Ho bisogno di guardarlo
Materializzarmi non mi piace per niente.
Soprattutto se devo farlo con qualcun altro.
Prendo una boccata d'aria mentre la sensazione di nausea piano piano sparisce.
Mi guardo tastando ogni parte del mio corpo.
Sono tutto intero, non mi sono spaccato.
Mi volto verso Harry.
Anche lui non é messo benissimo, ma per lo meno é intatto anche lui.
"Dobbiamo andare."
Charlie interrompe il nostro gioco di sguardi.
Prendo tutto il coraggio che da qualche parte devo avere ed entro in casa mia.
Solo ora mi accorgo che mi è mancata.
Ma non la casa in se, piuttosto la sensazione di famiglia.
Mio padre non é mai stato uno da baci e bracci, e mia madre tanto meno.
Ma con loro sapevo di essere protetto, voluto, amato.
Con tutto quello che mi é successo in queste settimane non ho mai pensato a loro.
Me ne vergogno.
Mio padre é morto, me lo aspettavo prima o poi.
Ma spero che mia madre venga scagionata.
Ho bisogno di lei.
Delle braccia mi stringono lungo i fianchi, sento il suo profumo entrare in ogni mio poro.
Parla, e un brivido mi percorre la schiena quando le sue labbra si posano lungo il mio collo.
"Tutto bene?"
"Adesso sì."
Mi giro, ho bisogno di guardarlo.
"Harry, io..."
"Shhh, non dire niente, me lo dirai quando sarà tutto finito."
Mi appoggio col viso sul suo petto e lui mi stringe.
Sento gli occhi degli altri puntati sudi noi.
Non mi importa.
Pensassero quello che voglio.
Io ho solo bisogno di stare fra le sue braccia.
"Harry é quasi mezzanotte."
Ron mi guarda malissimo, ed io vorrei tanto prenderlo a pugni in faccia.
Mi sistemo al centro della stanza che non é enorme.
Abbiamo scelto di rimanere nell'atrio per avere più vie di fuga.
Dietro di noi il portone, davanti l'ingresso al salotto e ai lati delle ampie vetrate che danno sul giardino.
Niente mobili che possano ingombrare lo spazio.
Vedo gli altri lanciarsi a vicenda gli incantesimi di Disillusione e piano piano sparire attraverso le pareti.
Mi giro un'ultima volta verso Harry mentre lo vedo nascondersi sotto il mantello.
"Andrà tutto bene vedrai."
Poi il silenzio.
Mi sembra di essere da solo.
Ho un momento di panico dove non so cosa fare.
Sto sudando.
Poi sento qualcosa appoggiarsi sulla mia spalla.
"Draco respira."
Faccio come mi é stato detto e scopro il braccio sinistro.
Quel braccio che da un anno evito di guardare e scoprire.
So che Harry lo ha già visto, ma non voglio che mi guardi in questo momento.
Ho paura che riveda in me quello che sta cercando di dimenticare.
Mi mordo forte il labbro tanto da farlo sanguinare e appoggio la bacchetta sopra il serpente.
Il tratto nero diventa mano a mano incandescente, e un bruciore che non sentivo da tanto tempo mi fa quasi cadere a terra.
E' fatta.
Il Marchio Nero starà galleggiando nel cielo sopra le nostre teste.
Non ci resta che aspettare.
E sperare che non siano in superiorità numerica rispetto a noi.
L'attesa é snervante.
Se non si presentano siamo lo stesso nei guai.
Qualcuno dovrà giustificare la presenza del Marchio Nero sopra Villa Malfoy invocato dalla bacchetta di Harry Potter.
Mi metterei a ridere ma un rumore come di foglie secche calpestate mi riporta all'attenzione.
Ed in meno di un minuto, una quindicina di Mangiamorte si parano davanti a me.
Tutti incappucciati e con delle maschere sul volto.
D'istinto stringo più forte la bacchetta e sento una pressione anche sull'altra mia spalla.
La consapevolezza che Harry é qui con me mi rassicura un po'.
"Ma tu guarda, il signorino Malfoy, quale onore."
Uno dei quindici si fa avanti senza avvicinarsi troppo.
Non riconosco la voce.
Ma dubito di sapere veramente chi siano.
Tutti i Mangiamorte che conoscevo sono morti in battaglia o già catturati dal Ministero.
"Ed io ho l'onore di parlare con...?"
Ci provo.
Quello fa un verso che capisco poi essere una risata.
"Quanta ingenuità in una sola persona! Pensi davvero ti dica chi sono? Piuttosto, noi tutti qui saremo curiosi di sapere dove é stato il signorino Malfoy per tutto questo tempo..."
Ho il cuore che sta per uscirmi dalla gola me lo sento.
"Ho dovuto nascondermi, sono in attesa di processo, ma questo immagino lo sappiate."
