23 - Rebekah & Zayn - today

Zayn

«Sei davvero, davvero sicuro di voler fare questa cosa?» Questa è la terza volta che Harry mi pone la stessa domanda e non posso evitare di ridere per l'ennesima richiesta.

«Pensi che potrei scherzare su una cosa del genere? Che possa essere una cosa che posso rimangiarmi? Questa cosa, come la chiami tu, una volta iniziata non potrò più fermarla e nemmeno voglio farlo! E non credere che non ci abbia pensato, perché ci ho pensato così tanto che ho passato un paio di notti sveglio in officina per poterle stare lontano e avere la mente più lucida, per essere assolutamente sicuro che fosse la scelta giusta, che fosse ciò che volevo».

Harry scuote la testa come se ancora non riuscisse a credere a ciò che gli ho detto e io non posso che ridere della sua reazione.

«Come cazzo fai a sapere che è davvero quello che vuoi?» Il mio amico si lascia andare all'indietro, contro lo schienale del divano mentre io mi siedo di fronte a lui, sulla poltrona, per poi posare i piedi sul tavolino. Mi scappa una piccola risata al pensiero che se Rebekah fosse qui mi avrebbe già dato una manata sulla coscia per farmi togliere i piedi da lì. «Perché ridi? Non ho mica fatto la battuta del secolo?» Harry sembra davvero avvelenato oggi e sto cercando di capirne il motivo.

«Niente, lascia stare... Mi hai chiesto come faccio a sapere che è quello che voglio?» Lui annuisce e porta la bottiglietta di birra alle labbra mentre mi osserva con attenzione. «Lo so e basta, Harry. È stato così dal primo momento. Da quando sono stato a letto con lei la prima volta è stato come se le altre non fossero mai esistite. La sera in cui Reb mi ha portato qui, a casa sua, ti giuro che non avrei mai voluto andarmene, come se sapessi già che il mio posto era qui, con lei, e non dirmi che non ti è successo qualcosa del genere con Chloe perché non ci credo...» Sbuffa ancora ed evita di guardarmi negli occhi.

Lo conosco bene e mi sta nascondendo qualcosa, ma non riuscirà a farlo ancora a lungo, perché riesco a capire sempre cosa non va in lui.

«Da essere sicuri che sia la donna giusta a chiederle di sposarti ce ne passa...» Sorseggia ancora la birra, come se si stesse nascondendo dietro la bottiglietta e sorrido perché sto iniziando a capire quale sia il problema.

«Styles ti stai preoccupando che io faccia la scelta sbagliata o che Reb mi dica sì, così che prima o poi anche tu ti senta costretto a fare la stessa cosa con sua sorella?» Chiude gli occhi e scuote leggermente la testa, io incrocio le braccia dietro al collo e mi appoggio allo schienale godendomi la sua espressione che cerca di convincermi del contrario di ciò che ho detto, ma se non ho azzeccato, ci sono andato molto vicino.

«Sposarsi è una stronzata, Zayn, voi due convivete già, siete felici, che bisogno c'è di un dannato pezzo di carta?» Sospiro e sorrido a causa della sua affermazione.

So che non crede nel matrimonio, quello dei suoi genitori è stato distrutto da sua madre, e ha visto suo padre soffrire per anni, non ha di certo avuto un bell'esempio in casa, ma per me è diverso, perché sono sicuro che se mio padre fosse ancora vivo, sarebbe felice accanto a mia madre, e a mia madre manca così tanto che non ha mai avuto nessun altro dopo di lui. L'amore esiste, lo so io e lo sa anche lui, ma ne ha passate tante ultimamente ed è ancora sfiduciato.

«Nessuno dice che ce n'è bisogno, non in maniera assoluta, è solo che io voglio farlo, voglio sposarla, voglio che sia mia e soltanto mia, in tutto e per tutto. Voglio prometterle l'amore che merita e voglio che tutto il mondo lo sappia, e so che il matrimonio non è una garanzia matematica di felicità, ma io la amo davvero e voglio di più che una semplice convivenza...» Questa è la prima volta che esterno ad alta voce questi pensieri e ora che l'ho fatto sono ancora più convinto della mia scelta.

Chiederò a Rebekah di sposarmi e lo farò stasera stessa!

«Non lo so, Zayn...» Sospira senza terminare la sua frase, ma io sono davvero certo di quello che voglio fare, così ora posso occuparmi di lui, perché senza di me sarebbe perso.

«Allora dimmi qualcosa che sai...» Lui mi osserva con aria stranita e io decido di prendere l'argomento alla lontana, magari si distrae. «Tua sorella Grace...»

