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"Aspetta, rallenta"
Cercai di sottrarmi dal braccio pesante di Mike rischiando di inciampare e finire con le gambe all'aria.
Le strade erano ormai pulite, ma le forti nevicate dei giorni precedenti avevano fatto sciogliere la neve tramutandola in ghiaccio.
"Muoviti Miley, è pericoloso stare fuori. Andiamo."
Rispose serio l'uomo circondandomi la vita fino quasi a sollevarmi.
Era alto e massiccio mentre io pesavo cinquanta chili il giorno dopo il pranzo di Natale, perciò non era difficile alzarmi.
Sembrava davvero nervoso e spaventato e ciò mi fece subito smettere di fare i capricci.
Aumentai il passo seguendolo ma continuai a lanciare occhiate dietro di me.
Non volevo lasciare mio padre da solo.
Ero consapevole che quello fosse il suo lavoro e che fosse pericoloso, ma non avevo mai accettato l'idea di poter perdere anche lui un giorno.
La morte di mia madre mi aveva segnata profondamente lasciandomi un animo ferito. Non avrei sopportato che succedesse qualcosa anche a lui.
Con mio padre avevo instaurato un rapporto fortissimo.
Eravamo amici e confidenti prima di tutto e poi padre e figlia.
Ci eravamo tenuti abbracciati la notte mentre piangievamo ancora la morte di mamma e ci eravamo sostenuti nei momento di bisogno.
Avevamo imparato insieme a cucinare, a stirare, a vivere senza di lei..
Era sempre stato il mio punto fermo nel mondo e finché c'era lui al mio fianco ero convinta che sarebbe sempre andato tutto bene.
Ogni volta che usciva per sistemare qualcosa di grave, vivevo con l'ansia che potesse ferirsi e mi calmavo soltanto quando lo sentivo rientrare in casa.
Oggi però era tutto diverso. Oggi era successo qualcosa di orripilante, qualcosa che non ci eravamo mai immaginati potesse accadere.
"Andrà tutto bene piccola. Forza!"
Sussurrò Mike leggendomi nel pensiero e spingendomi all'interno della casa mentre continuavo a fissare dietro di me.
"Dove hai visto l'animale?"
Gli indicai la cucina e presi il suo cappotto per sistemarlo nell'armadio.
Mi assicurai che la porta fosse ben chiusa a chiave e il mio sguardo andò a controllare tutte le finestre.
Mi sentivo agitata, come se qualcuno mi stesse osservando e avevo bisogno di essere certa che nessuno sarebbe stato in grado di entrare all'interno.
"Non c'è nulla lì fuori. Sicuramente un qualche giaguaro.."
"Non può essere stato un animale a fare tutto questo.. Quella donna.."
Mike scosse la testa mettendomi le mani sulle spalle.
"Tuo padre è stato addestrato per fare questo lavoro. È un uomo capace e raramente si lascia prendere alla sprovvista. Non devi preoccuparti per lui e soprattutto devi seguire i suoi ordini. Ci siamo intesi?"
Guardai dentro i suoi occhi chiari scuotendo la testa.
"Non è mai successa una cosa del genere a Red Fall's. Nessuno è preparato.."
Sbuffò allontanandosi da me.
"È stata uccisa vero?"
Chiesi rincarando la dose.
La voce tradì le mie emozioni e tossii per schiarirmela.
Mike si lasciò cadere sul divano mettendosi le mani nei capelli scuri.
"Hai fame?"
Cambiò discorso fingendo di non aver sentito la mia domanda, ma notai che anche lui era sconvolto per ciò che era successo.
"L'arrosto è bruciato. C'è dell'insalata e dei toast nel frigo"
Mi recai a passo spedito nella mia stanza non aggiungendo altro.
Avevo quasi 23 anni e odiavo che mi trattassero ancora come una bambina.
Cercavano sempre di nascondermi le cose, come se fosse troppo brutto per me sopportarle.
Poche settimane prima la nostra vicina di casa aveva avuto un incidente in macchina.
Mio padre era uscito velocemente di casa evitando di raccontarmi l'avvenuto e tranquillizzandomi con una bugia. Solo quando la donna era stata dichiarata fuori pericolo avevo scoperto l'avvenimento.
Misi nervosamente una felpa nuova e andai ad osservare fuori dalla finestra cercando di sporgermi il più possibile per vedere qualcosa.
I fari dell'ambulanza che passava in strada mi illuminarono il viso e mi ritrassi velocemente come se stessi facendo qualcosa di sbagliato.
Oltre a ciò, non si vedeva nulla.
Le persone sembravano essere tutte rientrate a casa e mio padre si era sicuramente recato in ospedale per gli accertamenti.
Mi infilai sotto le coperte e chiusi gli occhi cercando di calmare i miei nervi.
Red Fall's era un paese per vecchi.
Nulla succedeva mai in quella città. Chi poteva aver ucciso quella povera donna? Cosa era successo quella sera?
La neve colarata di sangue e il suo volto mi tornarono in mente facendomi tremare.
Non potei fare a meno di chiedermi chi fosse, cosa facesse nella vita e se avesse sentito paura.
Chissà se sapesse che sarebbe morta quel giorno, se conoscesse il suo aguzzino o se fosse stata presa alla sprovvista.
Mi tirai le coperte fin sopra al naso e cercai di regolarizzare il respiro.
Al piano di sotto sentii Mike comunicare a mio padre che eravamo giunti a casa.
Piano piano, caddi in un sonno agitato e pieno di incubi.
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