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l'indomani ci svegliammo all'alba perché dovevamo tornare ad alexandria

io mi svegliai prima di carl

gli diedi un bacio a stampo e vidi che fece un sorriso

"sorridi sorridi" dissi ridendo

mi tirò verso di sé facendomi stare su di lui a cavalcioni

"mi è piaciuto come risveglio comunque"

"visto che brava fidanzata"

"sono fortunato"

"dai svegliati che dobbiamo andare"

"mhhh" si lamentò

"daai"

"cosa mi dai in cambio?" chiese

"quello che vuoi"

si mise a ridere

"eii che ti ridi?"

"dai scema" mi mise le mani sul culo

"ma mi tocchi sempre il culoo" mi lamentai ridendo

"ma è così bello poi me lo metti li così e difficile non farlo"

"mhh" poggiai la testa nell'incavo del suo collo

carl mi spostò la maglia e mi fece un succhiotto sul collo

"caaarl" mi alzai la testa muovendo il bacino

"allyy stai ferma"

"te lo meriti"

"dai che poi ti fanno male le gambe" mi provocò

"ma stai zitto"

si mise a ridere

sorrisi abbassando la testa

"cazzo quanto sei bella"

mhhh lo amo giuro

lo baciai e iniziammo a limonare

carl mise una mano sul mio culo e l'altra sul seno

"dobbiamo prepararci" dissi senza fiato

"appena torniamo ad alexandria abbiamo casa libera per 3 giorni" mi avvertì carl

"carll" lo rimproverai

si mise a ridere

"vestiti muoviti" dissi alzandomi

io mi cambiai e misi qualcosa di comodo

"okay sono pronta" dissi a carl

carl mi guardò dalla testa ai piedi

"non ti piace?" chiesi triste

"pensavo di dover uccidere zombie non persone"

mi misi a ridere

"quindi ti piace?"

"si ma posso guardarti solo io"

gli sorrisi

carl si vestì

"mhhhh" mi buttai a letto con le mani sul viso

LA MAGLIA

QUELLA MAGLIA

QUEI PANTALONI

"che c'è ginger?" chiese provocandomi

"lo hai fatto apposta"

"a fare cosa" fece il finto tonto

"come facevi a saperlo?" chiesi

"ho le mie fonti"

maledette ragazze

"perché non mi guardi ginger" chiese

"perché non mi sbatti al muro" sussurrai

"con piacere" disse ridendo

"fanculo non dovevi sentirmi" dissi alzandomi

"andiamo scema"

uscimmo dalla camera e vidi martina guardare carl

"vedo che non sono l'unica a cui piaci vestito così" gli sussurrai

"lei non la sbatto" mi sussurrò all'orecchio

AAAAAAA

FARFALLE NELLO STOMACO

sorrisi

mi sedetti sul divano e carl parlò con daryl

probabilmente di me dato che daryl continuava a guardarmi

enid e Anastasia uscirono dalla camera

appena videro carl si misero a ridere

mi raggiunsero

"lo sapevo"

"colpevoli" dissero ridendo

appena fummo tutti pronti uscimmo di casa

andammo al punto di ritrovo che avevamo con tutti gli altri

salutai tutti e mi allontanai

andai dove c'era una specie di collina dove si vedeva tutto il panorama

era ancora più bello visto che c'era l'alba

arrivò carl che si sedette accanto a me

"stai bene?" mi chiese

"si" risposi

mi rannicchiai per il freddo

"tieni" mi passò la sua felpa

"ma tu hai freddo poi"

"sto bene"

misi la felpa

"grazie" gli diedi un bacio a stampo

dopo una ventina di minuti venne martina

"ei carl"

carl alzò gli occhi

"che vuoi?"

"dobbiamo andare"

"arriviamo"

io mi misi a ridere

"ei carl potresti accontentarla ogni tanto"

"cosa dovrei fare io?"

"beh ogni tanto sbatti lei" dissi ridendo

"ma stai zitta scema" disse alzandosi

io mi alzai troppi velocemente quindi mi girava la testa

carl mi prese da un fianco

"stai bene?" chiese

"si mi sono alzata troppo velocemente"

"vabene"

andammo dagli altri che ci spiegarono il piano

il piano era davvero molto stupido ma non c'era altra scelta

dovevamo entrare e uccidere tutti gli zombie che vedevamo, poi sistemare il cancello per non farne entrare altri e perquisire le case

andammo verso alexandria e appena entrammo iniziai a uccidere i primi zombie con l'arco

mentre passavo prendevo le frecce e uccidevo gli altri con il coltello

dopo una mezz'oretta avevamo ucciso tutti gli zombie di fuori e alcuno stavano riparando il cancello

io, carl, Anastasia, enid, martina e il ragazzo che veniva da est che diceva di chiamarsi marco dovevamo ripulire le case

sinceramente non mi sono mai fidata di quel ragazzo ma non parlava con nessuno quindi non mi importava

entrammo nelle prime case e alla terza casa notai che marco continuava a starmi dietro

appena entrai nella stanza vidi che chiuse la porta facendo rimanere noi due soli

"ei che fai?" chiesi

si stava avvicinando

"stai davvero molto bene vestita così" disse toccando i due laccetti che uscivano dai miei pantaloni

io mi spostai

"si...grazie"

continuava a toccarmi e io mi allontanavo provando a raggiungere la porta

ad una certa mi spinse al muro tenendomi ferma e iniziò a baciarmi

io provai a spostarmi ma non riuscivo a muovermi

entrò carl e lui si staccò subito

io corsi dietro carl

"io non" provò a dire marco

carl gli tirò un pugno

io mi misi a piangere e carl mi abbracciò

"scusa"

"ei so che non hai fatto niente tu"

marco si alzò

"stagli lontano o la prossima volta non mi fermo"

mentre marco usciva mi toccò un fianco e carl gli prese la testa e gliela fece sbattere la testa spaccandogli il naso

"carl basta"

si fermò

"andiamo" gli presi la mano allontanandolo

uscimmo e andammo a guardare le altre case

si fece sera e finalmente andammo a casa nostra

"mi mancava camera tua" dissi

forzò un sorriso

"che hai?" chiesi

"niente"

"e per oggi?"

non mi rispose

"mi dispiace io non riuscivo a muovermi" dissi

mi scese una lacrima

carl si avvicinò e mi asciugò e lacrime

"non fa niente non è colpa tua"

mi diede un bacio

"dai ora metti il pigiama nanetta"

"vabbene"

andai a cambiarmi

"vieni qua?" mi chiese

"si"

mi sdraiai sul letto con lui

"dove vanno tutti domani?" chiesi

"in spedizione"

"e perché noi non possiamo andare?"

"perché vogliono che restiamo qua per controllare"

"ma vanno per 3 giorni"

"si"

"e judith?"

"non lo so credo che starà con rebecca visto che sono così amiche"

"quindi siamo soli?"

"si"

"vabene"

nessuno parlò per qualche secondo

"mi fai le coccole?"

"per favoree" lo supplicai

"vabene" mi misi tra le sue braccia e mi fece le coccole finché non ci addormentammo entrambi

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