«Cosa c'entra adesso mia sorella?» mi chiede indispettito.

«Non ti sei ancora scagliato contro Niall, credevo che a quest'ora avrei già visto rotolare la sua testa per le strade di Boston». Non dovrei ridere della mia stupida battuta, perché lui è dannatamente serio, ma non sono riuscito a trattenermi.

«Perché Niall non è più mio amico, ecco perché!» Rido di più dell'enorme stronzata che è appena uscita dalla sua bocca, perché se c'è una cosa di cui sono sicuro è che Harry e Niall saranno amici per sempre, qualunque cosa lui possa dire.

Grace è uscita con noi qualche volta e ha legato molto con Niall, sembrano fatti l'uno per l'altra, sono molto complici e si capiscono al volo. Non sono stato l'unico, ovviamente, a notare questo loro atteggiamento, e Harry è andato letteralmente fuori di testa quando ha capito che Grace puntava al nostro amico.

Niall non è cattivo, solo che non ha ancora capito il significato di relazione fissa, e la preoccupazione di Harry è legittima, ma non posso fare a meno di ridere della sua gelosia da fratello maggiore. Anche Jordan ha messo Grace in guardia dal comportamento di Niall, ma è stato molto più diplomatico, Harry, invece, ha il sangue che va presto in ebollizione e non è abituato ad avere a che fare con una sorella minore. Forse dovrei fargli un corso accelerato. Le mie due sorelle mi hanno dato del filo da torcere, ma mi hanno anche dato tanto sostegno.

«Smettila di fare lo stronzo, sai che non l'ha nemmeno sfiorata. Si può sapere cosa gli hai detto l'ultima volta?» Un paio di sere fa eravamo a cena solo noi ragazzi e Harry ha continuato a guardare Niall con fare minaccioso perché ha scoperto che lui e Grace hanno iniziato a sentirsi telefonicamente. Quando è stato il momento di salutarci ho visto Harry avvicinarsi a Niall e dirgli qualcosa all'orecchio, qualcosa che il nostro amico non ha voluto rivelarmi, ma che ora voglio scoprire.

«Gli ho detto di prendersi cura dei suoi meravigliosi occhi azzurri, perché sono le uniche palle che ha...» Ruoto gli occhi e trattengo una risata.

«Non ti ha mandato a fare in culo?» gli chiedo tornando a guardarlo e lui sembra decisamente serio, ma la cosa è davvero ridicola.

«Certo che l'ha fatto!»

«E tu pensi di continuare a comportarti così?»

«Penso di continuare a comportarmi come cazzo mi pare!» Finisce in un colpo ciò che rimane della sua birra, poi posa la bottiglietta con forza sul tavolino e torna ad appoggiarsi con la schiena al divano.

«Adesso mi dici qual è il vero motivo per cui sei così stronzo oggi?» C'è qualcosa che non va e voglio sapere cosa.

«Niente, Zayn, non c'è assolutamente niente che non va...» Posa la testa all'indietro e fissa il soffitto, così mi prendo qualche minuto per pensare al suo atteggiamento, a quello che ha detto e a come l'ha detto, e non ci metto molto a capire quale sia il vero motivo.

«Di cosa hai paura, Harry?» Lui solleva la testa di scatto e mi guarda come se l'avessi colto sul fatto e, in realtà, credo che sia proprio così.

«Di cosa dovrei avere paura?», risponde alzando la voce di qualche decibel.

«Del fatto che vuoi chiedere a Chloe di sposarti e non sai come cazzo fare...» Il suo viso assume un'espressione impenetrabile, si sta chiudendo in sé stesso, l'ha fatto molte volte e riconosco quando lo fa.

«Io non voglio chiedere a Chloe di sposarmi! E tu sei fuori di testa se pensi che sia così... Ah, e vero! Tu sei fuori di testa, perché vuoi chiedere a sua sorella di sposarti!» Rido, perché so che questo è il suo modo per proteggersi, è un'autodifesa che mette in atto quando non sa come fare a risolvere la situazione e questa è l'ennesima conferma che qualcosa non va, ma non posso indagare oltre, perché il rumore delle chiavi nella serratura mi dice che le due sorelle Stewart sono appena tornate dal loro giro di shopping.

«Scusa il ritardo, ma oggi sembrava che fossero tutti al centro commerciale. Ho fatto anche la spesa...» La voce allegra di Reb si ferma quando si accorge dell'atmosfera pensante che si respira su questo divano. «Tutto bene qui?» domanda posando i sacchetti che ha in mano davanti all'ingresso.

