Capitolo 2. "Sembra un morto vivente"

Sono passate due ore e io e Merle ci prepariamo per andare da Freddy e combattere il secondo round.
Prendiamo la seconda macchina di mio padre, una macchina messa male, verde scura pieni di graffi e di fango. Una macchina piccolina, che però viaggia e quindi va bene.
Ci addentriamo nel bosco, è tutto così verde e si possono vedere dei cervi che mangiano l'erba piena di rugiada; gli alberi così maestosi che sono pieni di aghi mi fanno quasi inquetudine, perchè non si vede la fine. Prendiamo delle stradine sterrate, che portano alla casa di quello stronzo di Freddy. Mentre Merle guida mi viene in mente che dovevo andare a prendere la balestra... che palle. Sempre per colpa di mio fratello non ho mai tempo per me.

... un' ora dopo...

Da lontano si intravede quella baracca messa malissimo, però non si vede nessuna moto. La baracca è in legno scuro con le porte spalancate.
Parcheggiamo 50 metri dalla casa, vicino a delle rocce. Sentiamo una persona che supplica qualcuno. Ci avviciniamo e sentiamo uno sparo.  Subito dopo una voce molto cupa ci urla "Chi cazzo siete?!".
Preso dal panico urlo "SCAPPA!!!". Io e mio fratello ci nascondiamo dietro un albero molto alto e spesso. Restiamo in silenzio e non sentiamo più niente... Merle prova a guardare e non vede nessuno... sentiamo dei rumori proprio dietro di noi... improvvisamente uno sparo colpisce mio fratello alla spalla sfiorandolo. Io gli salto addosso e lo disarmo, buttandolo a terra. Adesso è completamente indifeso. Con un calcio alla testa lo faccio svenire. Merle mi urla contro e mi rimprovera perchè adesso non può dirci dove si trova la moto... e io che cercavo di aiutarlo.

Ci avviciniamo alla baracca. A terra vediamo Freddy: con un colpo al cuore era morto.

Merle: "Ti sta bene coglione! Ho vinto io!"

Daryl: "Ma sei scemo? Come fa a dirci dove è la moto adesso? Cosa credi, che si alza e ci mostra dove cazzo è?!"

Mentre io e Merle stavamo discutendo sentiamo un rumore strano provenire dalla carcassa di Freddy.

Merle: " PORCA MERDA È ANCORA VIVO."

Io resto scandalizzato ma rispondo: "Valà che ti sei immaginato tutto."

Merle: "Anche tu ti sei immaginato lo stesso fottuto rumore? Che cazzo, comunichiamo telepaticamente?"

Mi avvicino al cadavere, almeno credo che sia un cadavere, e gli tiro un calcio leggero per vedere se reagisce. Vedo le dita muoversi. Penso che sia frutto della mia immaginazione, anche perchè aveva perso molto sangue e sarebbe  impossibile che fosse ancora vivo.  Provo ad avvicinarmi al suo viso e vedo che apre gli occhi.
Con un salto mi catapulto via.

Merle: "Cazzo fratello guardalo."

Freddy dopo aver aperto gli occhi, cerca di alzarsi.

Daryl: "Ou amico... sei ancora vivo?"

Merle: "Amico?? Dopo tutta quello che è successo lo chiami amico?"

Daryl: "Cazzo, c'è una persona che si è rialzata dopo aver preso una pallottola nel cuore, e tu pensi solo a questa cagata?"

Merle: "Non lo chiami amico."

Daryl: "Aiutami a rialzarlo."

Mentre stavamo cercando di rialzarlo provava ad afferrarci. Allora lo abbiamo buttato per terra, perchè cercava di mordere Merle.

Merle: "Cazzo è diventato un cane?"

Daryl: "Non vedi che non è Freddy... sembra un morto vivente..."

Merle: "Ovvio, è un cazzo di zombie.. ma dai come il tuo chupacabra. Non esiste. Ma cresci."

Daryl: "Allora che cazzo è?"

Merle non fa in tempo a dire qualcosa che Freddy si è alzato e cerca di morderci.
Aveva gli occhi gialli, strani, e la pelle sembrava che si fosse seccata. I  capelli a caschetto che aveva sembravano che si stessero per staccare da un momento all' altro. In faccia sembrava che avesse qualche livido, erano delle chiazze di sangue interne, sembravano ematomi.
Spalanca la bocca e si vedono i denti che erano pieni di sangue.

Merle: "DARYL LA PISTOLA"

Afferro la pistola e gli sparo nel cuore. Non cade. Gli sparo un' altra volta, sempre nel cuore, ma resta sempre in piedi. Provo a sparargli in testa e finalmente muore.

Daryl: "ALLORA COME CAZZO TE LO SPIEGHI?!"

Merle: "Dammi la pistola."

Io non gliela do.
Merle si avvicina e mi butta a terra vicino a delle rocce.

Merle: "Dammi la pistola."

Me lo chiede gentilmente facendomi capire però che dovevo obbedirgli.

Do la pistola a Merle.

Si avvicina all' uomo che ha provato a spararci e lo ammazza. Un colpo alla testa, molto veloce e indolore. Non faccio domande e tutti e due torniamo in silenzio a casa.

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