45 - Demetra

Un ritmo morbido mi coccola. Sembra un battito, ovattato e regolare.

Vorrei poter fermare il tempo in questo momento, ora che i miei occhi sono ancora chiusi, ora che il sonno ancora non mi ha abbandonata del tutto, ora che mi trovo in questa pacifica dimensione tra sogno e realtà, dove uno non è l'alter ego dell'altra. Un tepore piacevole mi avvolge e mi fa sentire così protetta, così al sicuro.

Voglio rimanere qui, così, ancora un po'...

Qualcosa, d'un tratto, si muove di più sotto la mia testa. Schiudo lentamente le palpebre, e il mio cuore inchioda, il corpo divampa in un solo istante.

Aidan.

Sono accoccolata a lui, con un suo braccio attorno alle spalle e la mia mano aggrappata alla sua maglia bianca.

«Dannazione!» Sollevo il busto all'improvviso, parecchio brusca e in preda al panico, con il timore e l'imbarazzo di essermi ritrovata in quell'abbraccio.

Aidan si sveglia di soprassalto, gli occhi azzurri piantati addosso a me. «Cos-...?!»

Si interrompe, guardandomi con la stessa confusione che provo io. Aggrotta le sopracciglia, poi abbassa lo sguardo alla coperta e al suo petto. Fissa il punto dove la stoffa è più stropicciata e calda, lì dove io stavo dormendo fino a qualche attimo fa.

Deglutisce e si mette a sedere, tenendo lo sguardo fisso su di me. «Demi, non... cioè... non...»

«Non è successo niente!» Sorrido di fretta e scatto in piedi, troncando qualsiasi cosa Aidan stesse cercando di dire. «Va-Vado di sopra!», balbetto a voce troppo squillante.

Tenendo lo sguardo basso, mi fiondo sulle scale. Mi barrico in camera e sbatto la testa contro il legno un paio di volte mentre sto ancora con le spalle contro la porta.

Che stupida, mi ripeto, stupida, stupida, stupida! Non potevo fare peggio di così! Dove sono finite le mie doti recitative? Dove diamine è finito il mio pragmatismo? E perché il cuore non la smette di battere così forte?

Il suo profumo ha impregnato la mia pelle e miei vestiti. È come se lo sentissi ancora vicino a me, a stringermi forte tra le sue braccia.

Strizzo le palpebre e prendo un respiro profondo prima di togliermi la felpa di dosso. Ferma di fronte allo specchio del bagno, guardo il riflesso del mio corpo nudo, quell'espressione confusa e spaesata che non so mascherare. Le spalle sono rigide, lo sguardo impaurito, le labbra invece tremano per un'emozione tanto calda, tanto coccolante... tanto terrorizzante.

Come mi sento davvero? Non lo so.

Mi vergogno per come ho gestito la situazione, mi sento in colpa per come devo aver fatto sentire Aidan e sono anche arrabbiata con me stessa perché... Cosa sto facendo?

Demetra, che stai facendo?

Niente, questa sarebbe la mia risposta esasperata. Non faccio niente per frenarmi, niente per nascondermi: semplicemente non riesco.

Con Aidan recito poco e questo mi terrorizza – è come se tutte le fatiche fatte per imparare a domarsi, filtrarsi e proteggersi stiano sfumando a causa sua, e anche velocemente. Desideri e speranze, forze e debolezze: con lui continuo ad essere più me stessa di ciò che dovrei. Mi fa sentire come avessi di fronte qualcuno che davvero vuole ascoltarmi e che può comprendermi, e quanto è rassicurante e spaventoso tutto questo. Com'è possibile sentirsi nervosi e in pace al tempo stesso?

Credevo che l'invulnerabilità di fronte alle attenzioni ed intenzioni di Valerio fosse la prova inconfutabile di essere riuscita a spegnere il cuore, totalmente, per paura di soffrire ancora.

E se invece non fosse mai stato realmente così? Se non fosse mai stata la prova di niente, se non del fatto che Valerio non è in grado di risvegliare il mio cuore dal torpore?

E se Aidan...?

No, Demetra, non di nuovo. Sai anche tu che non hai più le forze per rialzarti un'altra volta.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top