"Certo, sappiamo che quel lurido traditore del sangue ti ha graziato, ci chiedevamo il perché..."
In un attimo le immagini di Harry che mi salva dall'Ardemonio ed io che fingo di non riconoscerlo con quella faccia butterata mi si parano nella testa.
Faccio appena in tempo ad innalzare le barriere protettive per chiudere la mente che sento l' intrusione farsi avanti.
Un mal di testa lancinante mi fa inginocchiare per terra ma non demordo.
Nessuno entrerà nella mia mente.
Sento il dolore affievolirsi, mi massaggio le tempie con le mani.
"Occlumanzia eh? Cosa nascondi Malfoy?"
Mi rimetto in piedi.
"Niente, sono qui per riunirmi a voi, non per farmi frugare nel cervello."
Un altro scoppio di risa.
"Tu, riesci a salvarti dal bacio dei Dissennatori, sparisci per settimane, ed ora ci invochi per chiederci di unirti a noi?"
Ok, non sono stato per niente convincente.
Inizio a indietreggiare non sapendo come portare avanti questa cosa.
I quindici avanzano verso di me.
Vado a sbattere la schiena contro il portone.
Non riesco a capire dove sia Harry.
Poi dei fasci di luce verdi e rossi, i Mangiamorte delle ultime file caduti a terra.
Vedo Charlie coi fratelli darsi le spalle a vicenda attaccare un altro gruppo.
Neville, il signor Weasley, Blaise e Theo correre in loro aiuto.
Sono paralizzato.
Il Mangiamorte con cui ho parlato fino a poco fa sparito.
Si è smaterializzato.
Devo trovare Harry, é senza bacchetta.
Ha bisogno di me.
Mi faccio largo fra la mischia schiantando chiunque passi al mio fianco indossando una maschera.
Urlo il suo nome a squarciagola.
Mi guardo intorno cercando di scorgere qualche scarpa che vaga solitaria nella stanza.
Sono stati catturati tutti.
Tutti e quattordici legati con funi magiche.
"Dov'è Harry?"
Charlie ha un'espressione furiosa involto.
"Io...Non lo so..."
"Cazzo Malfoy! Dovevi proteggerlo!"
"E' sempre stato al mio fianco, lo sentivo, poi é sparito, non so cosa sia successo!"
Charlie mi afferra il colletto ma mi lascia andare quando una voce familiare ci raggiunge alle spalle.
"Ma guarda che bella scenetta, i tuoi amici sono preoccupati per te..."
Il Mangiamorte mancante è fermo in mezzo alla stanza.
Tiene Harry fermo davanti a lui con la bacchetta puntata alla gola.
"Così era una trappola eh, ma che bravo Malfoy, se ti vedesse tuo padre ti sputerebbe in faccia."
Le sue parole non mi fanno né caldo né freddo.
I miei occhi sono puntati in quelli di Harry.
Che mi stanno implorando, quasi supplicando, di non fare nulla di insensato.
Nessuno osa parlare.
"Sono in minoranza numerica, qualunque cosa faccia mi prenderete lo so, ma la sciatemi togliere la soddisfazione di ammazzare il Ragazzo che é Sopravvissuto."
"NOOOOO!"
Un urlo esce dalla mia bocca senza che me ne accorga.
"Per favore no, prendi me, uccidi me,sono un codardo no? Non sono degno di essere un Mangiamorte, riscatta tutti i tuoi compagni che sono morti o che moriranno!"
"Stai zitto Draco!"
Harry è furioso ma a me non importa,lui non deve morire.
Non può morire.
E per colpa mia.
"Ma guarda come siete carini, siete diventati amici adesso?!"
Vedo la bacchetta infilzarsi più in profondità verso la sua gola.
E poi il disastro.
Harry gli tira una gomitata nel costato ed il Mangiamorte indietreggia piegandosi in avanti.
Corre verso di me.
Ma io lo vedo.
Vedo la sua mano tozza e ruvida afferrare la bacchetta.
Vedo le sue labbra pronunciare un Incantesimo non verbale.
Vedo il fascio di luce dirigersi verso Harry.
E fu un attimo.
Spingo di lato Harry con tutte le mie forze e lascio che l'incantesimo mi colpisca.
Poi buio.
Voci ovattate.
Lontane.
"Draco! Rispondimi Draco!"
Qualcuno mi scuote.
"Draco ti prego svegliati! Non mi lasciare...Ti prego..."
Un tepore invade tutto il mio corpo.
E' piacevole.
Non ce la faccio ad aprire gli occhi.
Non voglio aprire gli occhi.
Sto cosi bene qui.
Mi lascio cullare da questa sensazione di benessere abbandonandomi completamente a lei.
"Draco, ti prego...Io...Ti amo..."
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