Kol 6

2012 Mystic Falls

Giulia esce dal suo letto controvoglia.
Sono più di dieci minuti che qualcuno bussa alla sua porta, facendola spazientire.
Sbadigliando, scende le scale a chiocciola che conducono al soppalco, dove lei ha la camera da letto, e raggiunge la porta d'ingresso. Aprendola, resta sulla porta guardando l'uomo dai capelli biondo scuro tagliati corti, una leggera barba di qualche giorno e dei glaciali occhi azzurri. <<Posso aiutarla?>> chiede lei con un leggero sorriso cordiale. <<Sei Giulia Maggino?>> chiede l'uomo con serietà, facendola annuire lentamente.  Un secondo uomo dai corti capelli brizzolati, si ferma davanti alla porta facendo rabbrividire la ragazza. Con uno scatto chiude la porta ma il secondo uomo la ferma, appoggiando una mano aperta sull'infisso in legno scuro. In seguito a una leggera spinta la ragazza lascia la porta, indietreggiando di alcuni passi. I due uomini entrano nel monolocale della vampira.
<<ti sei sistemata bene Giulia>> afferma il secondo uomo, guardandosi intorno, prima di girarsi verso la ragazza, ancora ferma contro la parete color perla.
<<non ci vediamo da secoli, mi aspettavo un saluto dalla mia unica figlia>> continua, guardandola con quello sguardo severo che le rivolgeva in passato; molti secoli fa.
Si chiede se sia reale, se sia davvero suo padre l'uomo che ha davanti.
<<lui è Mikael, un originale e cacciatore di vampiri>> continua Carmine, appoggiando la mano sulla spalla dell'originale. <<da quando lavori con i vampiri?>> chiede lei restando sulla difensiva, senza distogliere lo sguardo dai due uomini. <<da quando ho capito che è più facile uccidere vampiri quando sei uno di loro>> risponde prendendo tra le mani uno dei coltelli da cucina inseriti nel supporto di legno scuro. <<ma tu sai già com'è uccidere un vampiro, no?>> chiede osservando la lama affilata tra le sue mani. <<cosa si prova a pugnalarne uno, Giulia? Un originale, l'uomo che amavi per giunta>> continua puntando l'arma contro la figlia.
<<c'è una piccola, minima, insignificante differenza tra noi>> rompe il suo silenzio la ragazza, staccandosi dalla parete. <<tu uccidi per divertimento. Io l'ho fatto per evitare che sorgessero più broblemi di quanti già ce ne fossero>> afferma incrociando le braccia, fermandosi davanti a suo padre.
I due si guardano negli occhi e l'uomo stringe il manico con più forza. Lei riconosce in quegli occhi l'uomo che le raccontava magnifiche leggende, che le insegnava ad andare a cavallo e a tirare con l'arco. Ma ormai non è più quell'uomo. Non lo è da molto tempo.
Con uno scatto veloce lui la spinge contro il muro, infilando la lama nella spalla di lei facendola gemere. <<sei solo un vampiro come tutti gli altri, con l'unica differenza che ti conosco da quando sei nata>> le sussurra Carmine all'orecchio, infilando il coltello in profondità. Lei gli stringe il polso con entrambe le mani cercando di allontanarlo. <<io so tutto di te. Conosco le tue paure, i tuoi vizi e capricci. Posso prevedere le tue mosse Giulia prima ancora che il tuo cervello possa pensarle>> continua mentre la lama fuoriesce dal retro della spalla di lei. <<io ti ho insegnato ad essere quella che sei>>
<<Carmine>> lo richiama Mikael restando appoggiato al tavolo della cucina, incrociando le caviglie davanti a se. <<non siamo qui per lei>> afferma con sguardo serio, quasi spaventoso. Carmine si allontana dalla figlia, permettendole di sfilarsi il coltello dalla spalla.
Nella stanza c'è nuovamente silenzio, interrotto solo dai gemiti di dolore della vampira ora inginocchiata a terra.
<<ci serve il tuo aiuto>> afferma l'originale guardandola come se fosse un cane pulcioso. <<il mio aiuto? Perchè dovrei aiutarvi?>> chiede alzandosi lentamente da terra, barcollando per riuscire a stare in piedi. <<Kol è stato svegliato e la sua sete di sangue è implacabile>> afferma Carmine, guardando l'alleato, restando con le braccia conserte.
A Giulia si ferma il respiro in gola al sentire la notizia. Non credeva di poter rivedere Kol così presto. I ricordi di quella notte riaffiorano nella sua mente, investendola come un fiume in piena. <<E perchè non chiedi a uno dei tuoi figli?>> chiede rivolta al vampiro millenario. <<perchè è più semplice avvicinarsi a te>> risponde come se fosse tutto tranne che una cosa positiva.  <<e sei l'unica che si può avvicinare tanto a Kol>> continua camminando verso di lei con passo lento. Giulia abbassa lo sguardo a terra, corrugando la fronte in un'espressione di dolore.


