Malfoy Manor...che famiglia di megalomani!

Percy'pov

- Semidio... - borbottò Hermione  per l'ennesima volta da due giorni. 

Da quando, il giorno prima, gli avevo detto chi ero realmente continuava a borbottarlo.

Avevo rimandato la nostra visita di un giorno perchè ok che avevo l'autorizzazione ma in fin dei conti non era saggio far uscire Draco dopo una ferita mortale, nonostante il mio intervento e le doti curative dei maghi era ancora pallido e farlo sforzare troppo non era una scelta intelligente. Certo, avrei potuto benissimo andare da solo ad incontrare Narcisa Malfoy ma ormai il mio compagno sapeva la verità ed era giusto che conoscesse anche lui la situazione.

- Perchè non chiedi ciò che vuoi? - chiesi ad Hermione mentre arrivavamo a piedi a casa di Draco. 

Dalla città alla residenza della sua famiglia bisognava prendere una carrozza (cose assurde per un newyorkese), ma mi ero rifiutato, anche perchè avevamo bisogno, tutti, di metabolizzare un pò di cose. E poi...volevo dire a Draco la verità sulle sue origini prima di arrivare davanti a sua madre, ci stavo girando intorno un pò troppo, ma volevo prenderla larga. Ed Hermione mi stava praticamente dando la giusta scusa per andare sul discorso.

- Come è possibile che...esisti? - mi chiese così dal nulla.

- Sono stato partorito, come te, per questo esisto - 

- Ma...i semidei sono leggende - 

- Anche i maghi - ribattei - Io non sapevo che esistevate fino ad una settimana fa - 

- Si ok ma gli dei non... - fece ma si fermò perchè mi bloccai e mi girai a guardarla.

- Non dirlo, non puoi mai sapere se zietto Zeus decide di folgorarti - dissi e colsi la palla al balzo, non ero Annabeth dopotutto, quindi non ci pensavo troppo - I maghi sono discendenti di Ecate sai? E sai chi Ecate? La dea della magia. E certe volte, anche lei fa figli con i mortali. Non puoi sapere se qualche tuo compagno di scuola è in realtà figlio di Ecate e un mago; un tuo amico, il tuo ragazzo, per fare degli esempi - 

- Io non ho un...-

- Non ufficialmente - ribattei.

- Che cosa stai...dicendo? - mi chiese Draco che aveva seguito la conversazione. 

Esattamente quello che mi aspettavo.

- Erano esempi. Cercavo di farle capire la situazione - risposi a lui.

- Tu non dici cose a casaccio, a meno che non ti stai annoiando e non lo stai facendo - mi rispose il mio amico incrociando le braccia al petto - Non ti conosco abbastanza ma se ho capito una cosa di te è che hai la mente piuttosto contorta. E che quando parli lo fai per confondere le persone - 

Mi strinsi nelle spalle e sorrisi, soddisfatto. Misi le mani avanti.

- Mettiamola così, mamma non è mamma - dichiarai - Ma dovresti chiederlo direttamente a lei - 

Draco mi guardò sgranando gli occhi ma stranamente non ebbe nessuna reazione esagerata. Il suo sguardo si fece all'improvviso pensieroso, poi ci voltò le spalle e continuò a salire sulla collina che ci avrebbe portato a Malfoy Manor...che poi...ma che razza di famiglia di megalomani aveva Draco? Chiamare la propria casa con il loro nome, come se avessero paura che qualcuno gliela invadesse; si insomma come mio padre avesse chiamato il suo palazzo nell'Atlantico Poseidonia o come se Zeus avesse chiamato Zeuslandia l'Olimpo invece del nome del monte. Mha...e io che pensavo che gli dei avessero problemi, loro potevano almeno, visto che erano divinità.

- Non sono sicura che tu mi piaccia - decise di informarmi Hermione mentre salivamo dietro a Draco.

- Tranquilla, vivo nel tuo stesso dilemma. Mi ricordi la mia ragazza e non ho ancora deciso se sia un bene o un male - 

- Tu hai decisamente dei problemi -

- Lo so - 

Finita la collina ci ritrovammo davanti ad una villa enorme e un pò scura...praticamente il palazzo di Ade era più luminoso, il che era tutto dire, con un cancello davanti che aveva incise le inziali MM, che stava per mega-megalomani. Draco prese una chiave ed aprì, nel caso in cui avessi avuto dei dubbi sul fatto che quella era, effettivamente, casa sua.

- A Malfoy Manor vive solo mia madre ormai, ha anche licenziato tutta la servitù. Dopo l'arresto di mio padre non sapeva più di chi fidarsi - ci spiegò il padrone di casa avviandosi.

Questa mi era nuova. Perchè nessuno mi aveva detto che il padre di Draco era in carcere? 

Probabilmente Hermione, che aveva le stesse capacità di Annabeth, capì quello che stavo pensando.

- Lucius Malfoy, così come tutti i membri della sua famiglia, è un Mangiamorte dichiarato ed orgoglioso di esserlo. Lui, così come gli altri Mangiamorte sono stati tutti arrestati dopo la guerra e la conseguente sconfitta del Signore Oscuro - mi spiegò lei e vidi le spalle di Draco irrigidirsi a quelle parole - Narcisa Malfoy è stata condannata agli arresti domiciliari perchè non si è mai dichiarata al servizio di Voldemort ma ha appoggiato un Mangiamorte, che però era suo marito, quindi le hanno scontato la pena e Dr... - 

- Io non sono stato sbattuto ad Azkaban perchè mi hanno ritenuto giovane, influenzabile e incapace di intendere e di volere agli ordini di mio padre - la interruppe Draco - Mai stato incapace se è per questo...ma non ho mai avuto intenzione di servire Voldemort, non di mia volontà - 

- Draco... - iniziò lei ma la fermai mettendole una mano sulla spalla.

Mi guardò e io scossi il capo: era un tasto dolente per Draco ed era chiaro che non ne volesse parlare.

Lui sospirò e non fece in tempo a bussare alla porta che quella si aprì e davanti a noi apparve una donna alta, dai capelli bianchi e neri e gli occhi scuri.

- D...Draco - fece guardandolo da capo a piedi. 

Lui si strinse nelle spalle.

- Ciao...mamma - 

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