«Alla grande tesoro», rispondo alzandomi in piedi per andarle incontro. «Ciao Chloe». Saluto sua sorella che vedo spuntare alle sue spalle, la quale risponde al mio saluto, poi punta lo sguardo verso il testone del suo ragazzo e lo osserva stranita.

In effetti, se fossi al suo posto, lo sarei anch'io: quando loro due sono uscite da qui, io e Harry stavamo facendo i cazzoni con le nostre solite stupide battute, ma al suo ritorno ha trovato un Harry imbronciato e di pessimo umore; non è mai stato capace di nascondere il suo stato d'animo ed è evidente anche alle pietre che sta ribollendo dal malessere che ha preso possesso del suo cervello.

Do un bacio a Reb, poi l'aiuto a portare i sacchetti in cucina così da lasciarli soli qualche minuto.

«Che è successo?», mi domanda lei a bassa voce avvicinandosi a me.

«Niente di che: gli ho detto di non fare lo stronzo con Niall e si è offeso, gli passerà...» Non le ho raccontato tutto perché ci sono cose che non voglio che sappia, non ancora.

Mi dispiace soltanto che non sono riuscito a finire il mio discorso con Harry: avevo intenzione di partire da sua sorella, per passare a parlare della famiglia e del fatto che sono sicuro che anche lui voglia formare una sua famiglia con Chloe, ma che sia troppo spaventato per farlo. Suo padre si sta riprendendo adesso dalla morte della moglie, una moglie che ha distrutto le loro vite, ma che comunque, il signor Harrison, ha amato fino al suo ultimo respiro. Harry dice di aver superato tutto, ma non è così, io lo so, e tutto questo incide ancora sulla sua vita, ma so anche che è un lottatore e ce la farà perché non è solo e Chloe lo sta aiutando più di quanto possa immaginare.

«È ancora preoccupato per Grace?» Ho raccontato a Reb del feeling tra la sorella di Harry e Niall e le ho spiegato le riserve che il mio amico nutre al riguardo di una loro eventuale storia.

«È sua sorella, è inevitabile che lo sia, soprattutto perché Niall non è uno che abbia mai avuto voglia di impegnarsi seriamente...» Capisco le preoccupazioni di Harry, ma credo che Grace sia in grado di valutare la situazione e comunque non può proteggerla da tutto.

«Non ti ho mai visto geloso delle tue sorelle», mi dice avvicinandosi a me e sorridendomi.

«Oh, credimi, meglio che tu non abbia visto...» Mi sorride ancora, poi mi bacia e si allontana per andare verso il frigo.

«E non ti ho mai visto geloso nemmeno di me...»

«Reb? Noi andiamo...» il nostro discorso viene interrotto da Chloe che entra in cucina, restando sulla soglia.

«Non restate a cena?», le domanda lei evidentemente convinta che sua sorella e il mio amico sarebbero rimasti qui.

«Facciamo un'altra volta», risponde Chloe con un'espressione dispiaciuta sul volto. Dev'essere Harry a voler andare via, il suo malumore era evidente.

«Va tutto bene?», chiede ancora Reb.

«Sì, tranquilla, ci sentiamo domani. Ciao Zayn». Mi sorride.

«Ciao Chloe, salutami il testone», le dico, immaginando che non si muoverà dalla sua posizione, restando nell'altra stanza.

«Lo farò». Ci saluta un'ultima volta, poi esce definitivamente dalla cucina e restiamo in silenzio a sistemare la spesa fino a quando non sentiamo chiudersi con forza la porta d'ingresso.

Lascio regnare il silenzio per un po', un silenzio rotto soltanto dal rumore dei sacchetti, degli sportelli della cucina, e dei prodotti che sistemiamo al loro posto, ma quando abbiamo finito sento salire improvvisa la voglia di tirare fuori quella domanda che non ho più voglia di trattenere.

«Di cosa stavamo parlando prima?» le domando circondando la sua vita da dietro mentre lei sta riempiendo un bicchiere d'acqua.

«Del fatto che non ti ho mai visto geloso di me», afferma convinta per poi bere, posare il bicchiere nel lavandino e voltarsi nel mio abbraccio. Adesso le mie mani sono alla base della sua schiena e il suo viso decisamente troppo vicino, ma devo controllarmi, perché voglio arrivare fino in fondo.

«Perché sono stato bravo a nasconderlo, ma... ti ricordi la sera che siamo andati a mangiare sushi?» Rebekah aggrotta le sopracciglia, probabilmente alla ricerca nella sua mente dell'episodio che ho appena citato, poi i lineamenti del suo viso si distendono e sembra illuminarsi.