****


Spegne il motore della macchina e sospira guardando la facciata del bar. Esce dalla macchina chiudendo dietro di se la portiera della macchina. Si sistema la giacca e cammina fino alla porta del locale. Il vetro opaco è macchiato da una chiazza di sangue. <<andiamo bene>> afferma tra se e se prima di aprire la porta, spingendola con fatica.
L'interno del bar è pieno di fumo, semibuio e corpi quasi senza vita di diverse persone ancora sedute ai tavoli o davanti al bancone. Osserva il corpo di una cameriera adagiato scompostamente contro la porta e alza lo sguardo sull'unica persona che si muove. Kol tiene stretto a se un ragazzo mentre, silenziosamente, i suoi canini sono infilati in profondità nel collo della vittima. <<dormire per cento anni provoca tutta questa fame?>> chiede guardandosi intorno. Nell'udire quella voce, l'originale alza la testa lentamente rivolgendole uno sguardo freddo e privo di ogni emozione. Basta quello a farle capire che l'idea di raggiungerlo non è stata la migliore. <<non credi di aver esagerato?>> chiede  ancora piegandosi sulle ginocchia, appoggiando le dita sul collo di una donna seduta al bancone. <<parla la donna che mi ha pugnalato>> afferma lui lasciando cadere a terra il suo "spuntino", ormai senza vita. Giulia sospira, apprestandosi a dare una spiegazione. Kol si avvicina velocemente a lei, stringendole la mano intorno al collo e tirandola a se. <<tu mi hai tradito. Mi fidavo di te e tu, mi hai pugnalato. Se non fossi stata tu, ti avrei uccisa già da tempo>> le sussurra guardandola dritta negli occhi, i suoi contornati dai segni scuri della trasformazione. <<eri pericoloso Kol, le tue azioni attiravano troppo l'attenzione sulla tua famiglia>> si giustifica Giulia stringendo la mano intorno al polso dell'originale. L'originale lascia la presa sul collo della ragazza e arretra di alcuni passi, guardandola da testa a piedi. <<perchè sei venuta qui?>> gli chiede mentre un barlume del ragazzo che era un tempo riaffiora dal suo sguardo. <<per fermarti>> risponde avvicinandosi. <<hai intenzione di pugnalarmi ancora tesoro? Rilassati, ho tutto sotto controllo>> afferma allargando le braccia. Giulia si guarda intorno. <<oh davvero?>> chiede con sarcasmo. Kol appare alle sue spalle. Gli scosta i capelli dal collo e lo sfiora con la punta del naso e le labbra. <<Kol, che stai facendo?>> chiede appena le braccia del vampiro la stringono contro il suo petto. <<mi è mancato il tuo profumo tesoro>> sussurra facendole accellerare il respiro. <<sentirti così vicina a me>> continua mentre fa risalire le mani lungo le braccia di lei, coperte dalla giacca di jeans. <<ma avresti dovuto saperlo che venire qui era la scelta sbagliata tesoro>> afferma prima di romperle l'osso del collo, facendola cadere a terra.

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