Il segreto viene svelato
Draco's pov
Il fatto che non avessi dato peso alle parole di Percy non era vero. Come avevo detto non tendeva a sparare cavolate del genere quindi c'era un fondo di verità nelle sue supposizioni nemmeno poco velate. Quindi era concesso al mio cuore perdere un battito nel momento in cui la donna che avevo sempre saputo essere mia madre mi aprì la porta.
- Draco...cosa ci fai qui? - mi chiese mamma dopo avermi guardato dalla testa ai piedi.
Solo dopo si rese conto che non ero solo e che alle mie spalle c'erano Percy e...Hermione Granger.
- Che succede? - chiese allora.
Sospirai. Non ero mai stato un cuor di leone e sinceramente non avrei iniziato quel giorno.
- La signora Malfoy suppongo? - fece Percy avvicinandosi - Sono Percy Jackson, mi ha mandato...una certa Artemide -
Mia madre sgranò gli occhi e lo guardò scioccata, come se avesse appena visto un fantasma, guardò anche me e sussultò, come se si fosse appena resa conto che ero più pallido del solito. Poi si fece da parte.
- Entrate - disse.
Una volta dentro chiuse la porta e ci fece strada, con la sua solita andatura elegante, verso il salotto dove fino a qualche anno prima riceveva gli ospiti. Ora, solo all'idea di ospitare qualcuno a Malfoy Manor mi faceva venire i brividi. Dopo quello che era successo...dopo che casa mia era diventata una delle basi principali dei Mangiamorte.
Guardai Hermione e mi maledii per averla fatta venire. L'unica altra volta che era stata in casa mia era stata portata come prigioniera e sempre lì era stata torturata da mia zia. Ogni volta che passavo il tempo con lei mi chiedevo come faceva a non odiarmi, come era possibile che non provasse ribrezzo per me.
Avrei volentieri dato fuoco, personalmente, al luogo in cui ero cresciuto.
- Signor Jackson...cosa è successo? - chiese mia madre invitandoci a sederci.
Percy gli si mise di fronte senza battere ciglio. Quel ragazzo sapeva essere impassibile se voleva.
- Non credo di doverle raccontare la storia dall'inizio. Se mi è bastato nominare Artemide per farmi invitare in casa vostra sapete chi sono e perchè sono qui - disse lui.
- Si, ma pensavo che...doveva essere una cosa segreta -
- Lo è stata fino a quando un elfo domestico non ha pugnalato Draco dritto al petto -
Mia madre mi guardò e vidi il suo labbro tremare e gli occhi farsi lucidi. Davanti a mio padre era sempre stata una donna debole ma quando si trattava di farsi rispettare mostravo un coraggio che nessuno avrebbe immaginato da lei. In quel momento però aveva la stessa espressione disperata che mostrava quando c'era Lucius Malfoy nei paraggi.
- Sto bene - risposi - Percy mi ha salvato ma...mamma, devi dirci quello che sai...anche... -
La guardai negli occhi. Non avevo passato chissà quanto tempo con lei, passavo la maggior parte dell'anno a scuola e quando ero a casa, se c'era mio padre mi voleva sempre con lui, ad imparare il mestiere, ad essere il degno successore della casata...che tra l'altro era caduta in rovina ma dettagli, però...per me era sempre stata mia madre. Me ne stavo rendendo conto in quel momento, non volevo davvero sapere se ero figlio suo o meno.
Purtroppo, per Percy era importante tirare fuori l'argomento. Doveva significare qualcosa per lui. E non si faceva problemi ad essere diretto, figurati. Era benissimo in grado di minacciare la McGranitt, figurati se aveva timore di mia madre...
- Draco non è suo figlio vero? -
Appunto. Diretto.
Hermione lo fulminò con lo sguardo. Io, non sapevo più cosa pensare.
Mamma abbassò lo sguardo e prese a torturarsi le mani.
- La dea aveva detto che sarebbe rimasto tra noi... - borbottò.
