27
l'indomani ci svegliammo all'alba perché dovevamo tornare ad alexandria
io mi svegliai prima di carl
gli diedi un bacio a stampo e vidi che fece un sorriso
"sorridi sorridi" dissi ridendo
mi tirò verso di sé facendomi stare su di lui a cavalcioni
"mi è piaciuto come risveglio comunque"
"visto che brava fidanzata"
"sono fortunato"
"dai svegliati che dobbiamo andare"
"mhhh" si lamentò
"daai"
"cosa mi dai in cambio?" chiese
"quello che vuoi"
si mise a ridere
"eii che ti ridi?"
"dai scema" mi mise le mani sul culo
"ma mi tocchi sempre il culoo" mi lamentai ridendo
"ma è così bello poi me lo metti li così e difficile non farlo"
"mhh" poggiai la testa nell'incavo del suo collo
carl mi spostò la maglia e mi fece un succhiotto sul collo
"caaarl" mi alzai la testa muovendo il bacino
"allyy stai ferma"
"te lo meriti"
"dai che poi ti fanno male le gambe" mi provocò
"ma stai zitto"
si mise a ridere
sorrisi abbassando la testa
"cazzo quanto sei bella"
mhhh lo amo giuro
lo baciai e iniziammo a limonare
carl mise una mano sul mio culo e l'altra sul seno
"dobbiamo prepararci" dissi senza fiato
"appena torniamo ad alexandria abbiamo casa libera per 3 giorni" mi avvertì carl
"carll" lo rimproverai
si mise a ridere
"vestiti muoviti" dissi alzandomi
io mi cambiai e misi qualcosa di comodo
"okay sono pronta" dissi a carl
carl mi guardò dalla testa ai piedi
"non ti piace?" chiesi triste
"pensavo di dover uccidere zombie non persone"
mi misi a ridere
"quindi ti piace?"
"si ma posso guardarti solo io"
gli sorrisi
carl si vestì
"mhhhh" mi buttai a letto con le mani sul viso
LA MAGLIA
QUELLA MAGLIA
QUEI PANTALONI
"che c'è ginger?" chiese provocandomi
"lo hai fatto apposta"
"a fare cosa" fece il finto tonto
"come facevi a saperlo?" chiesi
"ho le mie fonti"
maledette ragazze
"perché non mi guardi ginger" chiese
"perché non mi sbatti al muro" sussurrai
"con piacere" disse ridendo
"fanculo non dovevi sentirmi" dissi alzandomi
"andiamo scema"
uscimmo dalla camera e vidi martina guardare carl
"vedo che non sono l'unica a cui piaci vestito così" gli sussurrai
"lei non la sbatto" mi sussurrò all'orecchio
AAAAAAA
FARFALLE NELLO STOMACO
sorrisi
mi sedetti sul divano e carl parlò con daryl
probabilmente di me dato che daryl continuava a guardarmi
enid e Anastasia uscirono dalla camera
appena videro carl si misero a ridere
mi raggiunsero
"lo sapevo"
"colpevoli" dissero ridendo
appena fummo tutti pronti uscimmo di casa
andammo al punto di ritrovo che avevamo con tutti gli altri
salutai tutti e mi allontanai
andai dove c'era una specie di collina dove si vedeva tutto il panorama
era ancora più bello visto che c'era l'alba
arrivò carl che si sedette accanto a me
"stai bene?" mi chiese
"si" risposi
mi rannicchiai per il freddo
"tieni" mi passò la sua felpa
"ma tu hai freddo poi"
"sto bene"
misi la felpa
"grazie" gli diedi un bacio a stampo
dopo una ventina di minuti venne martina
"ei carl"
carl alzò gli occhi
"che vuoi?"
"dobbiamo andare"
"arriviamo"
io mi misi a ridere
"ei carl potresti accontentarla ogni tanto"
"cosa dovrei fare io?"
"beh ogni tanto sbatti lei" dissi ridendo
"ma stai zitta scema" disse alzandosi
io mi alzai troppi velocemente quindi mi girava la testa
carl mi prese da un fianco
"stai bene?" chiese
"si mi sono alzata troppo velocemente"
"vabene"
andammo dagli altri che ci spiegarono il piano
il piano era davvero molto stupido ma non c'era altra scelta
dovevamo entrare e uccidere tutti gli zombie che vedevamo, poi sistemare il cancello per non farne entrare altri e perquisire le case
andammo verso alexandria e appena entrammo iniziai a uccidere i primi zombie con l'arco
mentre passavo prendevo le frecce e uccidevo gli altri con il coltello
dopo una mezz'oretta avevamo ucciso tutti gli zombie di fuori e alcuno stavano riparando il cancello
io, carl, Anastasia, enid, martina e il ragazzo che veniva da est che diceva di chiamarsi marco dovevamo ripulire le case
sinceramente non mi sono mai fidata di quel ragazzo ma non parlava con nessuno quindi non mi importava
entrammo nelle prime case e alla terza casa notai che marco continuava a starmi dietro
appena entrai nella stanza vidi che chiuse la porta facendo rimanere noi due soli
"ei che fai?" chiesi
si stava avvicinando
"stai davvero molto bene vestita così" disse toccando i due laccetti che uscivano dai miei pantaloni
io mi spostai
"si...grazie"
continuava a toccarmi e io mi allontanavo provando a raggiungere la porta
ad una certa mi spinse al muro tenendomi ferma e iniziò a baciarmi
io provai a spostarmi ma non riuscivo a muovermi
entrò carl e lui si staccò subito
io corsi dietro carl
"io non" provò a dire marco
carl gli tirò un pugno
io mi misi a piangere e carl mi abbracciò
"scusa"
"ei so che non hai fatto niente tu"
marco si alzò
"stagli lontano o la prossima volta non mi fermo"
mentre marco usciva mi toccò un fianco e carl gli prese la testa e gliela fece sbattere la testa spaccandogli il naso
"carl basta"
si fermò
"andiamo" gli presi la mano allontanandolo
uscimmo e andammo a guardare le altre case
si fece sera e finalmente andammo a casa nostra
"mi mancava camera tua" dissi
forzò un sorriso
"che hai?" chiesi
"niente"
"e per oggi?"
non mi rispose
"mi dispiace io non riuscivo a muovermi" dissi
mi scese una lacrima
carl si avvicinò e mi asciugò e lacrime
"non fa niente non è colpa tua"
mi diede un bacio
"dai ora metti il pigiama nanetta"
"vabbene"
andai a cambiarmi
"vieni qua?" mi chiese
"si"
mi sdraiai sul letto con lui
"dove vanno tutti domani?" chiesi
"in spedizione"
"e perché noi non possiamo andare?"
"perché vogliono che restiamo qua per controllare"
"ma vanno per 3 giorni"
"si"
"e judith?"
"non lo so credo che starà con rebecca visto che sono così amiche"
"quindi siamo soli?"
"si"
"vabene"
nessuno parlò per qualche secondo
"mi fai le coccole?"
"per favoree" lo supplicai
"vabene" mi misi tra le sue braccia e mi fece le coccole finché non ci addormentammo entrambi
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