Segreto Svelato

Freddie aveva iniziato a nascondere con il fondotinta i segni del sarcoma di Kaposi ogni volta che si presentava in pubblico, ma a me quel sistema non sembrava molto pratico, così gli suggerì di lasciarsi crescere una corta barba, sufficiente a coprire le macchie e poi lo rendeva più sexy.
In maggio, noi Queen avevamo scalato l'hit parade degli album con " The Miracle" e quella dei singoli con "I  want it all". Era il nostro primo album dopo tre anni ed era molto atteso. Ma, prima che l'album fosse arrivato nei negozi, Freddie spingeva perché registrassimo altro nuovo materiale.
Bri, Rog e Deaky erano stupefatti dall'impazienza con cui Freddie insisteva per ritornare ai faticosi impegni del lavoro in sala d'incisione. Non credo che nessuno di noi, a parte me, avesse pensato di ricominciare a registrare, dopo aver tirato brevemente il fiato alla conclusione della lavorazione di The Miracle.
Ma tutti, all'unisono avevamo detto di sì.
Lo stesso mese, il 20, Freddie aveva organizzato un'uscita a cena per noi, Bri, Rog e Deaky, le loro rispettive compagne e Jim in un ristorante vicino Losanna, in Svizzera.
Sempre in quello stesso periodo, lo stesso gruppetto di persone si era ritrovato per una tranquilla cenetta in un ristorante vicino allo studio, chiamato Bavaria. Fu proprio quella sera che finalmente, dopo anni e anni di scuse che io avevo inventato ogni volta che ogni membro della band mi chiedeva se Freddie stesse bene, che questo segreto che portavo in corpo fu svelato: il mio tesoro aveva rivelato a tutti di essere ammalato.
Qualcuno al tavolo, aveva il raffreddore, e la conversazione aveva finito per toccare il tema delle malattie e dei fastidi che provocano. Freddie aveva ancora un aspetto abbastanza sano, ma arrotolò i pantaloni e alzò la gamba destra sopra il tavolo, per far vedere agli altri la dolorosa piaga, aperta e sanguinante che aveva sul polpaccio. Tutti noi, a parte io che ero costretta a vederla tutti i giorni, ne furono molto sorpresi, ma anche molto affettuosi. Poi, improvvisamente come l'aveva tirato in ballo, Freddie aveva lasciato cadere l'argomento.
Tutte le voci sul cattivo stato di salute di Freddie si moltiplicarono quando lui concesse un'intervista a Radio One : Freddie aveva detto che non voleva più fare tournées; che sentiva di averne fatte abbastanza e che stava diventando troppo vecchio per continuare a saltebecchare su e giù per i palcoscenici. La verità era che Freddie era ormai troppo debole per affrontare ancora calendari d'impegni così faticosi. La stampa però aveva interpretato in modo diverso le sue dichiarazioni, sostenendo che, con il suo rifiuto di andare in tournée, Freddie aveva provocato un'altra lite all'interno del nostro gruppo e che di nuovo i Queen erano sul punto di sciogliersi. In realtà tutto ciò era falsissimo, anche perché stavamo lavorando al nostro ultimo album, Innuendo.
Il  video promozionale per il nostro singolo Breakthru, distribuito a giugno, avrebbe avuto una peculiarità : sarebbe stato girato all'aperto su un treno.
Avevano iniziato ad arrivare grandi notizie a Garden Lodge: La Austin, che si era sposata e non lo sapevo, aspettava un bambino. Improvvisamente la mia gelosia nei suoi confronti era sparita e avevo iniziato a trattarla come una vera amica. Avevo iniziato ad aiutarla in tutto e ogni volta che andavo a Montreux con Freddie nell'elenco delle cose da comprare c'erano anche vestitini e giocattoli per neonati.
In agosto, quando era uscito il nostro singolo, The Invisible Man, Era arrivato a Garden Lodge un nuovo inquilino: un'altro gattino che aveva comprato Jim. Freddie lo aveva chiamato Romeo.
Nell'ottobre del 1989, in Svizzera, mentre stavamo lavorando, Freddie aveva smesso improvvisamente di fumare. Avevo smesso anch'io. Verso la fine del 1989 la gatta Tiffany stava morendo di cancro. Una mattina d'ottobre era entrata in agonia e sembrava che non le rimanesse più molto da vivere. Freddie era sconvolto dal dolore e le  fu fatta un'iniezione dal nostro veterinario. Se ne era andata.
Freddie di solito si organizzava per cominciare a lavorare verso mezzogiorno. Era dimagrito in maniera drammatica, eppure insisteva per alzarsi per proprio conto, al mattino, e non ci metteva molto più tempo del solito per vestirsi e bere la sua tazza di tè prima di uscire per recarsi in studio.
Sempre più spesso chiedeva a Terry di fermarsi da qualche parte, durante il tragitto verso lo studio per poi continuare a camminare.
La prima volta che questo successe, Freddie sembrava immerso completamente nei suoi pensieri. Io stavo camminando insieme a lui verso la sponda del lungolago dove c'erano i cigni. Restò con loro per qualche minuto, poi piano piano ci eravamo avviati verso lo studio.
Dopo qualche tempo, Freddie aveva iniziato ad avere difficoltà a camminare. Gli avevo regalato un bastone da passeggio, ma non voleva usarlo. E non voleva nemmeno usare una stampella. La sua grandissima forza consisteva proprio nel cavarsela da solo finché ci riusciva. La sua filosofia era: " Continuerò ad andare avanti finché Madre Natura dirà: no, non puoi andare oltre."
Quando Mary aveva dato alla luce il suo bambino, Richard, nel 1990 , Freddie era eccitatissimo. Gli piaceva tenerlo in braccio, per qualche minuto; e io lo guardavo con occhi sognanti, perché sapevo che Freddie non sarebbe mai stato un genitore abbastanza responsabile e nel tempo lo avevo capito.

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