1 Un nuovo incarico
"Buonasera. Ecco i fatti di cronaca: continua la caccia ai Transformers, e la ricostruzione di Hong Kong è a un buon punto. Il sindaco di Chicago ha decretato l'ordine di tenere inalterata l'area della città che comprende lo stadio-".
Heather spense la TV, premendo con noia il pulsante rosso del telecomando. Era stufa; erano settimane che il TG era tartassato dalle stesse e identiche notizie.
Che rompi...
Si alzò dalla sedia e la sistemò sotto alla scrivania; la camera era piccola ma accogliente, immersa nella penombra della notte, illuminata solamente da un fascio di luce proveniente dalla luna. Il raggio illuminava anche parte di un mobile, e la foto che vi era poggiata sopra. La ragazza andò a vederla; era lei quando aveva cinque anni, vestita da meccanico e in piedi vicino alla macchina del padre, assieme a lui. Era un uomo sulla quarantina, alto e con il corpo tozzo e grassottello; i capelli erano tagliati corti e neri, così come gli occhi. Sorrideva. A quei tempi Markus Crow era ancora vivo, e sua madre non li aveva ancora abbandonati.
"Vorrei tu fossi qui...", mormorò Heather, accarezzando col pollice il volto barbuto di suo padre.
Poi, in quell'istante, udì il campanello suonare una volta breve e due volte a nota lunga; il cliente era arrivato. Heather mise apposto la foto e prese lo scatolone sotto al letto, poi scese al piano terra; la cucina e il salotto erano fusi tra loro, comprendendo una stanza di trenta metri quadri. Vi era un fornello a gas e delle mensole, vicino a cui regnava un tavolino e qualche sedia; più lontano c'era un divanetto e una TV. Il campanello suonò di nuovo alla stessa maniera e Heather l'aprì col piede; ad aver suonato era un uomo di colore, completamente pelato e vestito in tunica militare. Gli occhi erano scuri, e il viso squadrato.
"Sono quelli?", domandò lui, indicando lo scatolone.
"Tutti e 130 chip dei vostri droni".
"Così pochi?".
"Comandante Epps, non sa che casino c'è nella Chicago vecchia".
"Lo so purtroppo, ma nessuno di noi ha la possibilità di andarci. Siamo pieni di lavoro".
"Ecco. Domani le porterò il resto".
"Perfetto".
L'uomo prese dalla borsa tracolla due mazzette di banconote e gliele porse a Heather.
"Ti darò il resto domani", disse lui.
"Veda di portarmeli tutti".
Epps la fulminò con lo sguardo e le prese lo scatolone, andandosene com'era venuto. La ragazza chiuse la porta e contò i soldi: tutti e i cinquemila dollari erano stati consegnati a dovere. Ritornò in camera e mise le banconote dentro a Ham, il suo porcellino salvadanaio, fatto a Ham di Toy Story. Si buttò sul letto, contemplando il soffitto; era bianco e l'angolo era nero per la muffa, attraversato da un intricato di crepe. Chiuse gli occhi, ma all'improvviso sentì di nuovo il campanello suonare, stavolta con una sequenza diversa rispetto a com'era abituata.
"E che palle!", esclamò, scendendo al pianterreno.
Appena scese in cucina aprì la porta; sulla soglia dell'entrata di casa sua c'erano due uomini vestiti completamente di nero, alti e con in volto dei occhiali da sole talmente scuri che era impossibile vedere i loro occhi. Quello di destra aveva in mano una valigetta nera, ed entrambi avevano stampato sul petto KSI, in un verde acceso.
"C'è qualche problema agente?", chiese Heather.
"Non siamo dell' FBI" rispose l'uomo di sinistra "lei è Heather Crow?".
"Sì".
"Siamo i signori Davis e Max, della KSI. Abbiamo un lavoro per lei, da prendere immediatamente".
"Lo prendo per lunedì-".
"Il pagamento sarà molto cospicuo".
Max - ovvero l'uomo di destra - aprì la valigetta, piena di mazzette di soldi. Saranno stati centomila dollari.
"Il lavoro è molto semplice", proseguì l'agente di sinistra, ovvero Davis.
"Ovvero?", chiese Heather.
"Nella vecchia Chicago c'è la carcassa di un Transformer che è di nostro particolare interesse".
"Ovvero?"
"Starscream, comandante in seconda dei Decepticon".
"Starscream?".
"Starscream".
"E che dovrei fare?".
"Ripararlo e riportarlo in vita".
La ragazza rise.
"Riportare in vita un Transformer? Cosa mi credete un dottore?".
"Domattina riceverai tutto il materiale necessario", Max.
"Chi? Dio?".
"Vedrai tu stessa. Hai due mesi per sistemarlo".
"Due mesi?! Ma è pochissimo! Non ce la farò mai!".
"Noi crediamo nelle tue capacità. Buona serata".
I due tornarono alla loro auto e sgommarono via.
Un altro lavoro...yee che bello..., pensò Heather, prima di chiudere la porta.
Angolo Autore:
Dopo anni e anni di agonia, ecco il primo capitolo di The Wanted Decepticon. Contenta MomokoNihil?
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