Questo week-end è stato rinvigorente e oltremodo necessario. Le terme e i massaggi sembrano esser stati un toccasana per il mio vecchio corpo acciaccato. L'intenso odore di camino che ha impregnato la casa mi sorprende non appena spalanco la porta. Lascio il piccolo trolley sui primi gradini della scalinata e non mi ci vuole molto a riconoscere il giaccone di Aidan appeso all'ingresso, proprio accanto a quello di Demetra.

Vedo che ha preso molto seriamente la mia richiesta di starle vicino e aiutarla mentre non c'ero!

Sghignazzo da sola, senza riuscire a trattenermi, mentre con passo lento e baldanzoso, piuttosto soddisfatto, mi incammino verso la cucina. Passando di fronte al salone, qualcosa attira la mia attenzione. La testa bionda e scompigliata di Aidan è poggiata su un cuscino, steso sul tappeto.

Sta forse dormendo per terra?

Mi sembra di sentire ancora l'eco dei rimproveri con cui mia madre condannava la mia curiosità, ma le porte scorrevoli del salone le schiudo lo stesso. Avanzo piano piano, lentamente, sperando di non sentir cigolare il parquet né fare il benché minimo rumore, come fossi una ladra pronta a fare il colpo della vita.

La scena che mi si dipinge davanti intenerisce il mio cuore malizioso. Aidan sta davvero dormendo sdraiato sul tappeto, e insieme a lui c'è Demetra. Dormono assieme, abbracciati sotto quella coperta che sicuramente profuma di camino, di legna e di qualcosa di nuovo.