Perdenti
Si era sentito così in quel momento. Una rete davanti a lui l'aveva bloccato; il punteggio della partita forse lo aveva reso più sicuro. Ma aveva ceduto, questa rimaneva la realtà.
Non importa quanto si faccia come singolo giocatore in una sfida; la voglia di essere parte della squadra non svanisce. Eppure, si era sentito solo peggio. Il coach gli era andato contro, mentre Ennoshita lo difendeva; e in quell'istante, "perdente" era l'unica cosa che riusciva a pensare.
Perdente.
Yamaguchi è solo un perdente.
Perché la sconfitta spesso non è che una vittoria alternativa. Ma lui non era stato sconfitto.
Aveva soltanto... perso.
Parole: 100.
// ammetto di essere arrivata alle ore 22 e aver pensato: "e ora cosa scrivo per la OS di oggi?". Poi ho letto la drabble di Sacchan_ e mi è venuta l'illuminazione. Come si fa a riassumere tutto in sole 100 parole? Come si può racchiudere un sentimento, un'emozione intensa come la rabbia, o la frustrazione, la fragilità di sentirsi dei perdenti, in un centinaio di parole non superflue? È stato difficile scegliere le parole da togliere, perché ne avevo scritte un paio in più e mi sembravano tutte necessarie. Però va be', alla fine è uscita. E niente, ringrazio ancora la cara Sacchan per lo spunto, e vi congedo.
A domani. \\
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