LA SCUOLA
Quando mi svegliai vidi che erano già le 7:30 ed ero ancora in pigiama, allora mi alzai infastidita e irritata e mi diressi in bagno. Dopo 30 minuti uscii dalla stanza bella profumata e pettinata con la divisa scolastica che odiavo, ma dico perché non posso indossare dei pantaloni come i maschi, insomma, sono molto più pratici!
Quando mi riguardai allo specchio che si trovava in camera mia, vicino alla mia scrivania, scesi le scale che portavano al salotto e li vidi papà che super agitato per il mio ritardo, quando mi vide con la coda dell'occhio incominciò a urlarmi contro dicendomi di prendere merendina che aveva lasciato sul tavolo e di infilarmi le scarpe.
Quando ebbi finito di allacciarmi la scarpa sinistra, mi fiondai di corsa verso la macchina e quando aprii la porta pregai di non sentirmi una bella predica.
Ma ovviamente io e il karma eravamo diventati pappa e ciccia e papà incominciò a urlarmi contro dicendo: "Ma lo sai che non puoi fare tardi a scuola! A che ora sei andata a dormire ieri sera? Oggi hai qualche verifica? Perché pensi che sia tutto un gioco?! Io alla tua età lavoravo già nei campi!", io dopo che ebbe finito di dire una marea di cose a cui personalmente non facevo caso, dissi: "Punto primo tu non mi hai svegliata, punto secondo siamo nell'aldilà, quindi basta che metti teletrasporto scuola degli zombi e sono arrivata, non è così complicato, insomma è da una sacco di tempo che viviamo qui, dovresti averlo imparato!"A quelle parole, lui non rispose e si limitò a fare un verso di consenso, ma non accettò l'idea di utilizzare il teletrasporto, lui non aveva ancora superato la fase di essere passato ad un nuovo mondo e soprattutto non riusciva a perdonarsi, credeva che fosse tutta colpa sua. Beh...diciamo che si, era colpa sua, ma non poteva consumarsi così, doveva assolutamente trovare un modo per cercare di andare avanti!
Quando misi il piede dentro la scuola, vidi la bidella: Mary, che mi fissava con uno sguardo di ghiaccio, manco fossi stata la preside. Con molta cautela misi tutto il corpo dentro l'edificio e subito dopo incomincia a correre su per le scale senza badare alle urla di Mary.
Finalmente trovai la mia classe, ma rimaneva ancora una sfida, la più difficile, ovvero quella di bussare, aprire quella maledetta porta e far vedere a tutti gli studenti il tuo ritardo, era la cosa peggiore, perché poi nelle chat private incominciavano a fare i pettegoli e a creare gif divertenti su di te. Però ovviamente non potevo non entrare, così decisi di bussare molto piano e subito dopo sentii la voce della prof: Ms Lisa che diceva "Avanti?!", io con molta lentezza aprii la porta cigolante e vidi l'intera classe con gli occhi fissi su di me, poi dopo circa 3 minuti Ms Lisa mi ha pregata di andare al mio banco dicendomi anche di copiare gli appunti di un'amica.
Ma era li il problema, io non avevo amici "reali", da quando ero entrata a far parte di questo universo parallelo, non avevo fatto amicizia con nessuno, ma non perché non sia simpatica, ma semplicemente per scelta mia, non ritenevo necessario avere degli amici, insomma io avevo Manu, la nonna(anche se molto probabilmente era morta) e poi i miei genitori...diciamo che non mi ero ambientata molto bene nel mondo dei morti...
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