- So essere persuasivo, a volte - rispose Percy - Ma scherzi a parte, era necessario saperlo, ho bisogno di capire perchè vogliono fare la pelle a Draco. Lei lo sapeva, altrimenti non avrebbe chiesto aiuto ad Artemide -
- L'ho cresciuto io - disse mamma alzando la testa e cercando i miei occhi - Non l'avrò partorito ma quando quella...donna...solo dopo ho scoperto che si trattava della dea della magia, l'ha portato alla porta di questa villa era appena nato. L'unica cosa che mi disse quella sera era che il marito che mi ero scelta da poco mi aveva tradito ancora prima di mettermi l'anello al dito. Non ho mai amato Lucius Malfoy, il nostro è stato un matrimonio combinato, ma ho amato e amo tutt'ora un uomo, e quello sei tu Draco. Sei mio figlio, anche se non hai il mio sangue -
Annuii e sospirai. Questa era l'unica cosa che contava. Quello che temevo era che mia madre mi odiasse, che si era sentita obbligata a crescere il figlio di un'altra. Sapere che mi stava rivendicando come suo mi faceva...stare bene...
Solo a quel punto mi accorsi che Hermione e Percy mi guardavano, in attesa.
Guardai mia madre che aveva le lacrime agli occhi.
- Io... - iniziai - Non mi importa chi mi ha fatto nascere...sei tu che...per me sei tu mia madre - borbottai e la vidi tranquillizzarsi.
Avevo bisogno di tempo per metabolizzare e accettare la cosa, ma adesso non era il momento e avevo cose più importanti a cui pensare.
- Per ora questo è risolto...adesso però mi deve dire perchè ha chiesto aiuto ad Artemide - disse Percy riprendendo il controllo della situazione.
- Temevo per la vita di Draco non per la scuola - disse mamma - Per quanto possano essere crudeli i ragazzi si tratta di malelingue e frecciatine, nel concreto nessuno in quella scuola avrebbe il coraggio di attentare alla vita di un altro ragazzo. Per i Mangiamorte è diverso. Non è vero che sono stati tutti arrestati e quelli che sono ad Azkaban hanno comunque alleati all'esterno, sono come uno stramaledetto cancro. Ho saputo...da fonti attendibili, che i Mangiamorte vogliono vendicarsi di Draco perchè ha tradito il Signore Oscuro -
Chissà perchè me lo aspettavo!
- In che senso ha tradito? Di cosa state parlando? - intervenne Hermione.
La guardai.
- Sei più sveglia di così, lo sai anche tu che l'ho tradito - dichiarai.
- Come? - mi chiese Percy.
- L'ho ingannato. Ho protetto Harry Potter e i suoi amici. Gli ho mentito e li ho aiutati a scappare da qui quando sono stati fatti prigionieri. E alla fine...ho dato la mia bacchetta a Potter per dare il colpo di grazia a Voldemort -
- Hai scelto i buoni - mi disse il mio amico - Non sentirti in colpa per questo -
Non avevo mai pensato che i Mangiamorte si sarebbero vendicati di me. E a quel punto mi venne anche un altro dubbio. Ripensai a quando l'elfo domestico mi aveva pugnalato. Io. Lo. Conoscevo.
- Mamma...tu hai liberato tutti gli elfi domestici che ero al servizio dei Malfoy? - chiesi.
- Io...solo quelli che erano al servizio della famiglia, quelli che erano al servizio diretto di tuo...padre... - rispose sgranando gli occhi - Li ho solo mandati via -
Si, era tutto chiaro. Guardai Percy, che stupido non era, e vidi il suo sguardo adombrarsi.
- Hai proprio una bella famiglia incasinata amico - mi disse.
Già. Io conoscevo l'elfo domestico perchè lavorava in casa mia...per mio padre.
- Lucius Malfoy ha provato ad uccidermi - dichiarai con tono lugubre.
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