«La sera in cui quei due ragazzi mi hanno chiesto scusa?» Sorrido e annuisco con un gran sorriso sulle labbra. «Quando io pensavo che avessero sbagliato persona?» Sorrido di più, perché so che sta iniziando a realizzare quello che è successo. «E invece non avevo affatto sbagliato persona...» Nego con la testa, confermando il suo pensiero. «E loro sono venuti a scusarsi dopo che tu sei andato in bagno...» Annuisco senza smettere di sorridere. «Sei stato tu!?» Il suo sorriso è divertito, il mio lo è di più. «Che cosa gli hai detto?» mi domanda curiosa.

«Non ha importanza, quello che conta è che hanno smesso di guardare una donna impegnata». La stringo un po' di più mentre fatico a trattenere ancora quelle parole.

«Ma come potevano immaginare che fossi impegnata?» mi domanda con un tono provocatorio nella voce.

«Sarebbe bastato vedere come ti guardavo, o come tu guardavi me. Me la ricordo bene quella sera, sai?» L'ho incuriosita e ora mi sta dedicando tutta la sua attenzione.

«Ah sì?» Mi stuzzica ancora e io voglio cedere ad ogni provocazione.

«Sì. Tu indossavi il tuo completo blu, ero passato a prenderti al lavoro per farti una sorpresa. Avevi i capelli raccolti...» sollevo le mani fino a raggiungere i suoi capelli, li tengo stretti tra le dita e li porto all'altezza della nuca, tenendoli fermi con la mano destra, «così...». Amo vedere la sua pelle ricoprirsi di brividi e amo vedere i suoi occhi che non riescono a staccarsi dai miei. «Avevo in mente di dirti una cosa importante quella sera e mi ero preparato per tutto il giorno affinché fosse perfetto, ma quando siamo saliti in macchina per tornare a casa e mi hai baciato, tutto il mio bel piano è andato a farsi fottere e ti ho detto di amarti così, seduti nella mia stupida jeep, alla luce di un lampione di uno stupidissimo parcheggio...»

Rebekah mi osserva in adorazione e io so che sono stato davvero fortunato ad incontrarla, non tutti hanno l'occasione di vivere un amore così travolgente e io non ho intenzione di restare a guardare.

«È stata la dichiarazione più bella che tu potessi farmi, sei stato così spontaneo che mi hai fatto innamorare di te un'altra volta». Sorrido di più alle sue parole e mi lascio andare alla spontaneità.

«Dato che è andata così bene ho pensato di non preparare niente nemmeno per stasera...» lascio andare i suoi capelli sotto la sua espressione stranita.

Non mi perde di vista nemmeno un secondo e sembra quasi smettere di respirare quando si rende conto che mi sto sfilando uno dei miei anelli per poi prendere la sua mano sinistra. «Sposami Reb...» Infilo l'anello al suo anulare, le sta un po' grande, ma non importa. «Sposami perché ti amo da impazzire. Sposami perché voglio passare il resto della nostra vita insieme. Sposami perché non c'è niente che mi renderebbe più felice di un tuo sì».

Distoglie gli occhi dai miei, guarda il suo dito fasciato nel mio anello, poi porta le dita della mano destra a stringere il piccolo cerchietto d'acciaio all'anulare sinistro e infine mi guarda di nuovo. È emozionata, forse anche un po' commossa, mentre io sono in trepidante attesa, ma speranzoso.

«Sono sempre stata tua, Zayn, anche prima che tu arrivassi, anche quando non lo sapevo... e sì, voglio sposarti. Lo voglio perché ti amo dalla prima sera che abbiamo trascorso insieme e lo voglio perché non potrei mai immaginare nessun altro accanto a me e...» Non posso più aspettare.

La interrompo con un bacio profondo, lungo, da togliere il fiato ad entrambi, ma non importa se perdo il fiato, perché adesso è lei la mia aria, lei che, adesso, è anche la mia vita.

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SPAZIO ME

Buonsalve belle persone!

Non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo, che mi ha emozionata mentre lo scrivevo. Quando stava per arrivare il momento in cui Zayn avrebbe chiesto a Rebekah di sposarlo, sentivo il mio cuore battere veloce, come se fossi stata al suo posto... è questo l'effetto che mi fanno i miei personaggi.

I due piccioncini, quindi, coroneranno il loro sogno d'amore, ma c'è qualche ombra in questo capitolo.

Harry sembra di pessimo umore, e non sappiamo cos'abbia causato il suo malessere (ma io lo so muha aha ha ha ha) e non mi aspettavo affatto di scoprire di Grace e Niall, chissà quali altre sorprese ci riserveranno.

Vi lascio una bella foto del mio Josh ❤️ e vi abbraccio fortissimo

Eeeee niente, buona lettura 😍

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