saldamente.

Charlie si sposta appagato e si butta sul letto.

Li guardo con odio.

"Mi fate schifo."

Esco da quella stanza tirandomi su i pantaloni.

"Malfoy aspetta!"

Sono tornato ad essere Malfoy adesso.

Non lo lascio neanche parlare.

"Scegli Potter, o me o lui."


Entro in camera mia sbattendogli la porta in faccia.

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